Chi sa dirmi che uccellino è?

Grazie mille! Ho guardato bene le foto, è proprio un culbianco isabellino! Da quanto ho letto è una vera rarità per le nostre zone, ma mi ero accorto subito che era qualcosa che non avevo mai visto, ha un volo davvero particolare, fortuna si è posato e ho potuto fotografarlo!
 
di quelli con le fasce nere nelle ali ai campi quando la caccia si apriva al 18 di agosto era pieno ora se ne vedono davvero pochi come mi avvicinavo volavano a raso terra 30 40 metri è si posavano di nuovo o se c'era un paletto delle recinzioni si metteva lì sopra in bella mostra
 
..... come mi avvicinavo volavano a raso terra 30 40 metri è si posavano di nuovo o se c'era un paletto delle recinzioni si metteva lì sopra in bella mostra

Già :mrgreen:! Ricordo che nella mia fame di carniere da giovane accompagnatore quando c'era la sosta ristoratrice x noi e per i cani in quelle calde aperture ....scrutavo intorno sempre nella speranza d'avvistare qualcosa di cacciabile....e soprattutto che mi venisse concesso di cacciarlo heuuu.gif]!

Mio Padre ogni tanto acconsentiva......anche se non gl'ho mi visto tirare a qualsivoglia uccelletto .....nemmeno le allodole! Però in quelle occasioni mi passava l' S55 e una sola cartuccia che io mettevo nella 1°o 2° canna a seconda della distanza dell'avvistamento :mrgreen:! Quella volta era proprio un culbianco di quelli belli colorati che saltando tra le toppe dell'arato di fronte all'ombra della pianta dove c'eravamo fermati....attirò la mia attenzione [3]!

C'avevo provato mille volte a fregarlo con la fionda.....ma niente! Quella mattina avremmo regolato i conti .....era infatti abbastanza cicciotto da giustificare la fucilata ! Chiesi l'ok a mio Padre e me lo concesse a patto di legare i cani e di fare una cosa veloce senza troppo casino! Partii armato con passo del giaguaro perché sapevo della paraculaggine dell'uccellotto che era uso prenderti per il [email protected] ogni qualvolta sembrava che fosse a tiro....volava via poco più avanti heuuu.gif]!

Ma quella volta avevo 71 cm d'ottimo acciaio e una cartuccia del 10 : era gia' morto....senza ma e senza se ! Ma doveva esser sicuramente un parente di quello che mi perculava già con la fionda.....perché ogni volta che stavo per tirare il 2° grilletto....sculettando con quella sua coda....si spostava di parecchi metri....vanificando sempre l'azione [42]!

Al terzo o quarto tentativo avevo riarato praticamente il campo carponi....sudato come una bestia e con mio Padre e credo pure i cani che mi guardavano da lontano con un misto di pena e divertimento [Trilly-77-24.gif]! Tornai con le pive nel sacco e un aumentato odio verso il colorato uccelletto! In tanti anni di caccia non abbiamo poi mai più regolato i conti.....e oggi quando ne vedo uno non posso che ripensare a quei tempi felici [Friends_emoticon.g:.

Un saluto
 
I tempi felici di cui parli, Chiappe', me li ricordo anch'io con tanta nostalgia. Sai perche' erano felici? Perche' c'era tanta piu' liberta'. A caccia la liberta' era quasi assoluta, e la maggior parte dei cacciatori veri non se ne approfittavano in maniera illegale o immorale. I figli di miniotta c'erano anche allora, come ce ne sono oggi, ma tutte le regole, le limitazioni, le oppressioni di oggi non ne hanno cambiato la percentuale. Chi e' figlio di miniotta rimarra' sempre tale a dispetto di qualsiasi regolamentazione.
Oggi quella liberta' da voi non c'e' piu'. I cacciatori sono disprezzati, odiati. Vai a caccia ed e' quasi impossibile non cadere in qualche tranello, di non fare qualche scorrettezza senza volerlo, tanto piu' che invece di essere cacciatori anche loro come la maggior parte dei guardiacaccia lo erano, oggi i guardiacaccia sono palesemente anticaccia ed appartengono a organizzazioni semiterroristiche come la LIPU, la LAC, ecc. e cercano di prendere in castagna anche chi e' totalmente ligio, con falsi verbali, accuse infondate, vessazioni di tutti i tipi.
Francamente parlando se io fossi ancora in Italia e dovessi annotare ogni cattura appena effettuata, preoccuparmi di raccogliere il bossolo prima dell'uccello abbattuto, di essere esattamente, al millimetro alla distanza legale mentre devo andare a zig zag nella scacchiera di case, villette, fondi chiusi, parchi naturali, regionali, nazionali, riserve, agrituristiche, zone protette che hanno fagocitato due terzi del territorio cacciabile, se fra lusco e brusco, allo spollo, dovessi cercare di identificare un sassello da un bottaccio se il sassello e' protetto, o una moretta da un moriglione, o cacciando allodole alla borrita dovessi accidentalmente abbattere una cappellaccia... credimi, venderei il fucile e mi dedicherei alla filatelia o alla numismatica invece che alla caccia. Io vado a caccia per sentirmi ibero, non con venti palle al piede diverse, manette, e gogna. La liberta' e' l'essenza della caccia. Da voi l'hanno soffocata quasi fino alla morte.

Ma gli anni '60 e primi '70 (fino a quando partii nel '75) furono per me gli anni felici. Anche perche' cacciavo col piu' grande amico della mia vita: mio padre.
 
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Da ragazzotto alle prime licenze si andava con gli amici per culetti bianchi fra le toppe, era il momento appena dopo l'apertura e le prime lodole, di culi bianchi ce n'erano a gruppetti, era una caccia alla borrita ma sull'arato, perchè li stavano, certe fumate sulla terra, partivano a raso terra dritti tutti al limite del tiro, erano belli e grassi, buonissimi da mangiare, niente di illegale erano gli ultimi anni del TU quando si poteva sparare anche all'arcangelo gabriele.:cool:
 
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