La caccia nella storia

Scusate ma vi sembra che ho fatto polemica? Non capisco le risposte piccate. Inoltre non ho detto fandonie. La risposta che ho ricevuto, devo dire molto cordiale, è stata: ho sollecitato gli amministratori e per ora link no. L'ho presa come: stiamo decidendo ma per ora link no. E non avendo ricevuto nessun altro invito a pubblicare qui, a differenza di quanto scrive Ars Venandi, sono rimasto appeso. Un bel 2 di picche. Ma veramente non ho fatto polemica di nessun genere, vi prego di rileggere il messaggio che ho inviato. Semplicemente, avvertivo i lettori che non troveranno più link e, l'ho fatto prendendo la palla al balzo di una nuova uscita. Per salutare tutti. Nessun parquet da calpestare e distruggere, che paragoni!
Iscritto da un decennio, girerò i tacchi con cordialità,
 
Grazie ma purtroppo c'è un errore di battitura nel titolo. Mareta, come scrivo nell'articolo, è a Bolzano. Farò cambiare.
 
Non è una questione di buoni o cattivi ma di conoscenze, capacità di applicazione di queste e etica. Un uomo della preistoria, con il proprio bagaglio di conoscenze, sapeva sopravvivere all'aria aperta, conosceva il territorio come noi le nostre città e, di sicuro aveva capacità di adattamento migliori delle nostre. Ma la sua visione generale dei fenomeni naturali era certamente meno profonda della nostra. La forza che lo muoveva era sempre e soltanto quella della sopravvivenza. Non immaginava minimamente la possibilità di un cambiamento climatico e della possibile estinzione di un qualsiasi animale. Anche se era già successo in passato, non ne aveva comunque ricordo (non esisteva lo studio della storia e non aveva testi su cui leggere gli eventi storici). Eppure, ormai lo sappiamo, esistono studi sui Neanderthal che testimoniano scelte di caccia selettive. Noi, a.maggior ragione, da cacciatori moderni, abbiamo il dovere di tutelare il nostro.pianeta e l'ambiente in cui ci muoviamo e prediamo. E dobbiamo farlo, visto che ne conosciamo le conseguenze, proprio per scelta etica.



Grazie ancora

A proposito di Neanderthals, stavo leggendo da qualche parte, qualche giorno fa, che il nostro DNA di homo sapiens (spatialis, aggiungerei io, adesso che la nuova frontiera e' lo spazio) differisce ben poco da quello dei Neanderthals. Certi ceppi umani contemporanei differiscono un po' di piu', altri un po' di meno, ma sempre di veramente poco. "Wilmaaaa, dammi la clavaaaa!!!!!!" (Fred Flintstone).
 
Grazie ma purtroppo c'è un errore di battitura nel titolo. Mareta, come scrivo nell'articolo, è a Bolzano. Farò cambiare.

Ops ..............
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Domenico….famose a capisse come dicono a Roma: ti è stato detto no al l’inserimento del link non alla pubblicazione dei tuoi articoli sul forum , non cambiamo le carte in tavola.
 
Chiedo venia per non essere riuscito a mandarti questi suggerimenti con un messaggio privato, come preferiresti, ma non sono riuscito a cancellare vecchi messaggi che mi impediscono di mandarne uno nuovo.
Percio' copioeincollo qui il messaggio


Un soggetto che mi interessa sono le punte di freccia della mia zona (Alabama). Come se ne riconosce l'eta? La tribu' che le ha prodotte? Le forme diverse per usi diversi, ecc.

Non so se ci siano testi, studi, relazioni scientifiche, foto o disegni. Dopo tuttto, lo riconosco, l'Alabama non e' zona di grande interesse per quanto riguarda lo studio dei Nativi, che di certo non erano "interessanti" (dal punto di vista dei bianchi) come i Nativi del West, o del Southwest, o del Nordest (forse i piu' evoluti, questi ultimi, dall'uso del wampum, alla tassazione di tribu' conquistate e lo schiavismo pepetrato ai loro danni, che mi ricorda un pochino--molto poco--come agiva Roma Antica con i popoli circostanti).

Un altro soggetto interessante e' come la caccia (credo) nell'antica Italia ed Europa abbia contribuito all'estinzione del grosso e pericoloso bue selvatico. Non mi ricordo come si chiamava. Uro? Auroch? Fu la caccia veramente responsabile? O intervennero altri fattori?
 
Mi spiace, e. mi scuso.con utenti e amministratori. Errore mio! Se interessa continuerò a postare, ovviamente, previa autorizzazione. Altrimenti smetto. Grazie ancora.
 
Buonasera a tutti i colleghi, mi presento: sono un archeologo di professione e cacciatore per nascita. Vi segnalo, se può interessare, la rubrica che curo per il sito iocaccio.com dove tratto articoli dedicati alla storia e all'archeologia. Grazie a tutti di seguito il link al mio ultimo articolo dedicato al cacciatore preistorico alpino Oetzi.

https://*********/oetzi-un-cacciat...-5000-anni-fa

Domenico ti ringrazio per aver aperto questo argomento. Mi verrebbe da dire” Vaste programme..” alla De Gaulle ma solo come parafrasi e non come contesto😀, sono interessato all’aspetto antropologico che la caccia ha avuto nell evoluzione di Homo , da sempre ne sono affascinato, gli argomenti che ti suggerirò fanno parte delle mie letture , magari ne scopriremo qualcuna comune, ma ho bisogno di un po’ di tempo per organizzare un pensiero con un minimo di filo logico ....😉
🙋‍♂️
 
Ultima modifica di un moderatore:
Grazie ma con iocaccio.it mi trovo bene e, onestamente, non avrei tempo per curarne due. L'archeologo è un bel lavoro ma è un lavoro a tempo super pieno. Comunque, ad ogni uscita, metterò i link
 
Un po' fuori tema: quando abitavo in Alaska mi venne un'idea bislacca, come tante delle mie idee. Mi sarebbe piaciuto costruire un boomerang con un osso fossile di balena e "piantarlo" in uno dei tanti scavi archeologici di Kodiak. Naturalmente l'avrei formato e limato con pietre prese sul posto, per non lasciare tracce di attrezzi moderni. Sai la sorpresa di qualche archeologo? Sai le teorie astruse su come questa tecnologia fosse arrivata agli antipodi della sua terra natale? Purtroppo non trovai mai un osso di balena fossile, dei quali poi e' illegale la detenzione se non sei un Nativo.

Io sono sempre stato dedito a follie del genere. Una volta, nel Montana, mi feci un paio di "piedoni" di compensato, me li allacciai agli scarponi, e dopo la prima nevicata mi feci una passeggiata intorno alla scuola dove insegnava mia moglie. In un posto dove del filo spinato costeggiava la strada passai vicinissimo ad esso e ci attaccai in vari posti dei lunghi peli rossi recuperati dalla spazzola di mia moglie, che era roscia (ormai e' grigia, come me). Poi mi tolsi i piedoni in un tratto privo di neve e tornai a casa. La mattina dopo i ragazzi che stavano andando a scuola videro orme e capelli, e cominciarono a dire sottovoce, guardandosi intorno con timore, che un Sasquatch (Piedone) era venuto in paese durante la notte.

Tornando all'antropologia e all'archeologia, chissa' quante burle e/o truffe sono stati commessi con artifatti fasulli, fossili creati con parti assortite di molteplice provenienza, ecc.
 
Mi spiace, e. mi scuso.con utenti e amministratori. Errore mio! Se interessa continuerò a postare, ovviamente, previa autorizzazione. Altrimenti smetto. Grazie ancora.

Per favore non mi togliete il piacere di leggere l'Amico Ilroso. Concedetegli il P D S A (permesso di scrivere ancora), ve ne saremo grati.
Con Affetto
piero
 
Mi spiace, e. mi scuso.con utenti e amministratori. Errore mio! Se interessa continuerò a postare, ovviamente, previa autorizzazione. Altrimenti smetto. Grazie ancora.

Per avere autorizzazione devi scrivere all'amministratore Marco una email a [email protected] .

Grazie
 
caro Giovanni la questione delle datazioni degli strumenti litici è uno studio molto complesso e articolato. Esistono liste tipologiche e ricostruzioni delle ctene tecnologiche (ovvero il modo di produrle) per i periodi e le diverse latitudini. Per l'Europa meridionale esiste la lista tipologica di Laplace (reperibile online). Per le analisi tecnologiche il metodo Boeda (sempre reperibile online). Per quanto riguarda il continente americano mi trovi veramente sprovvisto di strumenti di analisi. è proprio un altro mondo per gli studiosi del vecchio continente. Tuttavia, proverò a trovare riferimenti.
Per quanto riguarda il Bos Primigenius (Uro) personalmente sono propenso a ritenere che l'estinzione sia una serie di concause. Probabilmente l'elemento più preponderante è stata proprio l'avanzata dell'uomo, quasi un evento naturale che, scusa il non proprio appropriato uso del termine, ha occupato le sue nicchie ecologiche e lo ha spinto sempre più verso i confini del suo abitat.
Un caso studio interessante è quello di Grotta del Romito che cito nell'articolo:



Vista l'ampiezza degli argomenti spero comunque di averti aiutato un minimo
Se vuoi riferimenti ai testi citati butta un fischio
 
Se un archeologo non riconoscesse durante lo scavo (che non è uno mai uno sterro ma un vero e proprio processo di lettura diacronica della successione di strati di terra antropici e naturali) un oggetto inserito a posteriori, anche se fatto a perfezione, sarebbe un bel problemone. 😂😂
 
Questo e' uno degli argomenti piu' interessanti che siano approdati qui negli ultimi mesi. E a differenza di alcuni sedicenti esperti che qui devono avere sempre ragione anche quando sparano cazzate per pagine e pagine, la presenza di un vero esperto e' una boccata d'aria fresca. Ho letto il tuo articolo sulla caccia in Etruria e quello sul caccciatore surgelato delle Alpi. Chissa', forse anche ai suoi tempi c'erano gli animalisti e forse fu proprio uno di questi ad accoltellarlo e poi a piantargli una freccia nella schiena...[lol2.gif]

P.S.
Ho lasciato un paio di commenti ai tuoi articoli sul sito.
 
Per quanto mi è dato di sapere, l'uro è sopravvissuto in Europa Orientale (Prussia, Polonia) fino al 16°-17° secolo. Ho un vago ricordo (no, sono vecchio ma non c'ero a quei tempi) di qualche uro sopravvissuto nelle Ardenne nel 18° secolo
Per lungo tempo l'uro è stato protetto dai nobili, unici autorizzati a cacciarlo (pena di morte per i bracconieri) tuttavia era bracconato perché pericoloso. Il toro, alias bovino maschio intero, unisce un caratteraccio violento e aggressivo a un fisico bestiale. Miscela esplosiva come dimostrano i bovini laziali bradi (ovvero randagi) rinselvatichiti.
 
Si si. Ricordi bene. Piccole popolazioni di Uro sono sopravvissute fino a periodi recenti. Ma questi sono fenomeni non inusuali. Basti pensare che gli ultimi esemplari di Mammuth sono sopravvissuti fino a 4000 anni fa
 
Buonasera a tutti i colleghi. Oggi ricorrono i cento anni dalla nascita di Mario Rigoni Stern. Il sergente nella neve. Era doveroso ricordarlo nella nostra rubrica "La caccia nella storia".
 
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