un piccolo miracolo

Da piccolo miracolo a grande tragedia. Stamattina i quattro pulcini di mimo poliglotta erano spariti ed il nido distrutto. Erano a circa una settimana dall'essere capaci di volare, ma un procione, o un gatto, o un opossum ha stroncato prematuramente la loro vita. La mamma, che ormai aveva capito che io non costituivo una minaccia quando andavo ad osservare la crescita dei pulcini ogni giorno, volava freneticamente intorno all'alberello dove aveva fatto il nido. Purtroppo il nido era troppo in basso ed in un albero poco fitto, troppo esposto ai predatori.
Peccato. Mi ci stavo affezionando a quei quattro batuffoli. La Natura e' rossa di zanna ed artiglio...
 
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Stamattina sono andato ad ispezionare il nido che una femmina di mimo poliglotta (o tordo beffeggiatore) ha fatto tempo fa nella triforcazione di un piccolo albero di pere che ho vicino casa. Il nido e' molto in basso, all'altezza del mio petto, e se ne puo' facilmente vedere l'interno. C'erano quattro uova, ma da parecchio tempo, e pensavo che ormai non si schiusessero piu'. Ma stamattina, sotto i miei occhi, un uovo, gia' crepato a meta', ha continuato ad aprirsi. Dentro si vedeva parte del corpicino implume del pulcino che si muoveva appena, pulsando. La mamma si era involata dal nido quando mi ero avvicinato, e me ne sono andato prima che il pulcino emergesse del tutto perche' non abbandonasse il nido. Ieri l'avevo vista difendere le uova da una ghiandaia americana (Blue Jay), famigerata ladra di uova e pulcini. L'ha inseguita a beccate sebbene la ghiandaia fosse grande il doppio di lei e dotata di un forte becco capace di rompere il guscio delle ghiande.

Purtroppo non so se i quattro pulcini (se anche le altre uova si schiuderanno) ce la faranno. Fra ghiandaie, gatti, procioni, gufi, falchi, opossum, scoiattoli grigi (che ogni tanto integrano la loro dieta vegetariana con un uovo o un uccellino) e tanti altri predatori, non e' che abbiano una grande chance di sopravvivere in un nido cosi' esposto dopo che gli andirivieni della madre saranno di sicuro notati da qualche predone. Gia' il nido di brown thrasher, un uccello imparentato col mimo poliglotto ma molto simile albottaccio, sebbene piu' snello e piccolo, deve essere stato depredato. Delle quattro uova che avevo visto, una sola s'era schiusa, ma l'altro ieri ho visto che il singolo pulcino che era nel nido, bello grosso e grasso ma ovviamente incapace ancora di volare, non c'era piu'. Quel nido era ben nascosto e protetto da genitori agguerriti, ma c'e' poco che un uccelletto possa fare contro uno scoiattolo, un gatto, od un serpente. E' la natura, rossa di zanna e d'artiglio ("Nature, red in tooth and claw," come scrisse Tennyson). Ma a dispetto di malattie, predatori, mancanza di cibo, siccita', ondate di freddo, le uova si schiudono, i pulcini imparano a volare, i cerbiatti ed i conigli a correre, i tacchini a dormire in cima agli alberi per sfuggire a volpi e coyotes, e le specie continuano a vivere e moltiplicarsi--a meno che gli inumani esseri umani non ne distruggano l'habitat con case, strade, fabbriche, coltivazioni intensive, erbicidi, insetticidi, laghi artificiali, prosciugamento delle paludi, pannelli solari, eolici, tralicci e cavi elettrici, discariche, dighe, inquinamento atmosferico e di lluce, e tutte quelle cose che noi chiamiamo "civilizzazione."
 
Ho dato un'atra occhiata al pulcino, che adesso e' tutto fuori dal guscio, sui cui frammenti giace ad ali aperte e collo esteso. Sembra morto, ma non lo e'. Soltanto a sua madre potra' apperire bello... E' nudo, scuro, viscido, sembra un Gollum degli uccelli, eppure da questa caricatura vivente si sviluppera', spero, un bellissimo mimo poliglotta, un uccello che oltre a suoni imitati, ha anche un bellissimo repertorio di suo, che mi ricorda gli usignuoli che rallegravano le mie notti di Maggio-Giugno fra Frascati e Grottaferrata--prima che l'edilizia ed i campi sportivi distruggessero la macchia primeva che era la loro dimora. Quelle notti profumate di gelsomino e la colonna sonora gentilmente composta ed eseguita dagli usignuoli erano l'accompagnamento ideale per un mio grande amore ormai lontano nel tempo e nello spazio.
 
Tre piccoli ed un uovo, oggi nel nido. La madre ha capito che io non costituisco una minaccia e sebbene mi guardi dalla cima di un albero mentre scruto l'interno del nido non si agita per niente, ma se una ghiandaia o altro uccellaccio si avvicina entro 50 matri dal nido si infuria ed attacca.
I piccoli adesso sono coperti da una fitta peluria bruna. Al minimo rumore alzano la testa ed aprono il becco. Meno male che qui di insetti ce ne sono tanti, e la mamma non deve allontanarsi troppo dal nido per... fare la spesa.
 
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