Stamattina sono andato ad ispezionare il nido che una femmina di mimo poliglotta (o tordo beffeggiatore) ha fatto tempo fa nella triforcazione di un piccolo albero di pere che ho vicino casa. Il nido e' molto in basso, all'altezza del mio petto, e se ne puo' facilmente vedere l'interno. C'erano quattro uova, ma da parecchio tempo, e pensavo che ormai non si schiusessero piu'. Ma stamattina, sotto i miei occhi, un uovo, gia' crepato a meta', ha continuato ad aprirsi. Dentro si vedeva parte del corpicino implume del pulcino che si muoveva appena, pulsando. La mamma si era involata dal nido quando mi ero avvicinato, e me ne sono andato prima che il pulcino emergesse del tutto perche' non abbandonasse il nido. Ieri l'avevo vista difendere le uova da una ghiandaia americana (Blue Jay), famigerata ladra di uova e pulcini. L'ha inseguita a beccate sebbene la ghiandaia fosse grande il doppio di lei e dotata di un forte becco capace di rompere il guscio delle ghiande.
Purtroppo non so se i quattro pulcini (se anche le altre uova si schiuderanno) ce la faranno. Fra ghiandaie, gatti, procioni, gufi, falchi, opossum, scoiattoli grigi (che ogni tanto integrano la loro dieta vegetariana con un uovo o un uccellino) e tanti altri predatori, non e' che abbiano una grande chance di sopravvivere in un nido cosi' esposto dopo che gli andirivieni della madre saranno di sicuro notati da qualche predone. Gia' il nido di brown thrasher, un uccello imparentato col mimo poliglotto ma molto simile albottaccio, sebbene piu' snello e piccolo, deve essere stato depredato. Delle quattro uova che avevo visto, una sola s'era schiusa, ma l'altro ieri ho visto che il singolo pulcino che era nel nido, bello grosso e grasso ma ovviamente incapace ancora di volare, non c'era piu'. Quel nido era ben nascosto e protetto da genitori agguerriti, ma c'e' poco che un uccelletto possa fare contro uno scoiattolo, un gatto, od un serpente. E' la natura, rossa di zanna e d'artiglio ("Nature, red in tooth and claw," come scrisse Tennyson). Ma a dispetto di malattie, predatori, mancanza di cibo, siccita', ondate di freddo, le uova si schiudono, i pulcini imparano a volare, i cerbiatti ed i conigli a correre, i tacchini a dormire in cima agli alberi per sfuggire a volpi e coyotes, e le specie continuano a vivere e moltiplicarsi--a meno che gli inumani esseri umani non ne distruggano l'habitat con case, strade, fabbriche, coltivazioni intensive, erbicidi, insetticidi, laghi artificiali, prosciugamento delle paludi, pannelli solari, eolici, tralicci e cavi elettrici, discariche, dighe, inquinamento atmosferico e di lluce, e tutte quelle cose che noi chiamiamo "civilizzazione."