Mi sto scoglionando

La mia vita senza la caccia non so proprio immaginarmela.Anche io a volte mi chiedo se vale ancora la pena andarci.Il poco tempo e i km per raggiungere i posti di caccia dovrebbero scoraggiarmi ma non mollo! Certo che leggere che Mauro ,grande appassionato di quest'arte, sta facendo questo pensiero mi spaventa perché un giorno potrebbe capitare anche a me.....No,no ,Nun se po fa!!!Daje Cicalo' tieni duro!!!
 
A Settembre prossimo festeggerò (si fa per dire perché dopo una "certa" te rode solo il KUlo..) non solo gli anni ma anche la 47sima licenza...però..però c'è
sempre un però e nel mio caso trattasi di "fine delle emozioni. Non mi riconosco più nell'attuale contesto venatorio per svariati motivi ,inutili elencarli perché facilmente intuibili essendo comuni ai più che oggigiorno non sentono più la giusta motivazione.
Andrò avanti per i restanti 3 anni di validità dell'attuale P.d.A,ma solo per mantenere vivo il ricordo e le emozioni vissute in un arco temporale paragonabile a quello della mia vita intera (avevo 4 anni quando iniziai ad accompagnare mio padre)ma certo quel mondo fatto di "sogni" ormai è un mondo vecchio, perduto e irrecuperabile.Nostalgia? no solamente realtà.
ps.Cicalò te capisco e ....non saprei consigliarti.
Un abbraccio.
 
Cicalò che fai appendi al chiodo? Non è da te, l'avventura continua anche se rimaneggiata, dico sempre che la soddisfazione non gliela dò, che devono trova il mio scheletro vestito da caccia col fucile in mano seduto sotto na cerqua.
Te dò un consiglio, fatte uno springer, hanno una gran foga e te la trasmettono, anche quando non te và.

ciao
 
Il mondo cambia, le nostre passioni si adeguano in meglio o in peggio ... oppure scompaiono. La squadra del cuore si seguiva allo stadio ... c'era novantesimo minuto ... oppure per radio tutto il calcio minuto per minuto. Oggi gli abbonati allo stadio calano .... c'è la tv che dà le dirette. Pure la passione per la patata cambia, i giovani fan sesso virtuale ..... ormai hanno a 18 anni tutti gli occhiali [3]
Il mondo venatorio è " vecchio ", ricambio generazionale confinato in quelle poche realtà rurali che resistono alla cultura dell'homo urbanis. Prima si usciva col fucile in spalla, con bicicletta o con la motoretta ... oggi si esce col serbatoio della macchina pieno
Chi cova forte la passione resiste al cambiamento continuo di habitat, leggi e costi, ma come non capire chi abbandona ... in fondo eravamo quasi 2 milioni ed in 30 anni siamo ridotti ad un quarto .... evidentemente ci sono tanti " cicalone " nelle nostre fila.
Però io trovo ancora gratificazione e stimoli [thumbsup.gif]
 
Giovà una 15ina di anni fa, quando ancora si poteva andare alla sughereta di Pomezia, dove sono cresciuto venatoriamente parlando e dove ho vissuto i piu bei passi della mia vita, mi ricordo di un vecchio cacciatore di Torvajanica, sulla 80ntina che andava a caccia col carrello dell'ossigeno ed i tubetti nel naso, spesso mi ci fermavo a parlare e lui mi raccontava delle cacciate e della zona subito dopo la guerra, lo portava a caccia con la macchina la moglie di poco piu giovane ed alle 12 lo tornava a prendere. Non l'ho mai visto sparare e credo che neanche lo caricasse il suo sovrapposto, da un anno all'altro non lo vidi piu, spero solo perchè il suo dottore non gli concesse di rinnovare.
ciao Mericà
 
Giovà una 15ina di anni fa, quando ancora si poteva andare alla sughereta di Pomezia, dove sono cresciuto venatoriamente parlando e dove ho vissuto i piu bei passi della mia vita, mi ricordo di un vecchio cacciatore di Torvajanica, sulla 80ntina che andava a caccia col carrello dell'ossigeno ed i tubetti nel naso, spesso mi ci fermavo a parlare e lui mi raccontava delle cacciate e della zona subito dopo la guerra, lo portava a caccia con la macchina la moglie di poco piu giovane ed alle 12 lo tornava a prendere. Non l'ho mai visto sparare e credo che neanche lo caricasse il suo sovrapposto, da un anno all'altro non lo vidi piu, spero solo perchè il suo dottore non gli concesse di rinnovare.
ciao Mericà

Mi hai fatto sorridere, perchè m'è tornato in mente " Giulio " detto " er vecchio ". Aveva un capannolo che tutti rispettavamo, sopra il lungo lago di Bracciano tra Anguillara e Trevignano. Ci passava tutta la stagione venatoria, tortore, colombi ( i figli avevano un capanno sull'albero a poca distanza ) e poi tordi. Aveva un'ottantina di anni e non ci vedeva granchè, ma era accompagnato da un setter veramente in gamba che poi mi riportava tutti i tordi che altrimenti avrei perso. Io cacciavo abitualmente ad ottobre e stavo ad un paio di cento metri dal suo capannolo. Immancabile il saluto a fine cacciata, passavo da lui che mi apriva il fucile e mi faceva vedere le 2 cartucce tirandole fuori : " e vedi queste ? ... bhe, l'ho messe all'apertura ed ancora stanno qui ". Poi fecero il parco dei 2 laghi ..... che decretò la morte della caccia in quelle zone che mi hanno visto crescere, e con la caccia se ne andò via anche " er vecchio " .....
 
Con questi racconti, mi fate commuovere perché state descrivendo prima che cacciatori dei signori che andarono a caccia. Oggi incontrare persone del genere è quasi impossibile, come pure rivivere alcuni momenti di caccia in posti chiusi alla caccia. Ma non si può cacciare di soli ricordi ci vogliono nuove emozioni.
 
Io ho 57 licenze sul groppone, e di smettere neanche ci penso. Anch'io ho la storia di un "vecchio" che incontrai dove avevo un capannino rudimentale, quattro frasche e un pezzo di polistirolo per sedile, ma in un buon punto, che Gianni 'u Marines' conoscera': fra Frascati e Grottaferrata, sotto il muretto di Villla Cavalletti e all'ombra di un noce gigantesco. Villa Cavalletti aveva un grande uliveto, che era dietro il mio capanno. Davanti a me avevo un bosco di cerri, acacie, rubinie, e tanta edera che copriva i tronchi. Passavano sasselli, bottacci, storni che probabilmente venivano dall'Alberone e dalla Stazione Termini dove avevano pernottato sugli alberi, merli, frosoni, e qualche rara cesena dopo una botta di freddo. Io fui uno dei primi ad indossare vestiti mimetizzati che mi ero fatto da me, con vernici a spruzzo e... a puzzo. Meno male che gli uccelli non sono come cervi e cinghiali e gli odori inconsueti non li spaventano. Perche' anche dopo un'intera stagione il mimetismo fai da te ancora puzzava di vernice come il primo giorno. Ero un discreto fischiatore e in quel posto magico a meno di quindici minuti di cammino da casa mia qualcosa prendevo sempre, principalmente bottacci e merli. Gli storni se non c'era tempo brutto passavano alti, ma col vento contrario e bassa pressione, nuvole e magari pigggerella, spesso venivano a tiro. Tirare a volo era un po' difficile, li', perche' gli uccelli apparivano e scomparivano in due secondi fra le frasche.
Il Vecchio, la prima volta che lo incontrai, era stato invisibile dal mio capanno, dal quale si era appostato a neanche trenta metri di distanza. Ma la sua presenza mi fu rivelata da una coppiola serrata. Mi alzai per andare a far sapere a chiunque avesse sparato dove ero appostato io, perche' non volevo buscarmi un'impallinata. Lo trovai, seduto su un ceppo che guardava in aria, assorto. "Buongiorno," gli dissi. "Buongiorno," mi rispose dopo qualche istante, sorpreso perche' non avevo ancora sparato un colpo e non aveva avvertito la mia presenza. Gli dissi dove ero appostato io, e siccome ero un po' piu' in alto di lui gli chiesi cortesemente di non sparare in qualla direzione. "Nun se preoccupi," mi rispose. Io sparu surtando a li celli che se poseno su li rami, in artu." E proprio mentre parlavamo, tre storni si posarono su un seccone vicino al recinto di Villa Cavalletti da dove stavano sbirciando gli ulivi per vedere se potevano andare a rubare senza pericolo, ignari del pericolo sotto di loro. Siccome ero vicino al suo, di appostamento, mi astenni dallo sparare, e gli feci cenno con la testa di guardare all'insu', dietro di lui. Lui si giro', vide gli storni, e... BLAM! BLAM! la vecchia doppietta a cani esterni tuono'... e i tre storni partirono a razzo senza lasciare una piuma. "Mannaggia a 'ste cartatucce!" esclamo' . "Me sa che oggi la Emme Bi nun ce fa'. Puro lu tordu che ce so' sparatu cinque miinuti fa se n'e' itu." Continuammo a parlare e notai che i suoi occhi erano sbiaditi e divergenti. Era mezzo cieco. Lo si vedeva anche dal modo in cui mi guardava, strizzando gli occhi come se io fossi stato a venti metri di distanza invece che a due. Lo salutai, gli augurai in bocca al lupo, e tornai al mio appostamento. Qualche uccello lo presi, e anche il Vecchio tiro' diverse schioppettate. Verso le 11, quando ormai non passava piu' niente se non storni alle stelle, il Vecchio venne al mio capanno. "Che si' pijatu?" mi chiese. "Poca roba. Due bottacci, un merlo e un frosone. E lei?" "Porca M.....nna! Nun so' piatu 'n cazzu. Domani a matina me sente Lorenzini! Je dicu che si nun me venne le cartatucce che li celi l'ammazzeno invece de spaventalli sortanto le vajo a compra' da cc'antra parte." E se ne ando', lasciandosi dietro una scia di bestemmie e di fumo puzzolente di toscano.
Poveraccio. Lo incontrai altre volte in quello stesso posto. Sparava, sparava, ma non raccoglieva mai niente. Eppure insisteva. Eppure s'alzava la mattina presto, nonostante gli acciacchi, con qualsiasi tempo, anche tempo brutto, per venire a sedersi sul suo ceppo e padellare a fermo qualsiasi ombra indistinta che venisse a posarsi su uno degli alberi vicini. Ma non demordeva. Neanche ci pensava ad appendere la sua vecchia doppietta al fatidico e proverbiale chiodo. Chissa' dove sara' andato dopo che il comune di Grottaferrata costrui' campi sportivi a mezzo tiro di schioppo dal mio capanno e dal suo appostamento, distruggendo tutto il bosco e la macchia e rendendo illegale la caccia per la vicinanza degli impianti. Ma finche' c'era quel posto magico (magico almeno per me che qualche "cellittu" li' lo prendevo quasi sempre), il Vecchio continuo' a sparare e a padellare. E a dare la colpa alle cartucce, non ammettendo che erano i suoi occhi a tradirlo.

La morale della storia? Devo proprio spiegarvela? A me pare chiara e lampante.
 

cicalone

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Piano piano la malattia della caccia mi sta abbandonando, ogni anno e' sempre peggio, ci tolgono periodi di caccia, specie di caccia, siamo odiati dappertutto e il pda costa uno sproposito per poche giornate di frequentazione e oltretutto la selvaggina non arriva piu', sono due anni che i tordi non si vedono, ho rinnovato la licenza lo scorso anno e ci vado anche per quello, ma ora come ora alla prossima scadenza potrei anche mollare, mi dispiace per le mie armi che conservero' lo stesso, ma per ora restero' nel mio atc evitando di spostarmi in altri fuori regione, specie dopo questo maledetto covid che di fatto c'ha tagliato le gambe
credo di non essere neppure il solo ad essere cosi' scoglionato......
 
la stagione passata x calendario venatorio zps io non sono andato però sono andato col socio ha fargli compagnia ma più per uscire il cane.Vediamo questa stagione cosa uscirà il cv è poi deciderò anche se non voglio che vincono loro ma come hai già detto Tu ti fanno passare la voglia

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Un'altro problema che a noi ci stanno chiudendo in un fazzoletto di carta non ci sono più i territori di una volta

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questo maledetto covid che di fatto c'ha tagliato le gambe
credo di non essere neppure il solo ad essere cosi' s********to......

E lo so' Mauro....io pure per la passata stagione son stato parecchio scojonato heuuu.gif]! Presenza scarsa di turdidi ch'e' la mia caccia principe e possibilita' di socialita' azzerate, leggi una sola uscita conviviale col gruppo [14] , che poi sarebbe la cosa che piu' mi motiva nelle ultime stagioni ! Pero' mollare mai [eusa_naughty.gif] : ho giustappunto fatto oggi il versamento x la quota dell'afv,appena possibile faro' la governativa per poter rompere qualche coccio magari in compagnia e la speranza e' ,ovviamente,quella che si torni al piu' presto alla normalita' .
Nasco Cacciatore,come i piu' qua' dentro....e conto di creparci....magari col fucile in mano [thumbsup.gif].

Ciao....un salutone[Friends_emoticon.g:
 
Torto non ce ne hai, ma cosa fai in quelle giornate nelle quali potresti essere in campagna, collina, montagna, col fucile in spalla? Cosa fai quando spira tramontana e pensi che il tempo è giusto per i becchi piatti? Magari poi vieni su Mygra e leggi di cacciate memorabili, (come è stato quest'anno per le beccacce). Poi rosichi.....
 
io ho già pagato per 4 atc [si.gif], due in regione e due fuori:grin:regione, siceramente sono molto più forti le motivazioni che mi fanno insistere[35] che quelle che potrebbero dissuadermi dal rinnovo[eusa_naughty.gif], sarebbe un pò come "morire dentro", che dire spero per te e per quelli che attraversano questo momento "particolare" di ritrovare gli stimoli giusti per non mollare,[thumbsup.gif] ...................in bocca al cocker!!!!!!!!!!!!!!!!!!
 
Unico hobby che pratico.. Non smetterò mai e poi mai a patto che la salute non mi abbandoni 🙏🤞 W la caccia 👏💪

E pure quando la salute non aiuta, io a caccia ci vado lo stesso. A Kodiak, una settimana dopo essere uscito dall'ospedale dove ero stato ricoverato d'urgenza (portato ad Anchorage in aereoambulanza) dopo il mio secondo infarto e conseguente operazione (angioplastia e due o tre stents inseriti nelle coronarie, e una nottataccia appena dopo l'operazione quando ognii tanto nel sonno semettevo di respirare e l'infermiere veniva di corsa ad assicurarsi che fossi ancora vivo)--ripeto, una settimana dopo ero a caccia con l'avancarica, a Novembre, col freddo e la neve, e presi una bella cerva che poi caricai nel retro della Ford Escape--da solo.
In Alabama, con le anche corrose dall'artrite ed incapace di camminare, quando apri' la caccia al cervo con l'avancarica scesi dal camioncino alla fine di un temporale, e dovetti usare un passeggino (un quadrato di tubi d'alluminio aperto dietro con due piedi gommati su due delle gambe e rotelle sulle altre due, nel mezzo del quale si cammina appoggiandosi ai tubi che collegano le due paia di gambe) per arrivare dal camioncino al capanno, dieci miinuti di cammino per uno cn le gambe che funzionano, venticinque per me. Pero' quando abbattei un fusone dovetti chiamare mia moglie col cellulare perche' cadde nel folto al confine col campetto.
Poi ebbi le anche rimpiazzate con protesi di metallo e plastica dura e resistente. Feci in modo di avere la prima operazione a fine Luglio e la seconda un mese dopo. Dopo ognuna di queste operazioni bisogna fare esercizi assistiiti da un terapista che viene a domicilio. Ci vogliono settimane di questi esercizi, che si devono fare anche quando il terapista se ne va, diverse volte al giorno. A meta' settembre apriva la caccia alla tortora. Ci andai, anche se ancora non ero tornato alla quasi normalita' (completamente normale non ci si ritorna--bisogna evitare cadute e di alzare le cosce oltre i 90 gradi dal corpo) e dovetti usare un bastone. Inoltre sedermi su uno sgabello in attesa delle tortore fu spiacevole. I tagli fatti per arrivare a segare via il sommo dei femori, infilarci la meta' inferiore della protesi e innserire ed avvitare nelle ossa delle anche la "tasca" che sostituisce la cavita' naturale nella quale e' alloggiata la "palla" del femore "finto" dopo aver asportato quella originale corrosa e slabbrata, i tagli, ripeto, sono fatti nelle chiappe, e sedersi e' un po' duro per qualche tempo. E qualche tortora la rimediai anch'io.
No, non mi sto vantando. Come ca22o ci si puo' vantare di essere una vecchia carcassa con parti di ricambio nel cuore e nelle anche, e tutti gli altri malanni e postumi di malanni passati che ho? E' solo per dire che forse un giorno dovro' andare a caccia in una sedia a rotelle motorizzata, con tanto di "albero" con i sacchetti di endovenose e i relativi tubicini e aghi, infilati in varie parti del mio corpo, e magari anche una bombola dell'ossigeno in grembo e i tubetti nel naso... Ma a caccia ci andrei lo stesso, sperando di essere colto dal coccolone finale mentre impugno il fucile e premo il grilletto... Del resto, come nella mia storia fra i racconti in lizza, la caccia e' senza dubbio, "la migliore medicina." Ed io nella mia vecchiaia, la sto prendendo in grandi dosi. Chi caccia sempre campa cent'anni!
 
Per chi come me ha 63 anni se mi mettessi a pensare come era la caccia e come è adesso sarei vinto dallo sconforto, però non cedo, ho due storici compagni con i quali vado a lepre e questa stagione ne abbiamo fatte solo un paio.
Di norma la stagione è più felice, ma temiamo che ci siano degli str..nzi che se ne vanno in giro di notte con la jeep ad eliminare quei pochi capi rimasti.
Nessuno li controlla poi se di giorno vai tu con tutto in regola, arriva sempre qualche simpaticone bramoso di verificare anche se ti sei lavato i denti, rimanendo scornato perchè sono sempre ligio.
Poi inizia il cinghiale in braccata , quest'anno con il maledetto covid poche uscite.
Qualche colombaccio .
Se dovessi fare i conti di quanto spendo per qualche capo mi metterei a piangere.
Ma non è questo il punto, uscire con i cani con compagni fidati è sempre una gioia.
Poi spesso me ne vo da solo e mi diverto lo stesso.
Insomma la passione rimane alta pur con tutti suoi limiti oggettivi e non mi va di smettere.
Ho fatto la domanda per la selezione al cinniale e spero di poter uscire ad insidiare il setolone.
Insomma non voglio smettere, anche se sparo poco e le cartucce durano troppo.
In bocca al lupo a tutti e non demordete.
 
Cicalone ha ragione. A mente fredda mi chiedo se ne vale la pena andare ancora a caccia. Lato economico con cartucce a pallini che costano sempre di più, pda che come ho capito è rincarato anche esso. Tasse che vanno a finire a un governo che è apertamente contro la caccia. Assicurazioni che non ci tutelano. Zone di caccia sempre più affollate perché ci sono parchi e zone con divieto caccia, e mettiamoci anche edilizia selvaggia. Nelle stagione appena trascorsa, in una battuta di caccia alla beccaccia mentre il mio setter era in ferma, è arrivato un setter che me la fatta frullare e fine dell'azione. Maleducazione dei cacciatori. Proprietari terrieri che non vogliono che vai a caccia nel loro terreno anche se hai il diritto di farlo. E potrei continuare. In Italia sta diventando difficile andare a caccia.
 
Se hai la passione dentro .... non si molla, non ci si riesce. Le motivazioni ci sono tutte a mente fredda, ma poi ...... il giorno dell'apertura, la giornata di pioggia, la tramontanina di ottobre che ti riempe di speranze, spazzano via la malinconia di una caccia che non c'è più come era una volta.
La caccia è anche condivisione, osservazione, ricerca ..... tutto l'anno. Se mancano questi fattori non si sà più cosa fare. Uscite a vuoto nei soliti posti sempre più urbanizzati. Alzatacce per prendere la postazione migliore per i tordi, ma che migliore era fin quando i tordi non hanno deciso di trasferirsi in Olanda :mrgreen:. La passione per le anatre confinata ormai all'interno di piccoli contesti in cui la gradificazione è direttamente proporzionale ai costi da mettere in conto per la gestione dei siti privati.
Se ci sono disponibilità economiche ci si può divertire anche se non si ha voglia e tempo per " cercare ", osservare, provare e riprovare anche e soprattutto a caccia chiusa. E poi mettiamo in conto, per noi metropolitani km e km di spostamenti, carburanti, pedaggi autostradali, manutenzioni per la macchina.
Però, la prima alba della stagione, il primo tordo, la prima padella, la prima, magari unica, curata di un volo d'anatre, la prima ferma di Cora d.t. ..... il primo raduno post covid .... tutte cose che non hanno prezzo [thumbsup.gif].
Cicalò ...... non fare lo scemo, che sei anche privilegiato col tuo tesserino per la sardegna
 
Finchè mi sarà permesso io andrò a caccia. Son nato cacciatore e cacciatore morirò. Ho iniziato prima ad andare a caccia che a scuola (facevo il cane da riporto a mio babbo). E anche se non ho più l'ardosità di quando avevo 20 anni (adesso devo arrivare a giorno e non stare ore ad aspettare di caricare il fuciel) la caccia è nata con me e dentro di me e morirà insieme a me. Certo se una pensa alla caccia degli anni sessanta e cone è ridotta ora è come mangiare e stare a guardare, ma quando uno c'ha la passione dentro non c' è verso di smettere, è come la sigaretta per i fumatori (lo dice uno che non ha mai fumato). E' l'unica passione/vizio che ho (non mi troverete mai nei bar o circoli a giocare a carte), ma, anche in casa lo sanno, da settembre a gennaio non mi rompete il sabato e la domenica, perchè vado a caccia.
 
Mi sto s********ndo

Anche io mi sono scocciato... Per fare altro ho già preso una mountain bike, tanto in bici ti puoi spostare sempre...(mistero delle leggi anti covid). Se non fosse per il cane neanche rinnoverei a settembre. A me quello che è successo l’anno scorso non è andato proprio giù. Certo le beccacce ci sono state ma le hanno trovate soprattutto i “furbetti” che non hanno rispettato le regole (dei vari spostamenti in zone rosse e gialle) e chi (fortuna per lui è del posto fisso...) riesce ad andare a lavoro 2 giorni a settimana. Io non sono un “furbetto “ e neanche un lavativo e quindi ho fatto in totale 7 uscite a beccacce 😓 e non va bene per 450 euro e rotti di rinnovo


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