Gli atc vanno ripensati

Più che legare il Cacciatore al territorio gli ATC hanno condannato i Cacciatori ad avere comitati di gestione non eletti, incompetenti e spesso è volentieri disonesti; si parte da chi non gestisce assolutamente il territorio che ha e va con i soldi degli iscritti in altri ATC, in riserva e addirittura all'estero a caccia; ho visto un caso dove il presidente con la scusa di un recinto di allevamento è cattura si è recintato il terreno a spese dei Cacciatori.

Io legherei il Cacciatore alla propria forma di Caccia preferita e poi che vada tranquillamente da nord a sud.
 

Alberto 69

Capo Redattore Rassegna stampa
Membro dello Staff
Supermoderatore
Utente Premium
Messaggi
21,272
Punteggio reazioni
8,034
Punti
650
ATC-LOGO.jpg


Eccoci giunti ad un mio pensiero che mi assale da anni, parto dal presupposto che sono nato a pane e caccia, ho seguito mio padre e mio nonno materno dall’età di cinque anni per questo ho vissuto passo passo l’evoluzione dell’attività venatoria. Visionando questa evoluzione, sono sempre più convinto che i famosi ATC, ambiti territoriali di caccia vanno rivisti e modernizzati in chiave futurista, tutti abbiamo capito che la nostra passione non è più quella di trenta anni fa, dove le campagne pullulavano di colture per uso personale e ogni casa aveva minimo un piccolo orto dove venivano avvistati costantemente dei fagiani, è capitato svariate volte nell’orto di casa. Proprio per questo, noi cacciatori abbiamo l’obbligo di iniziare a discutere la gestione dell’attività venatoria, aprendoci sempre di più e coinvolgendo tutti, allevatori, agricoltori, ambientalisti propositivi, tartufai e fungaioli, questo revisionando completamente il ruolo degli ATC, che ormai anche loro devono affrontare un processo di trasformazione, questo è assodato. Lo so che ancor oggi, questo mio pensiero è inviso dalla maggior parte dei dirigenti venotori, ma prima o poi va affrontato, studi e censimenti sono attività importantissime, ma non bastano, lo stiamo vedendo con il caso tortora selvatica, dove ancora non sappiamo se a settembre possiamo esercitare la pre-apertura. L’unico modo che oggi abbiamo di proiettare la caccia nel futuro è con dimostrazioni serie, ad esempio cominciamo con la comunicazione e atti concreti, i cacciatori che svolgono un ruolo di contenimento del territorio, ad esempio colui che si reca e sono molti, a raccogliere cartacce, segnalare discariche abusive e si impegna nella lotta agli incendi va premiato con una riduzione del costo della tassa di ammissione, mi spingo avanti, io reputo che queste attività, attraverso previa visione dell’atc vengano anche coadiuvante dalle categorie prima citate, soprattutto da ambientalisti propositivi, per mostrare appunto il grande lavoro che c’è dietro ogni forma di caccia. Questa è solo un’idea, che naturalmente più strutturata, può essere un grande innovamento, dando un risalto a livello pubblico alla figura del cacciatore.
Va rivista anche la libertà di movimento, su tutto il territorio nazionale della caccia alla migratoria, perché ritengo opportuno che ognuno di noi abbia il diritto di avere venti giornate a disposizione, per cacciare il tordo, l’allodola o la beccaccia entro i confini italiani. Tutto ciò che dico, non è un utopia tanto per parlare, ma una realtà, se si vuole arrivare pronti ad un nuovo mondo che si sta avvicinando, cerchiamo di fare rete, tutti noi, gli attacchi continui che riceviamo anche da trasmissioni televisive pubbliche, dove vengono dette tante falsità devono spronarci a far sì che anche al nostro interno abbiamo il dovere di mettere in discussione, un qualcosa che ormai non per incompetenza, ma per guardare al futuro è anacronistico.
Questo vuole essere il pensiero di un giovane cacciatore ventiquattrenne, che vive immerso nella caccia e nella natura.

Vittorio Venditti
 

Allegati

  • photo70137.jpg
    photo70137.jpg
    7.2 KB · Visite: 0
E' ora che finisca questa frammentantazione del territorio per andare a caccia, se atc devono essere lo si faccia su base regionale, in libero territorio nazionale non puo piu essere, ma possibile pagando una quota e chiedendo permesso alla regione ospitante, ogniuna ha delle peculiarità da rispettare e vanno rispettate, se non lo meriti perchè non lo fai vieni segnalato e sarai indesiderato, gli atc sono stati fatti anche per questo, l'hanno voluto i cacciatori onde evitare quello che succedeva prima della 157, una pessima legge che ha inibito sopratutto il migratorista.
 
Ritorno alla caccia come in passato.. il cacciatore non può essere legato alla sua residenza venatoria.. il pda è valido per cacciare ovunque .... come se con la patente ti dicessero che puoi circolare solo nella tua residenza .. e per andare fuori devi pagare una quota.. ma dai smettetela con queste restrizioni per noi cacciatori 😡
 
Oggi l'eliminazione degli atc che ingrassano i soliti noti, può essere messa in pratica esclusivamente dall'abrogazione dell'articolo 842, che piaccia o no. Da quando è stata abortita la 157 che si parla di abolirli, non vedo come lo si possa fare ora con tutto il mondo mediatico contro la nostra passione.
 
Ritorno alla caccia come in passato.. il cacciatore non può essere legato alla sua residenza venatoria.. il pda è valido per cacciare ovunque .... come se con la patente ti dicessero che puoi circolare solo nella tua residenza .. e per andare fuori devi pagare una quota.. ma dai smettetela con queste restrizioni per noi cacciatori 😡

Vero che il tesserino è valido su tutto il territorio nazionale, ma mica mi permette di cacciare ovunque. Le afv venatorie non sono contemplate e la validità in tutto il territorio è solo se si paga, che sia un afv piuttosto che un secondo, terzo ecc atc.
Con la patente circoli, ma paghi l'autostrada, più giri più paghi tasse sul carburante, a Roma paghi i parcheggi al di fuori del quartiere
 
Armeria online - MYGRASHOP
Sponsor 2024
Indietro
Alto