La velocità dell'Astore!

Nel caso specifico venne in picchiata sul piccione ma sappi che su 10 attacchi ai piccioni, 9 volte il falco viene "da sotto" e cioè partendo dai rami degli alberi circostanti colpendo il piccione dal basso (e per fortuna spesso non gli riesce).
In tanti anni abbiamo avuto 8-9 attacchi dal basso senza nessuna conseguenza e 2 attacchi dall'alto (uno mortale ed uno concluso con una padella)

Inviato dal mio SM-G930F utilizzando Tapatalk
 
Io una volta raccolsi un gheppio da terra con un'ala rotta.Sicuramente aveva padellato alla grande!Ricordo che lo portai direttamente alla lipu in sella al motorino perché ancora non avevo la patente.
 
Io invece 35 anni fa curai un Gheppio ferito all'ala sparato dal **** che era con me gli veniva basso sulle piante e non aveva capito di cosa si trattasse.
E si faceva un rientro in cui passavano esclusivamente Tordi e Fringuelli.
Recuperò alla grande con ala steccata lo addestrai per cinque mesi poi lo liberai.
 
invece cieca 20 anni fa raccolsi in città uno sparviero con ala ammaccata telefonai alla lipu e mi dissero che non potevano prenderlo[sconvolto.gif] telefonai ad un centro recupero in zona e mi dissero che non avevano esperti in rapaci[****.gif] morale della favola pagai 25.000 lire di "pacco" lo portai alla stazione di massa vagone merci e in tre ore circa fu recapitato al centro il "pettirosso di Modena" veramente una cosa assurda......magari ora le cose sono cambiate[badair.gif]..........in bocca al cocker!!!!!!!!!!!!!
 

Bigrillo

Utente Registrato
Messaggi
2,027
Punteggio reazioni
657
Punti
213
Stamattina arrivo al lavoro e mi viene incontro un amico dicendomi che c'è del "lavoro" per me, insomma un falco sbattendo contro una vetrata a specchio della colonna dell'ascensore era precipitato a terra e stava tranquillo in un angolo. Un Astore. Così l'ho trovato aggrufato, coda larga, ma vigile e immobile. Prima esamina, nessuna ala rotta, solo la coda allargata a ventaglio denotava un trauma, così come la postura accucciata. Un paio di ore dopo la situazione era la stessa, immobile ma vigile. A questo punto ho chiamato la Polizia Forestale, mi hanno risposto e mi hanno detto di osservare per altre due ore e richiamarli. Nel frattempo la postura è andata migliorando rimanendo sempre fermo ed immobile; all'Una e trenta mi ha richiamato la forestale per avere notizie al chè mi hanno detto che sarebbero venuti, infatti in 30min. circa sono arrivati e mi hanno detto che avrebbero tentato di farlo involare (bosco attiguo) prima di provocargli un trauma con l'uso della rete: artigli aggrovigliati e possibilità di rompergli delle penne d'ala. Infatti al primo approccio l'Astore si involato elegantemente nel bosco scomparendo alla vista. La Forestale mi ha ringraziato ed io loro. Mi hanno detto che vedere un astore è abbastanza raro e comunque hanno confermato l'aumento dei rapaci, poiane e gheppi su tutti. Un uccello molto elegante! Sulla superficie della vetrata in oggetto abbiamo visto la "stampata" che gli ha procurato il trauma momentaneo. Le vetrate a specchio fanno vittime lungo tutto, l'anno: fringuelli, capinere, tordi, merli, cesene (2) picchi rossi e verdi, un Allocco di nome e di fatto, un colombaccio e notate bene DUE BECCACCE! naturalmente i vetri sono arredati con rapaci autoadesivi, ma non basta.
Un Cacciatore si è preoccupato di un altro Cacciatore.

astore.jpg
 
Io pochi anni fai salvai un pellegrino metropolitano dotato di satellitare. Era un piccolo che aveva lasciato da poco il nido e prelevato dallo stesso dalla Lipu per localizzarne i movimenti se non chè l'unico volo che fece fu quello che lo portò ad atterrare nel cortile del condominio in cui ho la sede lavorativa. atterraggio che aveva attirato l'attenzione di gatti e cani del circondario. Comunque anch'io chiamai prima la forestale e poi la lipu e la mamma lo continuò ad accudire sul terrazzo condominiale. Già adesso la storica coppia di falchi ha preso di nuovo possesso della parete rocciosa a ridosso di un adiacente parco cittadino dove all'interno di una cavità hanno preso dimora.
Difficile far capire quanto da cacciatori amiamo osservare e preservare la natura
 
Da me i pettirossi e le ballerine sbattono nei vetri delle finestre si riflettono è gli vanno contro, spesso vedo i pettirossi e passeri pure negli specchietti delle macchine che sbattono contro
 
Quando a Kodiak ci facemmo costruire una casa nuova ai margini di un bosco, con una porta posteriore a vetri, ed un finestrone anteriore, molti uccelli sbattevano o sulla porta o sulla finestra credendo che avrebbero potuto attraversare quel "buco nero" che vedevano e credevano che fosse un'apertura fra gli alberi. Alcuni li salvai e ce la fecero, altri no. Se erano ancora vivi gli mettevo dell'acqua sul becco, una goccia alla volta. Istintivamente la ingoiavano. Credo che attenuasse lo schock. Quando si riprendevano li mettevo in una scatola da scarpe, al buio, per qualche ora. Poi li lasciavo volar via. Uno di questi, non ricordo di che razza, lo tenni per un po'. Mangiava mirtilli e sembrava in gran forma, ma poi mori' improvvisamente. Lo spennai per cercare di capire perche' fosse morto e trovai un grosso ematoma sulla sua nuca. Evidentemente l'urto gli aveva danneggiato il cervello. Spero che l'astore ce l'abbia fatta. Gli uccelli, anche i rapaci, sono animali delicati.
A Kodiak ce ne erano tanti dove abitavo. Sono molto aggressivi quando nidificano e spesso le femmine attaccano quelli che passano sotto l'albero dove hanno in nido. La maggior parte degli attacchi soo un bluff, ma a volte qualcuno rimedia qualche seria ferita inflitta alla testa con artigli. E le ferite di questo tipo richiedono immediata attenzione medica. Gli artigli sono sempre sporchi di residui putridi di carne e le ferite possono causare setticemia.
 
Anni fa un amico si era preso in carico di accudire, durante l'estate, tutti i nidiacei caduti dal nido che le persone, per passapparola, gli recapitavano.
Erano soprattutto rondini, rondoni, balestrucci, ma anche passeri, cardellini, merli e altro ancora.
Li svezzava e cresceva con le crocchette dei cani e poi li liberava.
Una sera ero a cena da lui, mi fa vedere ciò che deteneva in quel momento e mi spiega che un balestruccio era pronto per l'involo.
Ci posizioniamo sul balcone al primo piano, prende il balestruccio...Vuoi provare tu? No, no, fai pure....
Uno due tre, il balestruccio è lanciato in aria e dopo un momento per assestare il volo, si riprende bene, si allontana qualche decina di metri...finché un lampo nero piomba dall'alto, come una frustata, e il povero balestruccio si ritrovò in un attimo a passare da una prigione dorata alla libertà, durata i pochi secondi necessari per trasformasi nella cena di un astore.
 
Armeria online - MYGRASHOP
Sponsor 2024
Indietro
Alto