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A.le che commenta Camilleri,anzi la sua memoria.Vedi hai una certa età e dovresti dare l esempio,ma vedo che quella decadenza che spesso citi è completamente dentro di te,ti ha penetrato in ogni dove e vedo che ti è anche piaciuto.Quando si parla di uno scrittore,quantomeno bisogna aver letto 1 libro, giudicare Camilleri limitandosi alla visione di Montalbano è pochino.Ma quello che mi fa parlare di decadenza è il giudizio su un uomo morto,cazzos ma non si può evitare questo,dove sta l esempio,si vuole una società migliore,più civiltà ed educazione,poi si cade in questi colpi bassi che non sono altro lo specchio di quella società più volte contestata.Cresci,dai l esempio se hai a cuore che la società cambi.
 
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Sbaglio o nessuno ne parla! Comunque sia, voglio salutarlo qui insieme a voi.
Il "Maestro", così lo chiamano nel suo campo, la narrativa. L'uomo che mi teneva incollato alla TV con gli episodi de il commissario Montalbano.
Con una semplicità unica, portava nelle case degli Italiani, la vera Sicilia, con tutte le sue sfaccettature. Tutto vero e!
I Siciliani si rispecchiano nei suoi scritti, dove l'ironia si scontra con la realtà.
Quanti racconti ha scritto! Portando la sua Terra a conoscenza di chi non vi è mai stato, nel modo più semplice e vero.
Ciao Maestro e grazie di tutto.
 
Beh....ad esser sincero mi sono interessato all'Autore proprio tramite il successo del suo personaggio magnificamente interpretato dal Zingaretti nel Montalbano nazional popolare in televisione ! Ne immaginavo la statura letteraria perche' l'avevo sentito piu' volte menzionato in trasmissioni dedicate ! Mi piaceva anche la parodia che ne faceva Fiorello in radio che poi non si discostava molto dal pensiero disincantato di questo grande Siciliano che aveva attraversato ormai dall'alto dei suoi anni questo nostro povero paese ! Un po' mi dispiace che c'abbia lasciato fisicamente.........certo cmq che un segno indelebile del suo essere scrittore ce lo ha lasciato...altroche'.

Un saluto.
 
Ho sempre detestato chi - da non politico - usasse la propria notorietà per fare politica.
Camilleri non fa eccezione. Non mi sono piaciuti affatto alcuni suoi interventi quasi tutti a senso unico e sempre contro la sponda avversaria caso strano esclusivamente proprio quando quest'ultima raccoglieva più consensi del.....previsto.
Questo l'uomo.
Per quanto riguarda lo scrittore mi ammaliava molto Montalbano. Lo seguivo con passione in Tv. L'unico suo personaggio che - ahimè - di lui conosca.
Zingaretti attore invece mi sta sugli zebedei come suo fratello scemo...
 
Sui gusti non ci si sputa, e non posso esprimere un giudizio su Camilleri come scrittore perche' non ho letto nulla di suo. Ma ho visto un paio di episodi del Comm. Montalbano credo su YouTube e non mi hanno entusiasmato. Mi e' piaciuto molto di piu' il Maresciallo Rocca, con Gigi Proietti. (Sara' che so' romano de Roma de nascita!)
 
.... Mi e' piaciuto molto di piu' il Maresciallo Rocca, con Gigi Proietti. (Sara' che so' romano de Roma de nascita!)

Sono due Italie diverse ed assolutamente sovrapponibili.
Il Maresciallo Rocca lo adoro pure io. Mi son sempre chiesto del perchè non abbiano mai fatto un sequel... Proietti poi è unico.
 
Beh.......ipotizzando che sian politicamente comunisti sia lo scrittore che l'ha ideato che l'attore che l'ha interpretato questo nulla toglie al Montalbano televisivo che forse e' stata la migliore produzione Rai degli ultimi anni ! Che poi l'italico palcoscenico sia costellato dai vari Fabio Fazio,Saviano ecc. che da "non politici" portano avanti idee sinistroidi piu' d'un'organo di partito.....credo che ormai c'abbiam fatto il callo heuuu.gif] ! Qua' si ricordava la sicilianita' d'un autore e la particolarita' d'un personaggio da lui creato....che poi da bravi italiani inconcludenti la si voglia buttare in politica......facciamolo pure.

Un saluto.
 
Sbaglio o nessuno ne parla! Comunque sia, voglio salutarlo qui insieme a voi.
Il "Maestro", così lo chiamano nel suo campo, la narrativa. L'uomo che mi teneva incollato alla TV con gli episodi de il commissario Montalbano.
Con una semplicità unica, portava nelle case degli Italiani, la vera Sicilia, con tutte le sue sfaccettature. Tutto vero e!
I Siciliani si rispecchiano nei suoi scritti, dove l'ironia si scontra con la realtà.
Quanti racconti ha scritto! Portando la sua Terra a conoscenza di chi non vi è mai stato, nel modo più semplice e vero.
Ciao Maestro e grazie di tutto.

Grazie Giovannuzzo per il doveroso omaggio al Maestro Camilleri, era dovuto sia da cacciatori che da lettori, Camilleri anche se non era cacciatore perché “non gli piaceva” come scrive in un suo libro , a caccia ci è andato con il padre e gli amici e mai ha detto o scritto una parola contro la nostra passione.
Strano incontro il mio con il Maestro, il primo libro che lessi nel lontano 1993 non l’avevo neanche comprato, era arrivato in omaggio insieme ad altri che la signora aveva ordinato da catalogo, non sapevo nemmeno di averlo , senonché una sera era ospite a cena un mio collega siciliano e si parlava di libri e lui ci raccontò di questo autore siciliano che gli era piaciuto molto . Mia moglie a sentirlo nominare ebbe un flash: “ma io credo di avere un suo libro!” , andò nello studio e tornò con il libro “ La forma dell’acqua “, disse che aveva iniziato a leggerlo per curiosità ma essendo scritto in dialetto siciliano faceva fatica a comprenderlo, e l’aveva accantonato per tempi migliori. Quella stessa sera presi il libro e cominciai a leggerlo, non riuscii a staccarmi dalla lettura e lo lesi tutto tirando l’alba 😀. Nei giorni successivi, comprai tutti i titoli già pubblicati e da allora non ho mancato un libro, li ho letti tutti tranne uno che mi ha messo a disagio perché rispecchiava troppo una situazione che stavo vivendo, l’ho solo rimandato.
Non cercate “Camilleri” nel commissario Montalbano, sí d’accordo nel personaggio c è ci mancherebbe, ma se lo cercate veramente lo trovate in altri suoi scritti e romanzi, soprattutto quelli “storici”: Il Birraio di Preston, La concessione del telefono, Il Re di Girgenti,La Bolla di Componenda, ed altri; leggeteli se volete farvi un’idea di cosa sia successo all indomani dell Unità d Italia, le condizioni della Sicilia e del sud, una voce fuori dal coro la sua......
Chiamare Camilleri “romanziere” è riduttivo, esattamente come lo è per Sciascia, ciò che hanno scritto ha una valenza sociale enorme.[29]
 
...Qua' si ricordava la sicilianita' d'un autore e la particolarita' d'un personaggio da lui creato....che poi da bravi italiani inconcludenti la si voglia buttare in politica......facciamolo pure.

Un saluto.

Mhà. ..ti dirò. Sinceramente inconcludente non mi ci sento affatto. Nè da italiano e nè da "singolo" rappresentante di un popolo allo sbando.
Dietro ogni personaggio inevitabilmente si riflette il carattere i gusti le opinioni le speranze ed il credo di uno scrittore che è prima uomo e poi autore. Posso quindi giudicare entrambi visto che uno è l'espressione dell'altro.
Io quello ho fatto. Ho riconosciuto meriti e demeriti. All'uomo prima ed all'autore dopo.
O dovevo fare il solito - e tutto italiano - inconsistente ed assolutamente sgradito e di facciata inchino a denti stretti ?
 
Giovanni, se ti piacciono le ambientazioni capitoline, leggi i romanzi del vice questore Rocco Schiavone, non vuole essere chiamato commissario perché questa denominazione non esiste più, scritto da Antonio Manzini , personaggio politicamente scorretto molto interessante. Hanno realizzato anche una fiction trasmessa da Rai2 , che la Lega di Salvini vuole bloccare perché,appunto, il personaggio è scomodo😬, è fatta bene la fiction.
 
Mhà. ..ti dirò. Sinceramente inconcludente non mi ci sento affatto

Buon per te France'....ci mancherebbe

Io quello ho fatto. Ho riconosciuto meriti e demeriti. All'uomo prima ed all'autore dopo.

Evidentemente ti sei sentito in dovere di farlo.......era un post alla memoria...ma fa' niente !

Ecco per rievocare le parole dell'amerikano in altro post : un tipico esempio di capponi alla Renzo dei promessi sposi heuuu.gif].........io pero' me ne tiro fuori......non mi pare il caso : risparmio energie per dibattiti d'altro genere :mrgreen:

Un saluto.
 
Buon per te France'....ci mancherebbe



Evidentemente ti sei sentito in dovere di farlo.......era un post alla memoria...ma fa' niente !

Ecco per rievocare le parole dell'amerikano in altro post : un tipico esempio di capponi alla Renzo dei promessi sposi heuuu.gif].........io pero' me ne tiro fuori......non mi pare il caso : risparmio energie per dibattiti d'altro genere :mrgreen:

Un saluto.

Non ti capisco Achille.
E non ho nessuna intenzione di continuare una cosa che non capisco.
Ciao. Grazie.
 
Per carità... può piacere o non piacere. Resta il fatto, e credo sia così, che tutti i Siciliani si siano rispecchiati nei suoi racconti. Ti porta a conoscere, (per chi non è Siciliano), la Sicilia vera, in tutte le sue forme.
Altro suo lavoro è stato; "La scomparsa di Patò" dove fa notare l'eterno scontro tra Polizia e Carabinieri.
Già d'allora (l'Italia era una monarchia), facevano a gara a chi era il più bravo per prendersi tutto il merito.
Storia di mistero e burlasco, che racconta la storia di un ragioniere di una banca, appunto Patò, che frega i soldi al capo mafia del paese e fugge con l'amante, facendosi credere scomparso e poi morto ammazzato e da li tutti i retroscena.
Non voglio parlare di lui politicamente, non mi interessa, mi interessa invece quello che rappresenta per l'Itaia ma sopratutto per i Siciliani.
 
Per rinfrescarmi la memoria mi sono visto il primo episodio di Montalbano che ho trovato su YouTube (Un diario del '43). L'ho trovato troppo lungo e noioso, e a volte mi era difficile capire il dialetto siculo. L'attore che fa Montalbano ha solo tre espressioni facciali. Sempre meglio di Nicholas Cage che ne ha soltanto due, ma ancora del tutto insufficiente. Non mi piace lo stereotipo dell'appuntato kretino ed overemozionale. Si indovinava subito da principio chi aveva ucciso la vittima. L'arrivo del vecchio italoamericano ovviamente non era coincidentale.Storia troppo tirata a lungo. Sono abituato al passo veloce del "thriller" americano. L'unica cosa che mi piaceva era la donna di Montalbano--un tipo irlandese o inglese. Chi e' l'attrice? La brunetta, Anita, era pure molto caruccia, se a uno piace il tipo meridionale. Io preferisco qualcosa di piu' nordico.
Una cavolata che sono sicuro non sfuggirebbe a voi oplofili: quando trovano il morto, ma non l'arma del delitto, dai bossoli e dalle pallottole deducono che si tratta di una pistola (fanno anche il nome del modello) dell'era fascista. Mi spiace, ma da bossoli e pallottole non si puo' risalire alla marca, modello e eta' dell'arma. Recentemente ci sono state pistole dell'H&K con rigatura poligonale, e quelle sono le uniche riconoscibili dalle striature di tale rigatura sulle pallottole. E ci sono carabine della stessa marca con camera di scoppio con solchi longitudinali che facilitano l'estrazione e che lasciano una firma inconfondibile sul bossolo. La pistola usata dall'assassino era o una 7,65, o una 9 corto, o una 9 parabellum (non ho afferrato il nome del modello, quindi non so di sicuro). Di armi che sparano talli cartucce ce ne erano a bizzeffe durante l'era fascista. Uno scrittore serio si documenta prima di scrivere, ed uno sceneggiatore o un regista che sa il fatto suo avrebbe dovuto accorgersi dell'errore. Comunque 9 spettatori su dieci non averebbero mai notato quest'errore.
 
Non si dovrebbe mai vedere un film tratto da un libro, senza aver letto il libro, il rischio di non cogliere appieno il perché della storia sta nella disamina che tu hai fatto vedendo solo l episodio. Ti ho scritto di getto e non ho sottomano il volume da cui è tratto il film, appena posso ti relaziono in merito al calibro della pistola, Camilleri era scrupoloso nei suoi scritti.
 
Non puoi paragonare il genere “giallo” europeo al thriller americano, sono generi completamente diversi. Simenon ,Vasquez Montalban, Fruttero e Lucentini, Scerbanenco, giusto per citarne qualcuno , usano il genere come pretesto , non hanno il fine di far scoprire l autore del delitto, quello è tipicamente anglosassone, vedi la Christie.....
 
Ovviamente i generi sono differenti se provengono da culture diverse. Pero' io ero appassionato del Maigret di Simenon, e tanti anni fa non mi persi nessuno degli episodi in tivvu' con Gino Cervi come Maigret. La Christie invece non mi e' mai troppo piaciuta perche', come dici tu, l'unico fine, l'unico interesse e' quello di scoprire l'autore del delitto. C'e' poca attenzione al colore locale, ad altre cose di sfondo. E poi, troppo inglese anche quando l'investigatore e' francese (Poirot). Lo sai quali thrillers americani mi piacciono parecchio? Quelli appartenenti al cosiddetto "film noir", come quelli di Mickey Spillane, col detective manesco e pistolero dalle battute ciniche e spesso insolenti. Le storie di Nero Wolfe mi piacciono anche moltissimo. Ganzissimo e' G.K. Chesterton, inglese, con le storie di Father Brown, il prete cattolico-investigatore, prima in lizza col criminale internazionale Flambeau, e poi, convertitolo, avendolo come braccio destro..
Come "thrillers" scritti, mii divoravo i romanzi di Ed McBain dell'87simo distretto, quello del detective della polizia (dal cognome italiano che non ricordo) con la moglie sordomuta.
Conan Doyle, IMHO, e' uno dei grandi del "genre" poliiziesco/investigativo inventato da Edgar Allan Poe con "I Delitti della Via Morgue" e "The Purloined Letter" (La Lettera Rubata?). Poe non scriveva solo racconti dell'orrore.
 
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