Vecchie foto di antenati cacciatori

Clicca sull'immagine per ingrandirla.   Nome:   DSC_0487 2.JPG  Visite: 0  Dimensione: 100.1 KB  ID: 1869581 Monte Pozzillo:Settembre 1984. Non sono 60anni ma sempre 35! Foto effettuata con autoscatto perché non c'erano i cellulari e i "selfie" oggi così di moda e ..invadenti ancora dovevano nascere.Dentro lo zaino oltre all'acqua e al companatico,alla giacca a vento,il siero antivipera (allora si poteva...) un mini ricambio e quant'altro occorreva, i più appassionati
aggiungevano il peso della reflex con la speranza di immortalare ogni tanto un carniere strasudato e meritato ,ma spesso si ritornava con una semplice foto-ricordo della "gita"[42]
in montagna. A distanza di tanti anni ringrazio di avere qualche ricordo di una caccia (alla Coturnice) oggi ormai impraticabile per restrizioni,divieti e ridotte capacità fisiche[****.gif].
 
Dal momento che non posta nessuno....uppo il post con qualcos'altro io ! Non ho roba d'antenati ma una bella foto di mio Fratello alla sua prima apertura a quaglie con pda....credo dell' '86


2VhcD.jpg


e una mia in una pausa dall'attivita' venatoria......sempre roba vecchia



Un saluto.
 
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Tanto per rendere l'idea delle emozioni che si potevano vivere.

ps- La somiglianza dei posti è casuale,ma rende l'idea del territorio in cui si svolgeva la meravigliosa caccia alla Coturnice "Appenninica".
 
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Propongo questo tema, vecchie foto di antenati cacciatori, cominciando con una foto di mio Padre. Come si puo' vedere dalla scritta a lato della foto, questa fu fatta nel 1951, in Sardegna, vicino Sassari, dove viveva lo zio di mia madre, nato in Sicilia ma trasferitosi in Sardegna da giovane. Aveva una grossa tenuta, un oliveto, dove anni dopo io, a otto anni, uccisi il mio primo uccello, una tottavilla di Sardegna, col tronchino Beretta cal. 24. Papa' mi dette una manciata di cartucce e mi lascio' libero di girovagare per l'uliveto. Il senso di liberta' che provai allora nel "cacciare" da solo senza aver paura di carabinieri e guardiacaccia (l'uliveto era tutto recintato da un alto muro di pietre) fu la benzina gettata sulla fiammella dell'incipiente passione. La doppietta in mano a Papa' e' una Bernardelli Roma, che usai spesso anch'io quando ero in Italia. Purtroppo la dovetti lasciare dietro quando emigrai. Avevo tre anni nel 1951. La doppietta la compro' l'anno della mia nascita, il 1948.

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Propongo questo tema, vecchie foto di antenati cacciatori, cominciando con una foto di mio Padre. Come si puo' vedere dalla scritta a lato della foto, questa fu fatta nel 1951, in Sardegna, vicino Sassari, dove viveva lo zio di mia madre, nato in Sicilia ma trasferitosi in Sardegna da giovane. Aveva una grossa tenuta, un oliveto, dove anni dopo io, a otto anni, uccisi il mio primo uccello, una tottavilla di Sardegna, col tronchino Beretta cal. 24. Papa' mi dette una manciata di cartucce e mi lascio' libero di girovagare per l'uliveto. Il senso di liberta' che provai allora nel "cacciare" da solo senza aver paura di carabinieri e guardiacaccia (l'uliveto era tutto recintato da un alto muro di pietre) fu la benzina gettata sulla fiammella dell'incipiente passione. La doppietta in mano a Papa' e' una Bernardelli Roma, che usai spesso anch'io quando ero in Italia. Purtroppo la dovetti lasciare dietro quando emigrai. Avevo tre anni nel 1951. La doppietta la compro' l'anno della mia nascita, il 1948.


Ultimamente leggo tuoi interventi molto malinconici. Lo so non sono cavoli miei...ma ti leggo sempre volentieri e mi è naturale quindi farci caso... Mi sbaglio ?
Questo mi piace e vedrò di postare anche io foto di mio padre. Ne ho diverse. Sia in total black and white...che in sbiaditi ed improbabili primordiali colori Kodak.
 
Ultimamente leggo tuoi interventi molto malinconici. Lo so non sono cavoli miei...ma ti leggo sempre volentieri e mi è naturale quindi farci caso... Mi sbaglio ?
Questo mi piace e vedrò di postare anche io foto di mio padre. Ne ho diverse. Sia in total black and white...che in sbiaditi ed improbabili primordiali colori Kodak.

Un mio carissimo amico italiano, piu' fratello che amico, e ex-compagno di caccia e' stato diagnosticato con un tumore al polmone. Mio cognato, marito della sorella di mia moglie, anche lui gran cacciatore, da quaglie a bisonti, ha appena avuto un esame del sangue e il suo PSA e' altissimo. Suo fratello ha il cancro alla prostata che ha fatto metastasi. Io sto combattendo una battagllia col diabete di tipo 2. Adesso sto seguendo una dieta strettissima (assolutamente niente carboidrati, e poco di tutto il resto) e mi tocca passare parecchio tempo sulla bicicletta da palestra (che palleeee!). In piu' il medico mi ha prescritto una dose megagalattica di Metformin (850 mg tre volte al giorno) e mi sta scombussolando le frattaglie. Poi qui fa un caldo atroce e umidissimo e non posso andare da nessuna parte o fare niente fuori di casa. Fa caldo anche di notte. Inoltre e' dall'Ottobre del 2017 che non vedo mia figlia, mio genero, e la mia nipotina. Oscillo dal malinconico al furioso! Ma Settembre non e' lontano, e ci sono parecchie tortore intorno casa. Poi fra tortore e prima dell'apertura al cervo spero di assassinare qualche cinghiomaiale vicino ai campi di granturco a perdere che ho coltivato. E il fresco mi fa resuscitare. Adesso fuori non resisto neanche dieci minuti. Stamattina, dalle 5:30 alle 6, per fare praticamente niente (far uscire i polli, dar da mangiare e bere al cavallo e a polli) son tornato a casa fradicio di sudore.
 
Mio Zio Pietro (quello co' i basettoni) fratello maggiore di mio Padre detto "Orso" per i modi un po' burberi ma dal cuore d'oro,conservo in vetrina il suo A300 che mia zia mi disse di venirmi a prendere dopo un anno che c'aveva lasciato : lo trovai carico con 5 cartucce a pallettoni dietro la porta della camera da letto.
Qua' in una battuta in Sardegna meta' anni '70

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Questa ritrae il carniere d' una battuta d'apertura agostana alla lepre, credo nel viterbese ,con dei conoscenti sempre di mio Padre inizio anni '80

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Questo e' Lui in una delle ultime nostre cacciate insieme nel '95 co' i suoi amati bracchi

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Una frase che negli ultimi tempi gli sentivo ripetere era questa : la vecchiaia c'ha presi ..ma non ce ne siamo accorti...quando le persone che conosciamo da sempre inizieranno ad andarsene...allora si che ce ne renderemo conto.

Un saluto.
 
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