Un pensiero per quegli uomini è dovuto, ma che chi li ha mandati lo fece per una così nobile causa ho qualche dubbio è molto più probabile che quegli uomini in fondo hanno perso la vita per interessi economici.
Moltissimi non li aveva mandati nessuno perche' erano volontari. Tanti hanno mentito sulla loro eta' per arruolarsi, sebbene avessero soltanto 16 o 17 anni. Si' certo, tutte le guerre e rivoluzioni sono combattute per interessi economici, ma questa guerra chi l'aveva cominciata? Di certo non gli Alleati. E, per amor di verita', pure tanti dei partigiani italiani hanno combattuto per interessi economici, sia i partigiani veri, che quelli che sono diventati "partigiani" soltanto dopo l'arrivo degli Alleati. Dove e' finito l'oro di Dongo? Dove sono finiti i tesori del palazzo di Piazza Venezia e delle case dei ricchi fascisti? Chi s'e' fregato i terreni e le case degli ex-gerarchi e funzionari del PF fucilati o linciati sommariamente (ed eroicamente, dopo la ritirata dei tedeschi) insieme alle loro famiglie per non lasciare eredi? Ma poi anche gli ex-fascisti hanno munto la vacca dell'antifascismo, per interessi economici e di potere, come Moro, Fanfani, e tanti altri dalla verginita' democratica rifatta appena finita la guerra? E persino i comunistacci mangiabambini di Stalin, con chi s'erano alleati da principio? Con Hitler, per chi non se lo ricorda, per spartire con Hitler Polonia e altre nazioni europee. Poi hanno fatto i "liberatori" di quelle nazioni, e se le sono cuccate e le hanno chiuse a chiave a doppia mandata con la Cortina di Ferro.
Interessi economici? Sara', ma mi ricordo una vignetta del "Mago di Id." Sir Rodney, il guerriero abbastanza cre-tino, corre al palazzo reale e tutto trafelato dice al re: "Sire, abbiamo perso la guerra!" E il re tappetto risponde: "Bene! Se vinci la guerra gli americani non ti danno una lira!" Quanto ha speso l'America prima per fornire armi all'Inghilterra e alla Russia Sovietica, e poi col Piano Marshall per ricostruire l'Europa? Vero: la corsa alle armi negli U.S. risollevo' il paese dalla crisi economica e dalla Grande Depressione cominciate nel 1929 col crollo di Wall Street, ma di sicuro non avrebbe mosso un dito se i Nipponici non avessero attaccato Pearl Harbor e la flotta U.S. a tradimento nel 1941. Dopo WWI l'America non ne voleva sapere di un'altra guerra, ma essere attaccata sul proprio territorio, come disse l'Ammiraglio Yamamoto, risveglio' un gigante addormentato. Lui avrebbe preferito non farlo, ma gli ordini venivano dal ministro della guerra, Tojo, e dall'Imperatore-dio stesso. Gli americani, anche se adesso c'era lavoro per costruire un'armata gigantesca (aerei, navi, carri armati, Jeeps, camions, fucili, mitragliatrici, uniformi, elmetti, paracadute, munizioni, razioni, borracce, gavette, scarponi, giberne, baionette, ecc.) dovettero sttringere la cinghia di parecchi buchi. Tutto razionato. L'armata doveva essere la prima a ricevere cibo, benzina, gomme, ecc. Le fabbriche che fino ad allora facevano generi di consumo, da macchine da scrivere a juke boxes adesso producevano armi e munizioni. I miei suoceri (oggi scomparsi) si ricordavano bene com'era grama la vita a quei tempi per la maggior parte della gente. L'America era e ancora adesso e' prevalentemente rurale. Le grandi citta' rappresentano una minuscola parte del territorio ed una piccola parte della popolazione. Prova a vivere in Alabama, o Montana, o Wyoming a quei tempi, o persino nello stato di New York, non nella citta'. Per andare a comprare qualcosa in citta' ancora adesso devi guidare da dieci minuti a un'ora o anche piu' dalla tua fattoria o dal tuo paesino isolato che magari non ha negozi, come il paese nella Sierra Nevada, in California, dove abitava mia moglie con i suoi genitori. (Io stesso devo guidare per dieci minuti per andare ad Elba, 6000 abitanti e un solo mercatino, due farmacie, un gommista, tre distributori di benzina e quasi nient'altro). Per comprare viveri dovevano guidare per venti minuti a Truckee, per cose piu' complicate andavano a Reno, nel Nevada, a piu' di mezz'ora d'auto. Adesso immagina la benzina razionata a pochi litri al mese. E poi, anche se andavi ai negozi, siccome l'esercito aveva assoluta priorita' in tutto, magari trovavi poco o niente. Non discuto che tante "eminenze grigie" e potenti industriali in America si saranno fregate le mani con soddisfazione quando dopo Pearl Harbor entrammo in guerra... Ma ripeto: chi l'aveva cominciata? La Germania, l'Italia e il Giappone. E se non l'avessimo finita noi? Adesso in tutta Europa e in Inghilterra e persino in Russia (se Hiltler non avesse dovuto combattere su due fronti la Russia se la sarebbe mangiata) si parlerebbe tedesco e in Australia e in tutto il Pacifico si parlerebbe nipponico.
Auf Wiedersehen mein freund! Sayonara!