
di Antonio BUONO*
Noi tutti cacciatori, stiamo vivendo un periodo storico che preoccupa molto per diversi aspetti. Un’ombra minacciosa con la falce tra le mani è “dietro l’angolo”.
Tutto questo, è semplicemente dovuto all’incompetenza di “gente sbagliata al posto giusto”.
“Mestieranti” che solo per puro caso si ritrovano a scribacchiare leggi assurde che complicano il nostro vivere quotidiano, non solo come cittadini, ma guarda caso, anche e soprattutto come cacciatori. Quelle stesse leggi sbagliate come loro, che complicano ancor più la nostra grande passione sulla falsariga di una plebaglia assassina, acerrima nemica della natura.
Certo, fa male essere additati come “assassini”, purtroppo null’altro ci si poteva aspettare da gente che conosce la natura solo grazie a programmi televisivi che fanno audience grazie al “cattivo cacciatore”.
Andiamo oltre…
Vi è da osservare (io ne sono convinto) che, se siamo caduti così in “basso” è proprio grazie al nostro atteggiamento superficiale riguardo alla gestione di un patrimonio culturale che certamente avrebbe meritato molto di più , o meglio, molte più attenzioni, diciamo pure che davamo tutto per scontato… tanto eravamo nel giusto!
Non è stato e non è così!
I patrimoni, vanno “guardati e salvaguardati”. Il patrimonio della caccia, quello rurale, antropologico, culturale…è tutt’altro che morto.
Beh, che dire, pare che ci siamo svegliati, speriamo non troppo tardi…
Oggi per salvare, nonché difendere la nostra grande passione nei luoghi in cui si legifera, è finalmente venuto fuori da un cilindro inaspettato, il MSE (Movimento Scelta Etica). Un Movimento politico che nasce al fine di creare aggregazione ed unione di intenti nei confronti della disgregazione storica di un soggetto, quel cacciatore che per una miriade di ragioni inenarrabili, è senza alcun dubbio alla deriva.
Il MSE, non fa tessere assicurative. Le stesse restano di competenza delle associazioni venatorie.
Ciò premesso, mi viene in mente lo sbarco in Normandia, non tanto per la mirabile azione ma… come ultima spiaggia!
Si, quell’ultima spiaggia che alle Regionali di aprile tutti i cacciatori Calabresi, nessuno escluso, dovranno supportare in quanto causa comune assieme al candidato (cacciatore) prescelto.
Il “trampolino di lancio” della Calabria, si tradurrà inevitabilmente in quella che sarà da intendere una scelta determinante per la sopravvivenza della caccia in Italia… e non esagero!
Mi sia consentito tra queste righe, di far notare a tutti i “compagni di passione” Calabresi, che questa volta il voto “all’amico dell’amico” sarà fatalmente una “zappa sui piedi”.
Se ogni cacciatore votando, non voterà per se stesso… sarà la fine per tutti noi cacciatori.
*Cacciatore a vita – Coordinatore MSE Isola d’Ischia