“Promuovere un referendum per abolire la legge 157 sulla protezione della fauna selvatica significa non conoscere il testo di un provvedimento che, prima di tutto, pone un freno all’attività dei cacciatori”. E’ il commento di Patrizio La Pietra, senatore di Fratelli d’Italia e capogruppo nella Commissione Agricoltura, dopo il deposito, tramite pubblicazione sulla Gazzetta ufficiale, della raccolta di firme per l’abrogazione della legge.
“So bene che stiamo parlando di un testo datato, che risale al 1992 e che perciò andrebbe adattato all’attualità, ma – spiega La Pietra – si deve parlare di modifiche, di correzioni, di rivisitazioni che lo rendano aderente all’oggi, non di cancellazione. Avvalendoci degli strumenti che abbiamo a disposizione e seguendo l’iter previsto, possiamo fare in modo che la legge 157 diventi conforme ad uno scenario che negli ultimi 30 anni è chiaramente cambiato”.
Il senatore sottolinea, inoltre, l’interesse e l’impegno di Fratelli d’Italia alla tutela dell’ambiente, così come al diritto di prelievo venatorio: “Proprio per mantenerci il più possibile aderenti alla situazione attuale – afferma il senatore La Pietra – dobbiamo tenere ben presente la situazione di difficoltà in cui si dibatte l’agricoltura, stressata dalla crisi economica e pesantemente danneggiata dalla fauna selvatica che ormai invade anche le città. Ritengo, inoltre, che sia del tutto inopportuno, in un momento di emergenza sanitaria senza precedenti e in un quadro economico a rischio collasso, concentrarsi su una questione che risponde ad un mero principio ideologico. Credo fermamente, e senza timore di smentita, che le priorità siano ben diverse. A differenza dei promotori del referendum, per Fratelli d’Italia le urgenze sono sicuramente altre”.
Fonte:https:www.fratelliditaliasenato.it
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