ETICA VENATORIA… UN BENE 520.000 VOLTE INCOMPARABILE

di Antonio BUONO*
Per tanti di noi cacciatori, potrebbe avere dell’incredibile, ma la realtà sempre più evidente e di fronte alla quale non si può che restare esterrefatti, è la certezza che “altri” nel tempo, abbiano falsate e sfruttate le radici rurali di ognuno di noi. (e non mi riferisco soltanto alla “controparte”).
Come a dire che la parte migliore di noi cacciatori, è stata volutamente manipolata per scopi propagandistici, personali e, per meri squallidi interessi politici.
“Strada facendo”, la bravura nel confonderci le idee, è divenuta così eccezionale da farci sentire addirittura colpevoli di nefandezze giammai commesse.
Tant’è che oggi, il cacciatore ha le idee molto più chiare.
Difatti, per evidenti ragioni e tra mille difficoltà soggettive, ha dovuto necessariamente valicare i propri confini naturali, andando oltre…”oltre la siepe”.
Al fine di poter avere una “visione” ancor più chiara, noi cacciatori, non a caso, ci siamo posti un interrogativo che per taluni potrebbe avere dell’incredibile…
Attraverso un’introspezione che era da sempre nascosta nei meandri della nostra passione, è venuta fuori un’emozionante verità che include l’unica, vera, assoluta autenticità delle ragioni e del significato puro dell’essere cacciatori “dentro”: a noi tutti, non interessano i carnieri, non abbiamo bisogno di manifestare a nessuno quanto siamo bravi nel maneggiare un’arma, le nostre ragioni dell’andare a caccia si legano all’imprescindibile rispetto dei valori storici, alle tradizioni, all’essenza di profumi incomparabili, ai colori ed ai suoni che da sempre fanno parte della leggendaria magnificenza di madre natura.
Quella stessa natura che si manifesta intorno a noi come una madre che sa donare un amore immenso.
Il tutto, si racchiude in una sola parola: “ETICA”:
L’etica, “indica quella parte della filosofia che si occupa del costume, ossia del comportamento umano”. Il termine deriva dal greco èthos, cioè «carattere, comportamento, costume, consuetudine».
L’Etica studia i principi che permettono di assegnare ai comportamenti umani uno stato deontologico, ovvero distinguerli in buoni, giusti, leciti, rispetto ai comportamenti ritenuti ingiusti, illeciti, sconvenienti o cattivi secondo un ideale modello comportamentale.
Come disciplina affronta questioni inerenti della moralità umana definendo concetti come il bene e il male, il giusto e lo sbagliato, la virtù ed il vizio, la giustizia ed il crimine.
L’etica è, quindi, sia un insieme di norme e di valori che regolano il comportamento dell’uomo in relazione agli altri, sia un criterio che permette all’uomo di giudicare i comportamenti, propri e altrui, rispetto a ciò che è bene ed a ciò che è male.
E da qui, se fa più bene… un bene che fa male o un male che possa far bene!
L’etica può essere guardata come un’istituzione normativa e sociale insieme: “normativa” perché spinge ogni singolo individuo ad agire ed a provare sentimenti positivi o negativi in base alle sue norme. “Sociale” perché pone dei limiti al desiderio del singolo individuo al fine di perseguire un obiettivo maggiore.
Cacciatori si nasce, non si diventa e…non ci si inventa!
L’etica nasce, cresce e vive nei meandri della nostra passione, senza di essa, nessuno di noi avrebbe mai potuto essere…”cacciatore dentro”.
Non è affatto nostra intenzione pretendere di insegnare a chicchessia, quanto sia fondamentale in noi il significato dell’etica nell’arte venatoria, d’altro canto, la presunzione di poter proporre un Referendum al fine di togliere ad altri una passione, un amore, un bene incomparabile senza averne un minimo di conoscenza al punto tale da non sapere nemmeno di che si tratti, è senza dubbio qualcosa di aberrante.
*Cacciatore a vita
Portavoce Nazionale Movimento politico Scelta Etica
Coordinatore MSE Ischia