Che la pubblicità sia l’anima del commercio, non vi è alcun dubbio, farla però a danno di altri non è affatto una bella cosa.
A molti potrà sembrare assurdo, ma oggi, tutto ciò che è “mercato” è in relazione alla pubblicità attraverso la quale s’intende accrescere le proprietà del prodotto che si vuole mettere in vendita.
Che quest’ultimo piaccia o meno ha poca importanza, parlandone non si fa altro che stimolarne la curiosità.
Cliccando sul prodotto per capire di cosa si tratti, implicitamente si sostengono le ragioni di chi ha proposto “l’offerta”.
Per meglio chiarire il concetto, quando inventarono la coca cola, non ebbe molta importanza che ne parlassero bene o male, di certo ne parlarono tanto che oggi la bevono tutti, che poi faccia bene o male…è un discorso relativo!
E da qui, il mio pensiero va a coloro i quali a spese di una categoria irreprensibile sotto qualsiasi punto di vista, quella dei cacciatori, hanno costruito un’incredibile fortuna politica ed economica.
Gente molto furba che non ha mai fatto nulla nella vita, poiché null’altro sapeva fare, eppure, grazie alla “vendita” dei seguaci di Diana, un “prodotto” che non smette mai di essere “trendy”, questa gente è stata capace di realizzare la propria fortuna e quella dei tanti “compagni di merende”, null’altro che servi sciocchi al servizio del politicante di turno.
Quanto sopra messo in chiaro, ha assunto una dimensione sublimale nell’attimo in cui qualche “mente eccelsa”, si è accorta che i pallini da caccia inquinano.
Certo, da cacciatore non è facile dissentire da quella che “potrebbe” essere una sacrosanta verità, ma il pensiero va oltre e la domanda sorge spontanea: se l’inquinamento da pallini di piombo è una cosa talmente seria da meritare particolare attenzione, questa gente è proprio certa di vivere su questo pianeta?
Da qualche giorno, non molto lontano da noi c’è una guerra in corso e a nessuno mai verrebbe in mente di preoccuparsi di quanto piombo verrà versato sul suolo terrestre da qui a breve, tantomeno di porre sanzioni simili a quelle già messe in atto, che fanno il solletico a Putin e che sanno tanto di buffonata.
Ai margini di questo dramma mondiale inaspettato, restano fiumi e mari invasi da liquami e da plastiche di ogni genere, ovunque pesticidi che arrivano quotidianamente sulle nostre tavole assieme a lacrime e dolori immani, l’aria è sempre più irrespirabile, l’intero pianeta ridotto ad una porcilaia ed il problema qual è? …la caccia!
Complimenti, vedere l’ago nel pagliaio non è da tutti, ma è proprio in questa spudorata realtà che il pagliaio mette in luce la macroscopica essenza di un vero CRIMINALE!
Potrei allungare il discorso all’infinito, questa volta però, per la gioia dei tanti che si “scocciano” di leggere, la giro alla Totò…
“e ho detto tutto”.
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