Classe: Uccelli
Ordine: Passeriformi
Famiglia: Turdidi
Genere: Turdus
Specie: pilaris

 

DESCRIZIONE

La Cesena ha dimensioni medio-piccole, forme piuttosto slanciate, becco robusto, coda di media lunghezza e quadrata, tarsi lunghi. Il piumaggio in entrambi i sessi è molto variabile nelle tonalità ma piuttosto costante nel disegno: testa, nuca e groppone di colore grigio ardesia, dorso bruno-castano, coda castano-nerastra, gola e petto fulvo rugginoso striato di nero, ventre bianco, becco giallastro con apice nero, zampe brune. In volo, vista da sotto, è riconoscibile per il petto fulvo-gialliccio, le copritrici inferiori delle ali bianche e la coda nera. Oltre che per i colori del piumaggio, si distingue dal Tordo bottaccio e dal Tordo sassello per le dimensioni decisamente superiori. Lunghezza cm 25-28, peso gr 80-145.

 

 

ABITUDINI

Di indole poco diffidente e rumorosa durante la stagione riproduttiva, appare più timorosa e cauta in autunno e inverno. Conduce vita gregaria in branchi anche numerosissimi, spesso insieme al Tordo sassello. Possiede un volo alto e leggermente ondulato; sul terreno cammina con portamento eretto e saltella con eleganza.

 

 

ALIMENTAZIONE

Si ciba di bacche, semi, granaglie, frutti, insetti, lombrichi, molluschi e ragni.

 

 

RIPRODUZIONE

La stagione riproduttiva è compresa tra aprile e luglio. La nidificazione avviene in colonie costituite da piccoli nuclei di 10-20 coppie sugli alberi ed eccezionalmente sul terreno. Appena i maschi si sono insediati nei quartieri di nidificazione iniziano un’intensa attività, costituita da inseguimenti, combattimenti e corteggiamenti. Durante la parata nuziale il maschio saltella attorno alla compagna immobile, tenendo il corpo orizzontale, le ali semiaperte, la coda spiegata e abbassata. Il nido, a forma di coppa, è costruito con erba, muschio, fuscelli e fango ed in esso la femmina depone 5-6 uova, che cova per 13-14 giorni. I nidiacei sono accuditi da entrambi i genitori e abbandonano il nido all’età di circa due settimane. Depone in genere due volte all’anno.

 

HABITAT E AREA DI DISTRIBUZIONE

Frequenta boschi, parchi, frutteti in prossimità di praterie e pianure coltivate.

Specie migratrice distribuita come nidificante in Europa nord-orientale ed Asia settentrionale. I quartieri di svernamento comprendono gran parte dell’Europa meridionale e, in misura minore, il Nord Africa; popolazioni più orientali svernano anche in Asia minore e Palestina. In Italia è di passo da fine ottobre a metà dicembre e in febbraio-marzo, è svernante. Piccole colonie sono nidificanti nelle località montane e pedemontane delle regioni settentrionali.

 

 

CACCIA & CARTUCCE

 

La caccia alla cesena in forma vagante è impensabile data la sua gregarietà e sospettosità, per cui si insidia esclusivamente da appostamento fisso con richiami vivi  salvo in inverno inoltrato quando individuati i luoghi di pastura si costruiscono capanni temporanei nelle immediate vicinanze avendo cura di mascherarli benissimo.

I richiami sono fondamentali e debbono essere in discreto numero, dieci dodici soggetti, alcuni cacciatori non usano mettere in chiusa le cesene sostenendo che il richiamo di un soggetto chiusatio sia controproducente, personalmente ho cacciato le cesene sempre con un gran numero di soggetti chiusati e diversi giovani non riscontrando nessun problema, anzi a mio modesto parere date le temperature rigide alle quali sono sottoposti i richiami durante l’uso, la chiusa permette di ridurre il rischio che gli stessi a causa del freddo eccessivo, si mutino anticipatamente divenendo inservibili.

Nella caccia alle cesene risulta fondamentale il seccone appositamente messo in cima alle piante,risulta essere il punto d’appoggio preferito del branco che sovente se di primo passo e se l’appostamento dispone di richiami eccelsi  torna piu’ volte a posarsi nonostante le numerose fucilate.

Il tiro nonostante la mole risulta sempre difficile vuoi per l’altezza delle piante e dei secconi sulle cime dei quali la cesena ama posarsi, si consiglia quindi fucile calibro dodici con buona strozzatura e cartucce 34 grammi piombo minimo 10 (dati questi che logicamente possono variare a secondo della dislocazione delle piante,della loro altezza insomma del capanno).