CACCIA IN DEROGA, PROVIAMOCI

Come anticipato in altri post ed emerso in dei video dibattiti, nel Lazio purtroppo non abbiamo mai visto neanche lontanamente una bozza di caccia in deroga al piccione e allo storno. Molte regioni italiane usufruiscono di ciò, ne sono un esempio nel recente passato ad esempio Toscana ed Emilia Romagna, le cito di proposito dimostrando in questo la mia più totale obiettività. Purtroppo però il Lazio, fatica ad adottare provvedimenti in questo senso, anzi negli anni abbiamo visto ampi dibattiti su preapertura si, preapertura no, a quali specie e come perché per molti la tortora africana sarebbe una specie in declino, ecco noi parliamo sempre di specie in declino, ma mai di quelle in sovrannumero e nocive come le due citate all’inizio. In tutte le nazioni Europee assistiamo a continue concessioni su ciò, ma come difetto italico, dagli altri sappiamo percepire solo ciò che limita l’attività venatoria e non le innovazioni o qualcosa di positivo. Per questo mi impegnerò a far recapitare una missiva al presidente Zingaretti, che valuti l’apertura della caccia in deroga al piccione e allo storno anche nel Lazio, le due specie sono nocive e ormai tutto lo sappiamo, raccolti decimati e deturpazioni dovute alle feci di piccione sono all’ordine del giorno, so che questo argomento è scottante e politicamente scorretto(molto probabilmente riceverò delle critiche), ma bisogna iniziare a parlarne. Da Cacciatore e appassionato di cultura rurale mi impegnerò e vi terrò informati.

Vittorio Venditti
Resp. Dip Cultura Rurale FdI Prov FR