ASSOCIAZIONE RISERVISTI, POLEMICHE, REALTÀ E FUTURO


In questi giorni è partito il dibattito per la creazione dell’associazione dei riservisti, tra favorevoli ma soprattutto tra i contrari, smentite rettifiche ecc la fanno da padroni dimostrando una confusione generale che ormai accompagna il mondo venatorio da anni. Ora però un ragionamento a mente fredda va fatto, anzi si deve obbligatoriamente fare. La caccia non deve divenire soltanto un mero “attrezzo” economico o parlarne quando ne fa comodo, la caccia deve entrare in un’ottica più ampia che mira alla salvaguardia del territorio, personalmente non sono contro un’associazione di “riservisti” se si parla di selvaggina stanziale semplicemente perché la stanziale richiede tante accortezze e tanta dedizione da chi gestisce il territorio, ma non sono d’accordo per la migratoria, perché la migratoria non è di una regione, di una provincia o di una riserva. Proprio per questo credo che bisogna rivoluzionare il mondo venatorio, permettendo il libero movimento almeno per venti volte, come succede adesso all’interno di una regione, per l’intero stivale. Ciò su cui si deve ragionare, rimane la selvaggina stanziale, dove lì si, si possono o si devono creare macroaree riservate soltanto ai residenti regionali per diritto e regolamenti diversi per gli altri, questo magari è un ragionamento che può far discutere, ma parliamoci chiaro se non si fa così saremo innanzi ad un futuro abbastanza oscuro.
Questa è una mia opinione amici di Mygra, un saluto a tutti.

Vittorio Venditti – un giovane Cacciatore.