Aprile 1968,Fasano di Puglia.

E' abitudine invalsa di cominciare le uscite a caccia alle tortore di passo il 15 aprile e di continuare ininterrottamente sino al 10 maggio. Non bisogna saltare neanche una giornata,altrimenti proprio quel giorno passano le tortore. E' una di quelle mattinate favorevoli,sole e leggero vento di maestrale. C'è un passo non intenso ma discreto,però gli stuoli si mantengono tutti ad altezze proibitive e le fucilate sono inutili.Zio Franco è al mio fianco ad una quarantina di metri quando uno stuolo gli passa proprio in testa a oltre 50 metri d'altezza.Istintivamente alza il fucile (semiautomatico Breda)e  scarica 3 colpi.Scende una tortora stracciata al secondo.Affannosa ricerca della cartuccia sparata:Geco express n.7 L'Armeria Patruno di Bari viene saccheggiata dallo zio di tutte le cartucce Geco esistenti,delle quali una buona parte mi viene regalata.Magnifiche cartucce tedesche caricate con la polvere Rottweil e con bossolo Geco (Gustav Genshow) delle quali cercammo inutilmente di imitare la carica.Devo dire però che quando le tortore erano ben vicine,si facevano delle padelle clamorose.Tutto sommato,la mia vecchia Cordite 2X30 caricata con il n.8 faceva bene il suo dovere e mi consentiva di fare la mia bella figura,io proletario con le cartucce ricaricate nei confronti dello zio e degli altri tutti con le cartucce originali.Devo solo aggiungere,per confutare la tesi di coloro che vollero la chiusura a questa caccia,che rispetto ai minimi carnieri che si facevano (il mio massimo è stato di 12 tortore),migliaia e migliaia di tortore passavano tutte fuori tiro.Oggi quasi tutti i paesi del bacino del Mediterraneo sparano alle tortore anche a maggio,ad esclusione dell'Italia sempre penalizzata da un ottuso ambientalismo anticaccia.Ma noi speriamo sempre che,in un domani non troppo lontano,anche questa caccia (magari per decadi)possa tornare per la gioia di tutti.

Riccardo Turi