Nel febbraio di 40 anni fa (1969) nel nostro paese, Fasano di Puglia, era il periodo della mania collettiva di praticare la caccia alla beccaccia all'aspetto, sia la mattina che la sera. Era diventata una malattia che aveva contagiato tutti e la sera,sotto i monti,sembrava di essere alla Fiera del Levante (quella che si tiene a Bari a settembre), termine che da noi si usava per dire che in un posto c'era tanta confusione. Dunque, la pineta di monte Guarini, proprio sopra il paese e dove oggi c'è lo Zoosafari, era "piena di beccacce".In verità praticare lì la caccia con il cane era abbastanza problematico, dato che la pineta è in salita e con pendenze non indifferenti,tanto che rare volte avevo visto cacciatori di beccaccie con i cani. Alle 16,30 è l'ora "X" perchè bisogna occupare i posti migliori in attesa delle beccacce che escono immancabilmente alle 16,55! Alle 15,30 ecco ricevo una telefonata dalla mia fidanzata Lia che mi invita ad una festa di carnevale a Bari; lei mi aspetta elle 17,30 perchè dobbiamo andare insieme a fare degli acquisti. Non posso esimermi dall'andarci, ma non posso nemmeno rinunciare alla posta alla beccaccia. Alle 16 mi vesto di tutto punto con giacca, cravatta e soprabito scuro con il collo di velluto e con questo abbigliamento mi presento alle 16,30 sotto la pineta con la mia Fiat 500, il mio Breda e una decina di cartucce. Risata generale degli amici che mi vedono arrivare così "conciato",che però muore loro sulle labbra dato che sono l'unico di tutti i presenti che riesce a prendere la beccaccia. Con la doppia soddisfazione di aver preso la beccaccia e di averli fatti crepare d'invidia, mi avvicino alla mia Fiat 500L avorio targata BR 67095,smonto il mio Breda e lo metto nel portabagagli insieme alla beccaccia e,dopo averli salutati, prendo la strada per Bari dove sarei arrivato in orario e dove la mia fidanzata non avrebbe sospettato nulla, dato che fra lei e la caccia non è mai corso buon sangue, che continua ancora oggi che è mia moglie da 35 anni!

 

Riccardo Turi