Fasano di Puglia, dicembre 1968.

Siamo in 5 una mattina al posto "Alle colonne" tra Alberobello e Noci.
Poco più di mezz’ora di viaggio da Fasano e siamo sul posto.Non è ancora l’alba e ci appostiamo (non si sa mai,qualche beccaccia può sempre passare!).Lungo il muro che corre sino al bosco sono appostati: Franco (Cuoricino),zio Franco e Bebè. Fra zio Franco e Bebè sul muro c’è il registratore di quest’ultimo acceso con il fischio del tordo. Armando (Beghelli) vagante,mentre io mi sono messo
una cinquantina di metri dietro lo schieramento. Non c’è granchè,ma il registratore attira qualche tordo in più. Imporovvisamente dietro il muro (abbastanza alto) proprio dove c’è il  registratore,si materializzano due guardiacaccia. Prendono il registratore e si dirigono uno verso Bebè e l’altro verso zio Franco."Di chi è il registratore?".Bebè risponde di che non è il suo mentre zio Franco da una delle sue solite risposte:"C’era uno che se ne è andato!".Richiesta di documenti e uno dei due dice a zio Franco:"Mi consegni il fucile!".Risposta:"Ma neanche se
vengono i carabinieri!!". A questo punto i guardiacaccia,dopo aver controllato Franco e me (Armando si era eclissato),stendono il verbale de sequestro del registratore ed annotano i nomi di Bebè e zio Franco.
Dopo un paio di mesi i due (Bebè e zio Franco) si vedono recapitare un avviso di presentazione in Pretura a Noci,con l’imputazione di possesso ed uso di registratore (vietato!).
Il giorno stabilito,insieme all’avvocato Vito,siamo tutti in Pretura per assistere all’udienza che da dramma si trasfomerà in farsa.Comincia l’avvocato che,vedendo Bebè e zio Franco seduti sul banco degli imputati,rivolto a zio Franco esclama:"E lei non si vergogna alla sua età seduto sul banco degli imputati?".Il Pretore,un tipo ameno,avendo capito che il registratore era di Bebè (che però negava) subito gli chiede:"Lei perchè usa il registratore?". Risposta:"Il registratore non è mio,io uso il fischio a bocca!).Allora il Pretore tira fuori un fischietto ed invita Bebè a fischiare.Inutile dire che Bebè,che non aveva mai fischiato in via sua,ci fece crepare dalle risate mentre cercava di abbozzare una parvenza di fischio. Alla fine dovette confessare che il registratore era il suo e la conclusione fu che zio Franco fu assolto e Bebè condannato alla confisca del registratore ed al pagamento di una multa che comunque non fu troppo grave.

Un giorno in pretura - Anno 1968

Riccardo Turi