Da sempre sono andato a caccia con mio zio a beccacce. Lui aveva 2 breton maschi, semplicemente 2 fenomeni. Io andavo di rimessa senza cane per molti anni, quando uno dei 2 breton venne a mancare io mi diedi da fare per trovarne uno simile ma niente, nessuno aveva più quella corrente di sangue. Cosi per caso da monterotondo vicino Roma un veterinario mi propose l'acquisto di un batuffolo bianco e orekkie arancio che dormiva nella casetta del gatto del veterinario. Aveva circa 45 giorni e con un mio amico, forse l'unico, lo andammo a prendere. E venne lillo, bianco arancio che cambiò la mia vita . Io non ero avvezzo all'addestramento e lui era un maschio alfa e ci furono delle incomprensioni fra me e lui, lo stavo quasi dando via per quanto mi faceva arrabbiare che non mi sentiva mai. Un giorno sulle montagne della tolfa mi riportò una beccaccia morta la mattina con mio grande stupore, poiche quando gliele facevo  sentire lui sfrociava ,in gergo,e questo mi faceva preoccupare perche' la beccaccia è la beccaccia! Da quell'autunno fu un susseguirsi di meravigliose giornate a caccia con lui che chiamavano la pecora perche effettivamennte non era assolutamente nello standard ma a me che me ne fregava, lui trovava le beccacce e tutti gli atri no, quindi era solo invidia, il problema era che io da quando avevo lui le beccacce non le coglievo più ma non importava le trovavo e tanto bastava c'era mio zio che le prendeva. Lui aveva riempito la mia vita in ogni senso dove andavo io c'era lui sempre di giorno e di notte prima lui pooooi forse gli altri.

Un giorno dopo sette meraviglisi anni,a caccia davanti a me spari' cosi senza motivo lo cercai per tutta la montagna rifacendo il tragitto fatto la mattina lo cercai disperatamente su e giù, lo trovai diverse ore dopo al guado del fiume esattamente dove lo avevamo attraversato la mattina . Il primo impulso fu quello di rimproverarlo poi lo abbracciai e piansi con lui, non lo aveva mai fatto prima e quindi questo era un segnale che qualcosa non andava .lo portai dal veterinario che lo crebbe e la diagnosi fu tremenda…..lehismania interna diabete. lo abbracciai tanto e lo misi in pensione nel senso che non potendo portarlo a caccia stava a casa. Nel frattempo io avevo comprato una setterina bellissima e me ne avevano regalata un'altra di grande progenie, si ma lillo era lillo non c'era discorso con nessuno ma…..propio nessuno. Una notte di novembre 1997 circa a mezzanotte un dolore trafittivo mi attraversò il cervello e sudai tantissimo maio non avevo niente….uscii e andai da lui. Da lui che mi aveva lasciato per sempre. Ora va a caccia a beccacce ovunque ve ne siano……..e se non le trovate è perche è passato prima lui.

Auguro a tutti di avere un cane come lillo il vendicatore.

 

 

Autore del racconto: danilo semprini 

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