Era il mio primo anno in Sicilia,tutti ne parlavano sempre nel mio paese, e con 2 amici decidemmo di andarci. Nessuno di noi sapeva neanche come arrivarci in Sicilia..ahahahha…ma mi feci coraggio e prenotando un B&B in una campagna verso agrigento, ci presentammo 2 giorni prima dell'apertura. Nei pressi del dormitorio, c'era un piccolo fiume e un boschetto di alberi di eucalipto, che al dire degli esperti poteva portarci alle tortore, anche se noi sinceramente eravamo lì' per i colombacci. Il giorno successivo di buon ora ci recammo sul fiumiciattolo e fui meravigliato dalla presenza dei colombacci in numero non eccessivo ma consistente, mentre le tortore si facevano attendere. Il secondo giorno ci recammo sin dall'alba sul fiumiciattolo e la meraviglia della mattina precedente fu confermata dalla ancora maggiore quantità di colombacci. Deciso: domattina restiamo qui e quel che accade accade!!!! E' inutile dirvi che la notte non passava mai e che l'alba sembrava non arrivasse più. Ci recammo sul fiume, ci posizionammo e l'attesa fù massacrante….. Ecco il primo, mi arriva frontale ma sbagliio il tempo e gli tiro in anticipo, così che lui mi scarta e con un giro repentino, si allontana indenne. Ma non passano 2 minuti che mi sbuca uno dalla mia sinistra e di seconda cade……miiiiiiiiiiii, mi chiedevo se le cartucce quella mattina potessero bastare. Non l'avessi mai pensato, perchè recuperato il colombaccio, passò la prima mezz'ora, la seconda la terza e di colombacci e tortore neanche l'ombra!!! Kakkio e quelli della mattina precedente?????? Fino alle 11.00 io ero l'unico dei tre ad aver abbattuto 1 colombaccio, i miei amici 0 assoluto. Vi lascio immaginare l'amarezza per i tanti km fatti dalla puglia alla sicilia, e lo sconforto che ci prendeva di ora in ora sempre più. Fu un attimo e mentre mangiavamo un panino, un colombaccio entrò in quegli alberi di eucalipto sopra citati, sulla nostra testa. Sapete cosa vi dico? dissi ai miei amici! Proviamo ad appostarci sotto quegli alberi, tanto peggio di come è andata la mattinata non può andare. E così fù. Ci preparammo e ci appostammo a distanze corrette l'uno dall'altro. Ma come per la mattinata passò la prima mezzora la seconda la terza e ancora di colombacci neanche l'ombra. Ma quando ormai le speranze si erano affievolite, succede l'incredibile. Zino mi chiama il primo colombaccio e bum bum bum…padella, non passano 30 secondi che sento lui sparare e vedo caderne uno, e poi Diego sopra di me, bum bum e ancora e ancora e ancora…padella padella padella …fatto fatto ….padella bestemmie per il recupero difficilissimo dei colombacci caduti in lontananza. Stava facendo buio e ancora eravamo lì a sparare colombacci. Caspità però eravamo a non più di 300 metri da dove siamo stati la mattina.Fu un ora piena di spari continui. Tornammo all'auto talmente soddisfatti che per mezz'ora fu un racconto continuo tra di noi….e di lì in poi tutti gli anni quello è divenuto il nostro postro segreto. Che dire, ogni anno si impara qualcosa, come ho imparato che i siciliani sono gente davvero accogliente e disponibile.

 

Giovanni Vinci

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