Siamo alla fine degli anni 60, precisamente 1970. Avevo 21 anni e la licenza di caccia da 2, oltre alla patente.  Andavo ancora a scuola, frequentavo il “Geometri”, me lo dico da solo, ero un somarello. Guadagnavo qualche cento lire, facendo lavoretti e dando una mano all’amico Nicola falegname. Cosi potevo comperare l’occorrente per caricarmi le cartucce, sempre il sabato sera e la mattina della domenica, ben presto, si rullavano con il motore di una vecchia lavatrice.

Risiedo, forse, nella più bella regione per gli uccelli migratori, la Puglia. Quaglie, tortore, tordi, cesene, merli, beccacce e infine le anatre, avevamo, forse, le più belle zone umide del meridione e anche d’Italia, con le riserve “Daunia Risi una delle più belle riserve d’Europa, l’Ittica Carapelle e la San Floriano”. Sfido a chi non piaccia tirare alle anatre, all’epoca si cacciavano in riva al mare o vicino agli argini delle riserve oltre alle zone paludose del Candelaro. Era un sogno pensare di effettuare una battuta in riserva, ma chi non vive di sogni non realizzerà mai nulla.

Un giorno, un vicino di casa, amico di famiglia, il “Cavaliere”………, auto-munito ma senza ancora la patente mi chiese la cortesia di poterlo accompagnare la domenica alla riserva………previo prelievo del proprietario il “COMMENDATORE”……………… dall’albergo in cui risiedeva. Il sogno si stava realizzando, e non esitai un attimo, si si a disposizione “CAVALIERE”. Chi avrebbe preso mai sonno????. Alle 2.30 partenza. alle 4.00 eravamo in riserva, al “COMMENDATORE” feci una buona impressione, alla richiesta del Cavaliere, disse si date una postazione anche a Sergio, costo del barcaiolo 3000 lire pagato dal Cavaliere. Gli imprevisti non finisco mai, per raggiungere la postazione fu un’impresa, prima che suonasse il corno i fischioni, germani ,alzavole moriglioni che mi fischiavano sulla testa era qualcosa di impressionante, nel tascapane solo 50 cartucce. Fine della giornata un’alzavola, unico tiro fatto. Alla contentezza si uni anche un poco di amarezza, per non aver sparato. Accompagnai ancora qualche volta il Cavaliere e il COMMENDATORE, ma i soldi per pagare il barcaiolo non li avevo, per cui mi dovetti accontentare di stare sotto gli argini, ma portando sempre qualche uccello a casa.

Per un problema al ginocchio non potetti frequentare più la caccia alle anatre in palude, e credetemi, è unica la sensazione che emana quel tipo di caccia, appostarsi prima del sorgere del sole e l’ attardarsi dopo la sua discesa, anche se nel frattempo maturò una certa esperienza della caccia in valle . Trascorsero molti e molti anni, nel frattempo il Cavaliere mori come anche il COMMENDATORE. Per una gentilezza fatta ad un amico dipendente della Provincia, sapendo della mia passione, mi fece omaggio di un invito in riserva, quale??, la riserva del COMMENDATORE. Stesso entusiasmo, come fosse la prima volta, ma con la sorpresa di aver avuto una botte periferica, per cui le anatre si intravedevano solamente, carniere zero, colpi zero. Non passò, molto tempo e lo stesso amico mi rifece omaggio dell’invito, con lo stesso risultato della prima volta, l’esperienza aumentò con l’amarezza. Capii, per niente non ti da niente nessuno, e il Direttore della valle palesemente fece capire che per sparare ci vogliono i soldi, cioè pagare la botte. Incominciò allora un altro sogno-sfida, come avevo realizzato il primo sogno devo riuscire a realizzare il secondo ,avere un invito ma per una botte che desse soddisfazione. Non trascorsero molti anni, ebbi il piacere di fare un grande favore all’Avvocato………… allora presidente dell’Istituto…………, il quale non esitò ad interessarsi per ottenere un invito nella riserva del COMMENDATORE, e del Direttore, col quale nacquero dissapori personali, per la caccia in valle. Il personaggio contattato dall’Avvocato subito si mise a disposizione, cedendo per la domenica una botte. La domenica mattina solita ora 4.00 in riserva con l’amico RAMON, mi presentai a nome dell’Avvocato….., e ebbi il permesso per la botte n°8, vi erano presenti amici i quali con loro grande sorpresa, chiesero, SERGIO quanto hai pagato per quella botte ??? (le botti si fittano annualmente e il caro Direttore anche giornalmente), la risposta fù che prima ci sono pensieri più importanti della caccia per spendere dei soldi.Il DIRETTORE vedendomi si informò ma dovette desistere da ogni azione a me avversa, in quanto la botte era destinata all’AVVOCATO………….teeeeeeee.

La giornata fu stupenda con molte anatre abbattute. Fatto omaggio all’Avvocato di due germani reali, mi chiese se volessi ripetere la battuta, non stavo nella pelle, e cosi ancora per la seconda volta e anche una terza volta.Feci le due battute con l’amico LELLO il padellatore”non aveva mai sparato anatre”, e con RAMON amico di tantissimi anni di caccia uniti- affiatati a tal punto che gli uccelli che si presentavo non avevamo molta via di scampo. Tre giornate bellissime e irripetibile nello stesso tempo, ma con la grande soddisfazione di aver realizzato il sogno ma ancor di più per aver avuto le botti buone a costo zero, questo alla faccia del DIRETTORE ma con un grande pensiero rivolto al COMMENDATORE grandissimo uomo-cacciatore di valle che certamente lassù ogni giorno è come faceva nella sua riserva a redarguire, consigliare e sparare anatre.

Ciao, CAVALIERE ciao COMMENDATORE

 

SERGIO BERSANI