Un'ora fa ero al computer ed ho sentito un tonfo contro il vetro della finestra davanti alla quale siedo. Con la coda dell'occhio ho visto una cosa minuscola che cadeva. Sono uscito ed ho trovato un uccellino dal corpo non piu' grosso di una noce, escludendo testa e coda. Pareva morto. L'ho raccolto, l'ho tenuto nella mano per riscaldarlo un po', l'ho accarezzato, e dopo un po' e' rinvenuto. Ho aperto la mano e lui s'e' appollaiato sul mio dito indice. Pesava cosi' poco che non riuscivo a percepirne il peso. Piano piano s'e' fatto piu' vispo, ma non voleva volare via. L'ho messo sulla ringhiera del balcone, ma da li' mi e' volato sul polso. poi si e' appollaiato di nuovo sul dito. Ho bussato alla finestra per attirare l'attenzione di mia moglie e farglielo vedere. Poi, con l'uccellino sul dito, sono andato dal balcone (che ha una scala che porta a terra) verso il garage, che ha un portico laterale che l'avrebbe protetto dalla pioggia finche' non si riprendesse del tutto. Dal dito e' saltellato sul polso, dal polso all'avambraccio, e poi nell'incavo del gomito, dove e' rimasto fino a quando siamo arrivati sotto il portico. Li' l'ho delicatamente preso con l'altra mano e l'ho messo su un tavolino. Ed improvvisamente e' partito a razzo... Speriamo che sopravviva all'urto. Poi magari domani vado a caccia e ammazzo un cervo. Che contraddizione, noi cacciatori!