Non capisco il tuo titolo Zio, volevi andare forse tu al tavolo del dibattito.........o meglio che non ci andasse nessuno ......, punto di vista in base a quel poco che conosco.
 
No no assolutamente, allora fai parlare solo loro al dibattito così sicuramente va meglio, per me dei nostri ci può essere tizio caio o sempronio, importante qualcuno ci sia .....
 
no .... era meglio stare al bar a lamentarsi ....

Classica e oramai passata cazz@ta
Solo tra i miei conoscenti almeno 20 non hanno rinnovato per l'accordo con legambiente, se tanto mi da tanto al bar a chiacchierare ci andranno i seguaci della federazione

- - - Aggiornato - - -

Anzi ti dirò che ormai fate tessere solo con chi va al bar a chiacchierare, cacciatori che sono aggiornati e scambiano opinioni sia virtuali che di persona vi hanno fatto bye bye,quindi forse è meglio che vi teniate voi le chiacchiere da bar.
 
Classica e oramai passata cazz@ta
Solo tra i miei conoscenti almeno 20 non hanno rinnovato per l'accordo con legambiente, se tanto mi da tanto al bar a chiacchierare ci andranno i seguaci della federazione

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Anzi ti dirò che ormai fate tessere solo con chi va al bar a chiacchierare, cacciatori che sono aggiornati e scambiano opinioni sia virtuali che di persona vi hanno fatto bye bye,quindi forse è meglio che vi teniate voi le chiacchiere da bar.


quindi tu e i tuoi venti amici finirete con i tordi al 31 dicembre ?
mica vorrete usare i dati di quello schifo di fidc per andare a caccia fino al 31 gennaio ??!!
o vi diete aperti un ufficio avifauna pure voi ??!!
 
I dati parlano del 31 gennaio, ma intanto chi è seduto a quel tavolo spinge ( spesso con successo ) il ministero dell'ambiente a disconoscerli.

La realtà è questa !! Quando non c'è unità di vedute neanche sull'ovvio .... come si può trovare ... con certi " soci " uno sbocco utile all'ambiente ?

Riguardo poi i dati prodotti e che riescono ( ma la scorsa stagione non ci sono riusciti ) a posporre la chiusura a i tordi di 10 giorni rapporto quanto vorrebbero legambiente e ministero .... sono stati prodotti in collaborazione anche con la libera caccia che non siederà mai a certi tavoli offrendo il proprio contributo da una parte per vedersi pjaperculo dall'altra. Io come Zio, sono dalla parte di chi con certi soggetti non vorrebbe aver nulla a che fare ... perche dagli amici mi guardo iddio ........

p.s.: la Regione Lazio in virtù del decreto Galletti sollecitato da Legambiente .... tiene i tordi in calendario ancora al 20 gennaio ..... potemo ancora esse un pò icaxati pe stò fatto ?
 
http://www.migratoria.it/forum/asso...209-se-proprio-vogliamo-scartare-le-aavv.html

Riflettere e discutere in un civile confronto non è mai stata una sventura, specialmente sui fatti sui quali c'è l'accordo per evitare gli errori commessi il dialogo fatto in modo giusto non è mai inutile ne si ha torto, basta non fare barricate. Chi intende polemizzare e provocare nega delle verità storiche, da sempre l'isolazionismo non fa risultato, anzi è più facile essere emarginati e ignorati, le grosse dighe possono crollare incominciando da una piccolissima crepa. La cultura ambientalista che si basa sul rispetto dell'ambiente è l'essenza dell'uomo cacciatore che non è in contrapposizione con la sua pratica venatoria anzi è un valore aggiunto che ha ad es. modellato il paesaggio a volte in maniera artistica e la gestione e il controllo servono a non creare stravolgimenti oggi tanto attuali. La politica o meglio l'assenza di politica con questi politicanti normalmente continua a fare danni, vuoi per scarsa competenza, vuoi per interessi di pratica elettorale usando metodi amministrativi-affaristici rilevanti e discutibili, non è una novità, la novità e che possiamo e dobbiamo essere presenti e vigili convintamente UNITI, altrimenti .......
 
Allora Romano ... t'invito a leggere questo comunicato [h=3]Si è svegliato Realacci![/h] così potrai farti un'idea dell'ideologismo " politico/ambientalista di chi starà al tavolo assieme alla federcaccia.

Mi chiedo se si può riflettere e discutere in un civile confronto, quando di fronte si ha Relacci e legambiente. Vogliamo discutere di " educazione ambientale " ? si cambino gli interlocutori ..... mi ritengo offesso che la più grande associazione venatoria sedia al tavolo di chi promosse il referendum contro la caccia ...... de che stamo a parlà con questi ? Personaggi che vorrebbero risolvere la questione cinghiali coi Lupi [Trilly-77-24.gif][Trilly-77-24.gif] ... forse con le doppiette non ce magna nessuno !!!
 
se partecipi ad una discussione hai la possibilita' di far fare la figura dell ignorante al tuo interlocutore. Se stai a casa tutto cio Che viene detto puo passare per vero.
Vogliamo discutere sui rappresentanti di fidc ? vi do subito ragione ;) ma e' giusto esserci
a parer mio ovviamente
 
La realtà è che và bene la discussione, per carità, ma in Italia la discussione finisce sempre con un compromesso, di solito. Quando si parla di caccia invece lo prendiamo sempre e direttamente in quel posto, senza passare dal via.. Vediamo quest'anno come và ma secondo me arriviamo al 20 gennaio a cacciare i tordi.. Non potremo iniziare a mandare mail al ministero???.. non gli fregherà nulla per carità, ma almeno sanno che siamo tanti e che prima o poi Galletti i voti li deve riprendere se vuole sedere sulle poltrone comode..
 
Milano, 6 set. – Lasciare da parte le ideologie per adottare un approccio scientifico al tema della caccia: e’ la scommessa che associazioni venatorie e associazioni ambientali, prima fra tutte Legambiente, fanno assieme alla festa dell’Unita’ dove si e’ svolto oggi l’incontro moderato dal direttore dell’Unita’, Erasmo D’Angelis. All’incontro ha partecipato Osvaldo Veneziano di Arcicaccia, il responsabile per la biodiversità di Legambiente Antonino Morabito, Gianluca Dall’Olio della Federazione Italiana della Caccia, Giampiero Samurri, presidente Ferderparchi ed Ermete Realacci, presidente della Commissione Ambiente della Camera. “E’ una foto di gruppo importante quella che c’e’ qui oggi”, ha detto Realacci: “rispetto chi e’ contrario all’uccisione di animali , ma la bussola deve essere la gestione degli equilibri ecologici e l’interesse del Paese. Il mondo venatorio deve tornare a parlare con una sola voce. Se si arrivasse a un referendum contro la caccia sappiamo bene che la grandissima parte dell’opinione pubblica sarebbe contro la caccia. Sappiamo altrettanto bene che c’e’ una parte del mondo venatorio che e’ parte del Paese. Non penso ad alleanze solo con Legambiente, ma anche con Slow Food, ad esempio. C’e’ un’idea di Italia fatta di territori, di persone, di coltura che non fa parte del passato, ma e’ un ossatura dell’Italia e anche dell’Expo. Se non si guarda a quell’Italia non si capisce la forza del Paese”. Per questo Realacci annuncia: “Domani presenterò una interrogazione al ministero dell’ambiente per individuare una persona che affronti il tema della proliferazione dei cinghiali dei parchi, così da trovare una soluzione complessiva al problema”. “Dobbiamo lasciare le ideologie al passato. L’attenzione alla filiera alimentare e’ segno di un modo che sta cambiando e il nostro impegno deve essere mettere intorno a un tavolo interessi diversi per l’interesse generale del paese. Se, come associazioni venatorie, rimaniamo nella logica delle corporazioni rimaniamo zavorra. Dobbiamo pensare a tavoli che comprendano la diversità, pensando all’interesse generale del paese. Per responsabilità anche di Arcicaccia”, ha sottolineato ancora Veneziano, “il mondo venatorio ha sbagliato la sua collocazione esaltando l’aspetto ludico dell’attività’ venatoria. Ma l’aspetto ludico e’ un aspetto del tutto individuale. Al centro dobbiamo mettere il valore di alcune carni al servizio del paese. Una risorsa sommersa del Paese che va messa al servizio dell’economia del paese stesso. Un’idea, per esempio, sarebbe quello di abbinare i vini alle carni di questi animali che può diventare, forse, un patrimonio di quei territori. Questo primo appuntamento può essere l’inizio di una riconciliazione: di questo ringrazio l’Unita’ e la Festa dell’Unita’”. Antonino Morabito, responsabile biodiversità di Legambiente, sottolineando come rispetto a un secolo fa “c’e’ un raddoppio del verde rispetto nel nostro Paese”, ha sottolineato che “l’Italia porta un patrimonio di biodiversità in Europa. La sfida di oggi e’ la gestione e la cura della casa comune, una sfida ecologica e sociale prima ancora che economica. Preso atto che molte conseguenze della crisi economica provengono dalla crisi ecologica”, ha aggiunto Morabito, “occorre rimettere la seconda sfida al centro. L’ecologia e’ una scienza non una ideologia ed e’ quindi interesse generale cercando di mettere insieme le diversità per affrontare una strada comune. Parlare di animali porta un carico forte di empatia rispetto agli esseri piu’ indifesi. Queste componenti spostano il confronto e il dibattito sulla emotività, che non va cancellata, ma riportando al centro la scienza, l’ecologia. Alcune specie, come i predatori, sono cresciuti con un indice sempre più alto rispetto alla specie preda. Non basta introdurre più cinghiali e caprioli a mettere in salvo il lupo. Scientificamente questo non avviene. Noi vogliamo come componenti di questa famiglia italiana metterci a disposizione”, ha concluso Morabito”. “Alcune delle problematiche che abbiamo di fronte come la gestione della specie aliene, la seconda causa di perdita di biodiversità del mondo, richiede un approccio avulso da qualsiasi ideologia”, avverte il presidente di Federparchi Giampiero Samurri: “Abbiamo il dovere di intervenire con razionalità. Ci vuole razionalità su temi come la gestione del cinghiale, un problema in tutti i territori e soprattutto nei parchi. Il cinghiale e’ una specie che si può gestire. Con l’unione di questi mondi e’ possibile trovare una sintesi”. Gianluca Dall’olio di Federazione Italiana della Caccia, si domanda “quale contributo da’ il ministero dell’agricoltura a questa cultura” ed auspica “un allontanamento delle tematiche della caccia dal ministero dell’agricoltura e un avvicinamento a quello dell’ambiente. La scommessa importante e’ avere una diversa unità delle associazioni venatorie. Libera caccia ad esempio ha sparato a zero sull’intesa che abbiamo cercato con Legambiente, dicendo che ci stavamo suicidando e proponendo un approccio di estrema destra, da celodurismo che e’ sbagliato a mio modo di vedere”

https://www.youtube.com/watch?v=l58tZeXv8qA


Lo dico con un sorriso amaro....queste sono barzellette
 
No caro Zio per ora è una delle poche strade da percorrere .....leggi attentamente, altrimenti vedrai fra qualche anno se parleremo ancora del tordo al 20 gennaio o altro....
 
Questi della migratoria non ne parlano proprio ... il problema so i cinghiali e gli ungulati in genere ed hanno trovato la storiella dell'alimentazione per giustificare un servizio a costo zero per la comunità .... ovviamente della procedura pilot e della manacanza di risposta del ministero alla ue ... a Relacci ( presidente della commissione ambiente ) e ai sordi presenti ( ' na domandina pubblica a riguardo noooo eh ? ) .... je ne pò fregà de meno. Questa è la strada da percorrere ? ..... mah.

Ti stai sbagliando chi hai visto non è .... non è Francesca !! Battisti docet !!
 
Il problema delle nostre AAVV e di FIDC in primo luogo è che si sono svegliate "dopo la puzza"...come si dice da noi...
Per troppo tempo si è lasciato parlare di ambiente SOLO ED ESCLUSIVAMENTE a certi soggetti...per troppo tempo si è lasciato produrre dati SOLO ED ESCLUSIVAMENTE a certi soggetti...
Quello che si sta facendo oggi si sarebbe dovuto fare 40 anni fà...come in tutta Europa..invece quando eravamo 3 milioni...poi 2 poi 1 solo abbiamo ragionato da SBORONI...tutti felici che si andava fino al 31/3...poi 15/3...poi 28/2....convinti che si potesse fare da soli...
Invece da soli non si fà una cippa...e mentre qua vicino le direttive europee,anche in collaborazione col mondo ambientalista,non sono diventate una gogna per il mondo venatorio...da noi il nostro isolamento e la nostra decennale inerzia, una volta finito il peso politico che qualche milione di cacciatori/elettori aveva,ha prodotto quello che è sotto il naso di tutti...
Se il Realacci di turno fosse stato avvicinato negli anni 70,con iniziative come quella in oggetto,probabilmente nel 2015 il suo nipote non sarebbe quello di oggi...
Ovviamente opinione personale....
 
Questi della migratoria non ne parlano proprio ... il problema so i cinghiali e gli ungulati in genere ed hanno trovato la storiella dell'alimentazione per giustificare un servizio a costo zero per la comunità .... ovviamente della procedura pilot e della manacanza di risposta del ministero alla ue ... a Relacci ( presidente della commissione ambiente ) e ai sordi presenti ( ' na domandina pubblica a riguardo noooo eh ? ) .... je ne pò fregà de meno. Questa è la strada da percorrere ? ..... mah.

Ti stai sbagliando chi hai visto non è .... non è Francesca !! Battisti docet !!

Caro Fabio, spero di sbagliarmi e che abbiamo ragione tutti noi , io queste cose le ho sentite mesi fa all'assemblea nazionale dell'associazione nazionale migratoristi e ti garantisco che e' una delle poche strade, ribadisco, una delle poche e spero sia l'ultima da seguire, credo sempre nei miracoli ma i fatti ad oggi parlano abbastanza chiaro... Non sono preparato magari come tanti di voi e non do troppi giudizi in merito alla questione, ma quando sono poco poco informato mi piace dire la mia.Rispetto comunque il pensiero di tutti noi cacciatori.
 
La realtà è che và bene la discussione, per carità, ma in Italia la discussione finisce sempre con un compromesso, di solito. Quando si parla di caccia invece lo prendiamo sempre e direttamente in quel posto, senza passare dal via.. Vediamo quest'anno come và ma secondo me arriviamo al 20 gennaio a cacciare i tordi.. Non potremo iniziare a mandare mail al ministero???.. non gli fregherà nulla per carità, ma almeno sanno che siamo tanti e che prima o poi Galletti i voti li deve riprendere se vuole sedere sulle poltrone comode..


attendiamo prima di vedere come va a finire ....

" Per chi non fosse a conoscenza segnalo anche che nell’anno scorso la Presidenza del Consiglio dei Ministri aveva esercitato il potere sostitutivo verso la Regione Friuli Venezia Giulia imponendole la modifica dei calendari venatori e tale provvedimento è stato impugnato da Federcaccia avanti al TAR del Lazio ed è in attesa di giudizio.
La Presidenza del Consiglio dei Ministri in ordine a quel provvedimento non ha chiesto la registrazione presso la Corte dei Conti e tale atteggiamento è un chiaro segnale dell’intenzione di revocarlo essendo palesemente illegittimo oltre che tecnicamente infondato.
Cordialità etc etc
fidc etc

ho messo solo una parte della lettera
 
Il problema delle nostre AAVV e di FIDC in primo luogo è che si sono svegliate "dopo la puzza"...come si dice da noi...
Per troppo tempo si è lasciato parlare di ambiente SOLO ED ESCLUSIVAMENTE a certi soggetti...per troppo tempo si è lasciato produrre dati SOLO ED ESCLUSIVAMENTE a certi soggetti...
Quello che si sta facendo oggi si sarebbe dovuto fare 40 anni fà...come in tutta Europa..invece quando eravamo 3 milioni...poi 2 poi 1 solo abbiamo ragionato da SBORONI...tutti felici che si andava fino al 31/3...poi 15/3...poi 28/2....convinti che si potesse fare da soli...
Invece da soli non si fà una cippa...e mentre qua vicino le direttive europee,anche in collaborazione col mondo ambientalista,non sono diventate una gogna per il mondo venatorio...da noi il nostro isolamento e la nostra decennale inerzia, una volta finito il peso politico che qualche milione di cacciatori/elettori aveva,ha prodotto quello che è sotto il naso di tutti...
Se il Realacci di turno fosse stato avvicinato negli anni 70,con iniziative come quella in oggetto,probabilmente nel 2015 il suo nipote non sarebbe quello di oggi...
Ovviamente opinione personale....

Anche la mia, l'hai espressa come sempre nei tuoi interventi in maniera esemplare, credo che cosi' detta sia chiara penso per tutti.....
 

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