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E comunque resto sempre dell'idea di usare una sola arma e un solo calibro per tutto.
Sono d'accordo, una sola carabina di calibro adeguato al tipo di prelievo e alla grandezza dei selvatici. Utilizzo due calibri diversi perchè non ho una carabina in cal. 243 con questo calibro potrei sostituire sia il 7 rm mag. utilizzato sul capriolo che il 223 utilizzato sul cinghiale. Potrei utilizzare solo il 7 rm mag. purtroppo il 7 rovina troppo cinghialotti di 40/50 kg se tirati in blatt a una distanza che varia dai 30 ai 50 m. Per me questo problema non c'è, perchè tiro sempre in una zona della testa. Il mio problema è che ho tiri sempre molto angolati, il grosso calibro che entra in qualsiasi zona della testa, al 90% rompe anche la mascella, nulla di tanto importante se non fosse che le mascelle alla fine della stagione vanno consegnate per la mostra dei trofei e per l'ultima valutazione. Con il 223 la rottura della mascella capita più raramente. Sinceramente non trovo convenienza tirare a quella distanza con un grosso calibro che fa le stesse cose del piccolo calibro, anzi le fa leggermente peggio. Un punto a favore del grosso calibro è quello che ti permette di decidere dove tirare, con il piccolo calibro o si tira in testa o bisogna rinunciare al tiro. Non è che il 223 non ammazza, se tirato in una zona vitale procura ferite mortali da uccidere qualsiasi cinghiale, non ha il "famigerato" potere d'arresto tanto ricercato da chi tira in blatt con il grosso calibro. Quindi il selvatico prima di morire, la piccola palla gli farà farà molta più strada. L'8x57, il 9x62 giusto per citare due grossi calibri, danno qualche possibilità in più di fermare il cinghiale (se tirato in blatt) sul punto dello sparo, ma non la matematica certezza. Non so perchè ci tengo sempre a precisare che sono solo opinioni. :):)
 
Franky@ il cinghiale lo spari sempre a200 metri? Duecento meri sono tanti sia per il 30.06 che per il 300. Se hai da prendere due carabine di calibro diverso, il 30.06 sostituisce il 308 e il 300 sostituisce il 270. Quindi 30.06 e 300. Non sono pochi quelli che utilizzano il 270 per il cinghiale, e va bene anche per il capriolo e per il daino, come va bene il 30.06. Io a questo punto passerei all'ottica che è più importante della carabina.
 
Caro "selecontrollore umbro" come vedi ognuno ha una sua idea, a volte anche più di una.
Non ti fare tante storie, per non dire seghe mentali, piuttosto impara ad usare l'arma che hai in modo da essere abbastanza certo di riuscire a tirare nel punto che vuoi. Questo non ti salverà da qualche padella, almeno a me non è riuscito e diffido sempre da chi dichiara di non padellare mai, però dopo essere stato al poligono ed aver verificato la precisione delle mie carabine mi sento più tranquillo, almeno fino alla successiva padella.

Ciao

Claudio - siena
 
Non ti fare tante storie, per non dire seghe mentali, piuttosto impara ad usare l'arma che hai in modo da essere abbastanza certo di riuscire a tirare nel punto che vuoi. Questo non ti salverà da qualche padella, almeno a me non è riuscito e diffido sempre da chi dichiara di non padellare mai,
Chi più chi meno, tutti abbiamo fatta qualche padella, quelli che ne fanno di meno sono quelli che sanno rinunciare al tiro. Nel vocabolario di questi cacciatori non esistono parole come "tento o provo" o proverbi come "chi non risica non rosica" ;):)
 

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