[h=1]Jesse Hughes, il cantante degli Eagles of Death Metal, il gruppo che stava suonando al Bataclan di Parigi il 13 novembre 2015 quando ci fu l’attacco terroristico che uccise 89 persone, è stato intervistato dalla televisione francese iTélé il 15 febbraio e ha parlato delle misure sul controllo delle armi in vigore in Francia[/h]
Jesse Hughes, il cantante degli Eagles of Death Metal, il gruppo che stava suonando al Bataclan di Parigi il 13 novembre 2015 quando ci fu l’attacco terroristico che uccise 89 persone, è stato intervistato dalla televisione francese iTélé il 15 febbraio e ha parlato, tra le altre cose, delle misure sul controllo delle armi in vigore in Francia e di cosa sarebbe cambiato se al Bataclan ci fossero state più persone armate quella sera. “Le vostre politiche di “controllo delle armi” sono riuscite a salvare anche una sola ***** di persona al Bataclan?”, ha affermato senza mezzi termini Hughes. “Se c’è qualcuno che può dire di sì, lo vorrei sentire, perché io non lo credo. Credo che l’unica cosa che è servita sono state persone coraggiosissime che si sono buttate verso la morte con le armi in pugno. So che le persone non saranno d’accordo con me, ma sembra che Dio abbia creato uomini e donne e che quella notte le pistole le abbiano resi uguali. E mi fa schifo che le cose stiano così. Credo che l’unica cosa su cui ho cambiato idea da allora è che forse finché più nessuno avrà una pistola, tutti dovrebbero averne una. Perché non ho mai visto morire una persona che aveva una pistola, e voglio che tutti possano averne una. Ho visto morire persone che forse avrebbero potuto vivere”.
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Jesse Hughes, il cantante degli Eagles of Death Metal, il gruppo che stava suonando al Bataclan di Parigi il 13 novembre 2015 quando ci fu l’attacco terroristico che uccise 89 persone, è stato intervistato dalla televisione francese iTélé il 15 febbraio e ha parlato, tra le altre cose, delle misure sul controllo delle armi in vigore in Francia e di cosa sarebbe cambiato se al Bataclan ci fossero state più persone armate quella sera. “Le vostre politiche di “controllo delle armi” sono riuscite a salvare anche una sola ***** di persona al Bataclan?”, ha affermato senza mezzi termini Hughes. “Se c’è qualcuno che può dire di sì, lo vorrei sentire, perché io non lo credo. Credo che l’unica cosa che è servita sono state persone coraggiosissime che si sono buttate verso la morte con le armi in pugno. So che le persone non saranno d’accordo con me, ma sembra che Dio abbia creato uomini e donne e che quella notte le pistole le abbiano resi uguali. E mi fa schifo che le cose stiano così. Credo che l’unica cosa su cui ho cambiato idea da allora è che forse finché più nessuno avrà una pistola, tutti dovrebbero averne una. Perché non ho mai visto morire una persona che aveva una pistola, e voglio che tutti possano averne una. Ho visto morire persone che forse avrebbero potuto vivere”.