Figlio porta una cartuccia da caccia a scuola, revocato porto d’armi e armi al padre

al liceo non eri tanto sbarbatello...
da me succedeva di peggio, un mio compagno portò un mitra smontato nella cartella di cuoio e lo montò durante l'ora di scienze con scrocchi e strusci accompagnati da risatine e parlottii dei compagni... (la proff era anziana e non solo un po' sorda o fece finta di non sentire)
Vedi l'allegato 1999821
Addirittura il Thompson in classe? Chapeau!!! 😇
 
un mio compagno portò un mitra smontato nella cartella di cuoio e lo montò durante l'ora di scienze
Vedi l'allegato 1999821
Orbene.....se si trattava d'una replica inerte...un fucile giocattolo insomma...poco male 😁!?! Hai postato un thompson 😱!?! Se era quello ed era vero due son le ipotesi : o il padre era un nostalgico dello sbarco in Normandia o qualche altro antenato aveva militato con cosa nostra d'oltreoceano 😁!

La mia esperienza giovanile con armi da guerra annovera il ritrovamento d'un MAB, moschetto automatico Beretta....quello dei repubblichini di Salò per intenderci
Beretta_M1938.jpg
Che rinvenimmo, io e i miei due compagni d'avventura, Silvano e Fabrizio, durante una delle migliaia di scorrerie nella periferia selvaggia di Roma sud dei primi anni '70 ,appoggiato ad un muro d'un casale abbandonato, lasciato li' o da qualche malavitoso o,più probabilmente, da qualche nostalgico che voleva disfarsene !

L'arma era in ottime condizioni, fortunatamente scarica,così da non cadere in tentazione d'usarla 😁! Tornammo baldanzosi nel nostro cortile ma fummo traditi dal piccolo Ivano, carogna & spia, che essendo più piccolo,era stato escluso dalla condivisione dell'eccezionale ritrovamento 🙄!

Chiamo' infatti, roso dall'invidia, il sor Antonio, appuntato di ps,residente con la famiglia al 1° piano ,che ci sorprese mentre armeggiavamo col Mab 😁! Fini' ovviamente a sganassoni x tutti da parte dei rispettivi genitori e lui procedette al sequestro 🤷‍♂️! Vabbè.....altri tempi....i soliti : "quelli di quando eravamo felici...ma non lo sapevamo".

Un saluto
 
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🤷‍♂️! Vabbè.....altri tempi....i soliti : "quelli di quando eravamo felici...ma non lo sapevamo".

Un saluto

Sei sicuro che fossimo veramente felici, o soltanto incoscienti? Io ricordo tanti problemi di quando ero ragazzino: la scuola, che odiavo ed odiava me, gli ormoni che cominciavano a divorarmi, e le tante cotte che non "producevano" mai una desiderata conclusione (mentre mio fratello, nove anni piu' anziano di me, era uno sciupafemmine pazzesco, con sempre due o tre "fidanzate" alla volta, ognuna delle quali non sapeva mai delle "altre"). Poi problemi di insicurezza (ero ciccione), una madre possessiva che mi dava pochissima liberta' perche' aveva paura che mi succedesse qualcosa, un desiderio di campagna, di boschi, di odori campestri--mentre vivevo nell'angusta Via Muzio Scevola, nell'Appio-Tuscolano, con il cielo a strisce intravisto fra i grigi e tristi palazzoni costruiti dai vari enti dell'Era Fascista per alloggiare i loro impiegati (Papa' era un ispettore dell'INAIL), la puzza di benzina combusta e del carbone delle caldaie dei palazzi, il rumore, la gente, asfalto e cemento... L'unica vera gioia era quando andavo a caccia con Papa', in genere ad allodole a Ciampino. Penso che i miei anni felici cominciarono dopo la licenza liceale, la patente, la Cinquecento, le prime ragazze e le relative pomiciate... Non avevo avuto occasioni con il sesso femminile a scuola, perche' i miei genitori mi avevano sbattuto, dalla seconda media alla licenza liceale, nel Collegio Santa Maria, come semiconvittore, dalle otto di mattina alle sette di sera. Dopo un po' feci una specie di sciopero della fame e convinsi i miei genitori a "liberarmi" e a fare la giornata scolastica normale, dalle 8:15 alle 13:30 (una mezza dozzina di ore che sembravano secoli) .Tutti studenti maschi, a parte un paio di froci... E quelli non m sono mai interessati. Disciplina ferrea, Continuo monitoraggio del progresso scolastico, con un pagellino mensile da far firmare al genitore. I miei voti facevano cosi' tanto schifo, che quando arrivava il pagellino Papa' si rifiutava di portarmi a caccia la Domenica seguente. Fu cosi' che imparai fare la firma falsa di Papa'. sui pagellini. Ma prima o poi gli arrivava la telefonata del vicedirettore, e allora si scoperchiavano le tombe ed erano dolori...
Tornerei indietro? Non so. Non credo. Forse fino ai diciotto anni, all'universita', ma non prima. Ma lamia vera vita comincio' nel 1975, quando lasciai l'Italia. Periodi difficili, poverta', ma sempre tantissima liberta', ed impieghi--umili da principio--per i quali non ebbi bisogno di raccomandazioni. Cominciai ad assaporare, con la liberta', la vera felicita'. Non entro nei particolari, ma in Italia non solo non riuscivo a trovare impieghi per mancanza di raccomandazioni, ma addirittura, una volta che riuscii a trovarne uno buono, in una banca del Corso con molti clienti americani ed inglesi che aveva bisogno di un cassiere che parlasse inglese, un vicedirettore democristiano telefono' alla sede della Dicci' di Grottaferrata, dove all'epoca abitavo, e qualcuno (so chi) gli disse che io non ero affatto un buon soggetto a causa delle mie idee politiche. Niente impiego...

Mi scuso per questo lunghissimo O.T. Non accadra' piu' per almeno una settimana...
 
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