Ho appena consegnato al mio armaiolo il mio Ruger M77 in .338 W.M. perche' ci monti un Timney trigger regolabile per peso, lunghezza di percorso prima e dopo lo sparo e lo regoli a 2 libbre e mezza e senza "creep" o "overtravel." Era tanto che volevo farlo, ma qui intorno non ho trovato un buon armaiolo di fiducia. Dove l'ho portato, vicino Montgomery, e' a due ore di auto da casa mia. Quando ha misurato il peso di scatto di quel fucile era di ben 6 libbre, e regolato al "minimo" di durezza! A volte mi pareva di avere la sicura innestata quando premevo il grilletto.
I Rugers degli Anni '80 ebbero un periodo paragonabile a cio' che avvenne con i Winchester dopo il 1964. Per abbassare i prezzi la Ruger tralascio' controlli di qualita' prese scorciatoie con i componenti. Questo fucile aveva un bedding miserabile quando lo comprai nel Montana per portarlo a Kodiak, isola degli orsi giganti. Neanche ebbi il tempo di provarlo nel Montana. Inoltre ponticello del grilletto e la connessa "trapdoor" per scaricare il caricatore (un pezzo unico) erano di plastica. Questo pezzo l'ho cambiato con uno d'acciaio brunito. La canna mostrava dentro i segni del "reamer" che aveva "scavato" la rigatura, segno che non era stata lappata. L'incamiciatura lasciava parecchio materiale su queste asperita'. L'ho lappata io, e dopo centinaia di colpi sparati e pulizia scrupolosa adesso e' molto piu' liscia. Il grilletto era durissimo, e la vite per regolarlo, girata al massimo possibile, lo alleggeri', ma non abbastanza. Il cattivo bedding faceva "camminare" il punto d'impatto verso la destra. Il primo andava a segno, il quarto quasi fuori bersaglio. Rifatto il bedding divenne precisissimo, ma con un grilletto da sei libbre e' difficile sparare bene. Eppure fra Kodiak e Alabama ci ho abbattuto piu' di trenta cervi, forse quaranta. Adesso, quando lo riprendo, dovro riazzerarlo, perche' sono sicuro che l'armaiolo, dopo averlo smontato per cambiare il gruppo scatto, non
stringera' le viti che uniscono l'azione al calcio con la stessa forza con la quale erano strette, e questo cambiera' il punto d'impatto.
Un'altra arma Ruger che comprai nel Montana al principio del "periodo nero" della Ruger fu un revolver "Security-Six" in .357 Magnum. Sparandolo, mi accorsi che uno dei sei colpi colpiva ben lontano dagli altri cinque. C'era una piccola sporgenza appuntita sulla bocca di uno dei cilindri del tamburo. Qualche colpo di carta smeriglio pose fine al problema.
Aggiungo che i fucili Ruger di oggi sono molto migliori di quelli venduti durante il "periodo nero" della fabbrica che duro' fino alla fine degli Anni '80, se non fino ai '90. Ma ogni tanto, anche con quelli, ci scappa il "limone," l'arma difettosa. Non ricordo quando, ma deve essere stato negli Anni '90, a Kodiak, comprai a mia moglie un revolver "Redhawk" in .44 Magnum. Quando lo pulii dal grasso di fabbrica vidi che la canna aveva un graffio profondo in un vuoto di rigatura che proseguiva fino alla volata, con lo stesso passo della rigatura. Riportato il revolver in armeria, fu sostituito con un altro in perfette condizioni.
Caveat emptor. Tutte le cose meccaniche e non meccaniche che vengono vendute possono avere difetti piu' o meno gravi. La cosa piu' importante e' la serieta' del fabbricante, che deve essere prontissimo a riparare l'arma o sostituirla senza indugi e senza fare storie, trovare scuse, dare la colpa al cliente, o fare orecchie da mercante e non rispondere a lettere. emails, telefonate.
