Salve a tutti.
Questa maledetta canna liscia, è una continua dannazione.
I cacciatori di carabina non hanno di questi problemi,
loro sanno che se metti una palla in "cassa", l'ungulato può percorrere qualche metro
ma è spacciato.
Noi non possiamo avere queste certezze, e da quì nascono miti e leggende,
è la casualità della rosata che ci dovrebbe far riflettere ed evitare di dare tutto per scontato.
Se l'animale non viene colpito in zone vitali o di locomozione, può percorrere decine di metri
prima di arrestarsi, con questo non voglio giustificare chi scrive che a venti metri ha visto
selvatici volare via a causa della cartuccia scadente.
Sparando una cartuccia con grammatura standard, dotata di contenitore, stellare,
pallino adeguato e giusta strozzatura, con un cal. 12 fino a quasi 30m,
a tiro centrato è quasi impossibile che l'animale non rimanga sul posto.
Questo perchè, anche nel caso in cui, il rendimento della cartuccia si abbassi
fino ad avere una V/0 di 350 m/s(cosa impossibile), a tale distanza le energie residue dei pallini
sono più che sufficienti allo scopo, esistono silenziate che con meno di 250 m/s sono
efficaci fino a quasi 20m.
Per arrivare a delle conclusioni, bisognerebbe fare molte prove, come ho già scritto
la canna liscia da spazio a tante interpretazioni, a volte con una cartuccia mediocre
diventa una munizione miracolosa perche a 50m vedi cadere il selvatico,
senza sapere che è stato colpito in testa...... e così via.
Ho letto anche delle imprecisioni riguardanti l'utilizzo delle polveri, ad es. si consiglia l'uso delle
doppie basi per la stagione fredda, e si sconsiglia la gm3.
In italia abbiamo la fortuna di cacciare con temperature che quasi mai scendono al di sotto dello zero,
questo è il motivo per cui le doppie basi si fanno preferire, in nord europa dove si arriva
facilmente a -10 gradi non le usa nessuno.
Il vantaggio delle d.b. è che ci assicurano un ottimo rendimento anche in presenza di forte umidità
che nelle mattinate autunno-invernali è quasi sempre presente
ma i propellenti che risentono meno degli sbalzi di temperatura sono le singole basi,
la gm3 si puo usare benissimo in giornate fredde ed assolate, possibilmente in tarda mattinata
quando il tasso di umidità è sceso.
Ad es. la gm3, la uso spesso la mattina presto allo spollo dei tordi e va benissimo,
l'igroscopicità di questa polvere non significa che immediatamente cali di rendimento,
l'umidità deve penetrare attraverso la plastica del bossolo e prima che lo faccia
lo spollo è finito.
Il problema che può veramente abbassare di molto il rendimento delle cartucce
nelle mattinate invernali è la condensa, dovuta ad un repentino calo di temperatura di molti gradi,
sarebbe meglio quindi conservare le cartucce in ambienti non molto caldi
prima di recarsi a caccia.