axel69

Utente Registrato
Messaggi
2,822
Punteggio reazioni
992
Punti
113
REVISIONE DIRETTIVA ARMI AL PARLAMENTO EUROPEO. SVOLTA PER LA SICUREZZA ANCHE DI FRONTE ALLA MINACCIA TERRORISTICA


E' di queste ultime settimane la notizia che l'EuroParlamento ha deciso sulla questione armi e antiterrorismo mandando al voto per il mese di marzo la nuova direttiva che coinvolgerà sicuramente parte delle armi classificate B7 e tutte quelle armi disattivate o demilitarizzate che non hanno subito un adeguata demilitarizzazione, cioè la riduzione da arma automatica ad arma semiautomatica non ha seguito i nuovi standard Europei sulla demilitarizzazione delle armi da guerra.

I COLPEVOLI

Ci si dilunga a trovare i colpevoli tra i politici Europei che vogliono affossare il possesso di armi in Europa, spesso però non si guarda alla realtà dei fatti dove a differenza degli USA, in Europa nessuna delle industrie di armi ha veramente fatto muro a questa decisione, inoltre sono state pochissime le associazioni anche private a far sentire la propria voce. Più intensa la voce di alcune "federazioni" straniere che, a quanto pare, non hanno avuto ascolto.

L'Onorevole Stefano Maullu così spiega quanto accaduto:“Con la modifica della Direttiva sul possesso legale delle armi da fuoco in UE e con la limitazione dell’uso di armi automatiche non si combatte certamente la minaccia terroristica e a dircelo sono i numeri prima di qualsiasi opinione: in tutti gli attentati che hanno colpito l’Europa dal 2000 ad oggi, mai sono state utilizzate quelle prodotte in Europa, anzi ordigni bellici e armi improprie sono la costante della strategia terroristica che ha colpito il nostro continente. Le armi legalmente possedute e i legittimi proprietari invece risultano duramente colpiti da questa politica restrittiva. Nessun risultato nel senso della sicurezza, ma solo cieca invadenza burocratica e legislativa nei confronti degli appassionati, dei collezionisti di armi, delle aziende produttrici che rappresentano peraltro un comparto molto importante dell’economia italiana e lombarda oltre che una tradizione centenaria di un particolare settore manifatturiero. Non è certamente disarmando gli onesti cittadini che i criminali smetteranno di delinquere o i terroristi di colpire”.

LA DIRETTIVA

Così apre la direttiva: "Gli attentati del 22 marzo 2016 a Bruxelles hanno evidenziato ancora una volta i rischi che il terrorismo comporta per la sicurezza dell'Europa. Dopo le atrocità perpetrate a Madrid, Londra, Copenaghen e Parigi, questi avvenimenti hanno evidenziato ancora una volta la necessità di una politica di sicurezza dell'UE ambiziosa e commisurata all'entità delle minacce. Adoperarsi per garantire un livello elevato di sicurezza per i cittadini europei è un obiettivo dei trattati e, come ha affermato il presidente Jean -Claude Juncker nei suoi orientamenti politici del 15 Luglio 2015, "una responsabilità comune europea". In un'epoca in cui il terrorismo e altre forme gravi di criminalità operano a livello transnazionale, l'Unione europea e i suoi Stati membri hanno la responsabilità nei confronti dei loro cittadini di costruire uno spazio di sicurezza interna per proteggere le persone nel pieno rispetto dei diritti fondamentali dell'Unione. "

Cos'è la U.E. (Unione Europea) ?

Lo dice la stessa Comunità Europea nella sua pagina internet EUROPA - L'UE in sintesi : "L'Unione europea (UE) è un'unione economica e politica, unica nel suo genere, tra 28 paesi che coprono buona parte del continente."
Si avete capito bene, l'Unione Europea non è l'unione di cittadini di Paesi diversi ma è l'unione finanziaria e politica di diversi Paesi che così possono pilotare gli scambi commerciali in seno all'Europa e controllare i prezzi oltre che pilotare le politiche di quei Paesi membri che spesso vorrebbero maggior libertà di movimento in seno all'Unione.
E' allora possibile che un Parlamento Europeo che sovrintende alla stabilità finanziaria e politica dell'U.E. si preoccupi della sicurezza dei suoi cittadini ? Ma a ciò non dovrebbero pensare i singoli Stati ? Perchè in un trattato contro il terrorismo appare la frase: " forme gravi di criminalità " ? Cosa vuole veramente combattere l'agglomerato finanziario/politico/multinazionale Europeo ?
Come funziona l’Unione europea - Attivita delle istituzioni e organi - EU Bookshop ecco chi è l'U.E.

LA CRISI

Studi portati a termine in varie Nazioni in periodi diversi hanno portato alla luce che, in periodi di estrema crisi, come già furono nei decenni, il distacco tra le classi sociali si è sempre fatto più mercato tanto che le classi medio povere, le più colpite e più estese in numero di persone ad esse collegabili, hanno visto in quelle più ricche la causa del loro male. Di conseguenza le classi più agiate, che sono sempre state anche quelle che hanno guidato governi e Paesi, sentendosi in pericolo, hanno subito puntato a limitare la potenza fisico/armata delle classi finanziariamente meno forti, assicurandosi così la continuità politico economica dei Paesi. Ne sono immagine cruda i Paesi del terzo mondo dove tribù armate combattono poteri forti e politica spesso legate a interessi finanziari come petrolio, carbone, diamanti, gas, ecc. che di conseguenza hanno per prima cosa vietato ogni possesso di armi alla gente civile che finisce (in quei luoghi) per trovarsi in mezzi a guerre fratricide senza potersi difendere dagli uni o dagli altri.

L'Europa, in crisi dal 2007, sa bene di non potersi risollevare e di non poter dare ai propri cittadini quel benessere che era degli ultimi decenni del secolo scorso e in tale visione passano subito a predisporre le misure adeguate per soffocare sul nascere ogni qualsivoglia protesta che possa innescarne altre sempre più calde. Un sistema ben collaudato da tutti i regimi, dalla Cina all'Iraq, dal Vietnam a Cuba. E' di questi giorni il resoconto apparso su molti giornali che riporta statistiche in cui la criminalità in Italia è in aumento in contrapposizione alle ultime norme che hanno limitato il possesso di armi per limitare l'esplosione criminale. Una bastonata su tutti coloro che esaltavano le norme anti armi come la sola medicina per far si che i crimini diminuissero, ma come paventato dagli esperti la crminalità ne ha subito approfittato: meno cittadini armati più possibilità di aggredirli facendola franca !
Le grandi Università non studiano il fenomeno, è politically scorrect presentare studi avversi a chi sovvenziona queste università in Italia. Il silenzio è quindi assoluto, anche l'ISTAT riporta dati ormai superati e si guarda bene dall'aggiornare la cosa, prova con l'audizione del novembre scorso dal titolo: "Sicurezza e stato di degrado delle città e delle loro periferie" in cui si chiede solo come considerare le periferie ..... sigh.

COSA FARE ?
Ben poco c'è da fare se non fondare un vero e proprio partito politico capace di coalizzare il cuore di tutti coloro (armati e non) che idealizzano nel possesso delle armi per autodifesa e sport, il solo mezzo più sicuro e veloce per contrastare la criminalità la dove lo "Stato" non riesce ad arrivare; perchè solo un partito può farsi sentire in tutta la sua forza e può raccogliere consensi ben oltre i poligoni di tiro, solo un partito può far approdare sue media la realtà dei cittadini armati da cui nulla si deve temere ma se mai di cui ci si può fidare.
 
Armeria online - MYGRASHOP
Sponsor 2024
Indietro
Alto