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Unità della associazioni venatorie addio.
Timo: “Dai convegni di S. Rossore e Spoleto si è capito chi guarda al futuro a alla Società e chi al passato e al proprio orticello. La 157/92 è il discrimine tra i due fronti”.
“Non posso nascondere l’amarezza per il tempo e le energie spese in questi anni per tentare inutilmente di costruire un’unità del mondo venatorio, od almeno una condivisione sui temi principali”: con queste parole si è espresso il presidente nazionale Federcaccia Franco Timo al termine di una due giorni convegnistica giocatasi tra la tenuta presidenziale di S. Rossore e Spoleto. “Sia la prima manifestazione, sia la seconda hanno definitivamente delineato gli schieramenti: da una parte quelli che guardano al futuro della caccia e al suo ruolo nella Società modificando con oculatezza la 157/92 il cui impianto va salvaguardato, - ha spiegato Timo - dall’altra quelli che al grido di ‘più fringuelli per tutti’ finiranno per far morire la caccia. Tra questi si sono distinti l’on. Berlato, che non ho avuto il piacere di incontrare di persona a Spoleto così da confrontarci civilmente sulla caccia, e molti esponenti di An. Ma se la cecità venatoria di qualcuno di questi ultimi mi ha sorpreso, Libera caccia, Enalcaccia e Anuu mi hanno sconcertato allorché hanno gettato la maschera per allinearsi sulle posizioni di Confavi e assecondarne il gioco al massacro. Non ci può essere né unità, né coordinamento con chi alle proposte oppone i proclami, si fa paladino di una minoranza rumorosa e miope senza alcuna considerazione per la silenziosa maggioranza che si occupa orgogliosamente di raccogliere i frutti del proprio impegno nella gestione. Non si può assecondare chi raccoglie firme (oltre 500.000 si dice) per abrogare, di fatto, la 157/92 - ha concluso il presidente Fidc - senza pensare che è la nostra unica difesa contro un possibile rigurgito anticaccia che, quello sì, raccoglierebbe centinaia di consensi con un’amplificazione mediatica che farebbe impallidire gli stonati richiami dei signori delle tessere e dei voti”.

Risposta:
Timo alla frutta…Federcaccia getta la maschera…era ora!!!
Richiamato all’ordine da Suoi per non perdere la Presidenza nel 2009, o convinto veramente delle sue offensive affermazioni?
Si sciacqui però la bocca prima di parlare della Libera Caccia, dei suoi Soci, dei suoi Dirigenti, dei suoi Simpatizzanti e di chi ha dedicato parte del suo tempo per raccogliere le firme a sostegno del progetto di modifica.
Nessuno vuole smantellare l’impianto della legge quadro, le modifiche passano per la riconquista di cacce tradizionali, di specie cacciabili e periodi in linea con l’Europa.
E non  tiri in ballo il ruolo della caccia con la Società, perché il cacciatore non deve vergognarsi di esserlo…tutt’altro!!!
Si è cacciatori con dignità, nel rispetto delle regole, nessuno vuole che “l’anarchia” disciplini l’attività venatoria e nessuno può toglierci, tantomeno Timo e la Federcaccia, la speranza di cambiare qualcosa di una legge che opprime la categoria e che privilegia “furbi e abbienti”.
Tanto Le dovevo…Presidente.
Stefano Tacconi - ANLC
 
Re: LA FIDC ESCE ALLO SCOPERTO!!

ragazzi la fidc piano piano sta facendo la fine dell'arci caccia,hanno tutti paura di perdere le loro poltrone;a questo punto quando rinnoviamo le tessere ricordiamoci di chi ci vuol mandare a caccia e chi no. ED AVANTI CONLA RACCOLTA DELLE FIRME
 
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