ALTRO NEGOZIO TOSCANO DI CACCIA CHE CHIUDE... AVEVA OTTIME CARTUCCE.
Follow along with the video below to see how to install our site as a web app on your home screen.
Nota: This feature may not be available in some browsers.
Ok grazie .. mi dispiaceCaccia e pesca parenti a torre del lago
Poro Puccini, se era vivo adesso dove le comprava piu' le cartucce per le folaghe e le anatre?Caccia e pesca parenti a torre del lago
Erano buonissime, per i tordi, le loro bior 34 gr. piombo 9-10. Mi sembra che la chiamessero di sopranome "La Mora", perchè la proprietaria è o era una donna.Caccia e pesca parenti a torre del lago
Prima, anche nel mio paese, il ferramenta vendeva le cartucce (fine anni '60).Pensa tu se in Italia si potessero comprare le cartucce, polvere, ed inneschi ordinando tutto su Internet e ricevendolo alla porta di casa con Fed-Ex, come si puo' fare da noi, quante armerie chiuderebbero i battenti! Le armi pero' non si possono ordinare cosi' ma devono passare per un'armeria o altro negozio (spesso qui un negozio di ferramenta vende anche armi) in possesso della licenza federale di commercio di armi, e dove bisogna fare il background check con il computer dell'FBI prima di ottenere l'arma. Un negozio che vendesse solo armi e munizioni qui fallirebbe entro un anno.
Prima, anche nel mio paese, il ferramenta vendeva le cartucce (fine anni '60).
Questo è sicuramente un dato di fatto ! Mi si conceda un Ot inerente a questo tema : mio nipote l'altra settimana, è finalmente riuscito ad ottenere l'abilitazione venatoria superando brillantemente l'esame insieme ad altri 19 giovani , 2 dei quali appartenenti al gentil sesso !Le armerie chiudono
i spacciatori aumentano.......
Noooo, la Santina!!!!Caccia e pesca parenti a torre del lago
Capisco pienamente le tue preoccupazioni Giovanni, riguardo alla situazione attuale della caccia, soprattutto per quanto attiene l'età minima per ottenere la licenza e la perdita progressiva dei terreni di caccia. È un tema che coinvolge profondamente chi ha a cuore questa passione e la tradizione che porta con sé.Il problema principale e' stato il pretendere che i giovani aspettassero fino a 18 anni per poter prendere la licenza di caccia. A 18 anni gia' sono subentrate altre passioni (la patatina in primis per i maschietti, e per le gentil donzelle il pisellino), e anche se prima dei diciotto anni c'era un certo interesse alla caccia, ormai questo interesse e' stato sommerso da uno tsunami di ormoni impazziti e di tanti altri passatempi, la maggior parte dei quali cibernetica. Ricordo chiaramente un'occasione di una cacciata con Papa' in una ricca riserva dell'Alto Lazio popolata da lepri e fagiani veramente selvatici. Avevo 16 anni, prima licenza, eppure tentennai ad andare con Papa' perche' un'amica avrebbe dato una festa quello stesso giorno, alla quale sarebbe venuta anche Lorenza, una ragazza per la quale avevo preso una cotta. Pero' il tentennamento si risolse a danno di Lorenza e a favore di Diana. Non me ne pentii. Facemmo una strage di fagiani e lepri. I cani della riserva erano splendidi. Ho ancora ricordi fotografici nella mia mente di quella giornata...
Il secondo problema in Italia e' la perdita in progressione geometrica dei terreni di caccia. Parchi, parchetti, zone di ripopolamento, oasi, fondi chiusi, case, palazzine, ville e vilette spuntate come funghi. Per i vecchi Quiriti che li ricordano ancora, c'erano Campo Salino, ottimo "paese" per beccaccini e qualche anatra, oggi Aeroporto Internazionale di Fiumicino; Campo di Carne, dove c'era un po' di tutta la migratoria; la piane del Tevere, lungo la Salaria: lodole, beccaccini, pavoncelle, pivieri e qualche leprone di ripopolamento uscito dalla riserva che t isaltava da sotto i piedi mentre cacciavi lodole alla borrita; la Bufalotta e Trevignano, dove all'apertura le tortore "te cecavano l'occhi"; Ciampino, dove con Papa' prendevamo mazzi di allodole e pispole con una vecchia civetta meccanica; le Piane del Vivaro: tordi, beccacce, qualche palomba--oggi parco.
E parlando d'apertura. Ormai la caccia apre quando le tortore se ne sono gia' andate e chiude prima che arrivino le marzaiole, che insidiavo a Fogliano prima che diventasse parco. Caccia sulle spiagge (se ne trovi una che non sia coperta di villette o di proprieta' di uno stabilimento balneare) ormai un caro ricordo. Poi decine di specie protette (gli storni protetti?????), le regolamentazioni assurde, i sicofanti delle organizzazioni anticaccia che chissa' come hanno ottenuto lo status di guardiacaccia e che vessano anche i cacciatori onesti. I pallini no-tox nelle zone umide (sapete con certezza che cosa siano e dove sono???) I ricorsi degli animalZisti al TAV che ti chiudono la caccia il giorno dopo l'apertura, se non il giorno prima. La caccia a tordi ed altra migratoria in risalita ormai chiusa...
E vi meravigliate che ormai non solo le nuove reclute sono mosche bianche, ma anche tanti "veci" appendono la doppietta al fatidico chiodo e non rinnovano piu' la licenza? E con l'emorragia continua di cacciatori, il vostro potere politico, che gia' e' tenue da tanto, e' ormai agli sgoccioli.
Di frascati io sono di tor vergataA Frascati, vicino Piazza del Duomo, l'armeria Lorenzini, gestita dall'omonimo e da sua sorella, era un negozio soprattutto di elettrodomestici, ma vendeva anche cartucce, caricate in loco. Erano a buon mercato ed ottime per la selvaggina minuta (tordi, storni, allodole). Io le compravo sempre li', evitando Ciaffoni, pure di Frascati, perche' mi stava antipatico per diverse ragioni, una delle quali e' che dopo essersi accorto che i cacciatori poveri come me andavano a raccogliere i bossoli al tiro al piattello che aveva messo su sul Monte Tuscolo, aveva cominciato a rastrellarli e bruciarli, perche' non venissero ri-usati. Ma ci sono anche altre ragioni. Lorenzini era molto simpatico e alla buona, invece.
Io veramente sono nato e cresciuto a Roma, quartiere Appio-Tuscolano. Poi andammo ad abitare a Grottaferrata nel 68 o 69. Lasciai l'Italia alla fine del '75.Di frascati io sono di tor vergata
chiude il 31marzoMa ha già chiuso??
Era già un po che voleva chiudere, peccato