Ieri mattina siamo tornati nel posto in cui sabato abbiamo incontrato 5 laureate. Durante la notte c'era stato un leggero calo della temperatura, con venti deboli da NE, ed una spolverata di neve aveva imbiancato le vette sovrastanti.
La giornata parte bene: dopo pochi minuti il cane blocca la prima che, stavolta, ci aspetta quel tanto che basta per piazzarci decentemente. Parte bassa e veloce, ma due colpi all'unisono la fanno cadere.
Dopo 15 minuti, siamo sulla seconda: vediamo il cane andare in ferma tra i pini sopra di noi e, anche questa, ci fa avvicinare. Parte a colonna, coprendosi alla vista di entrambi dietro ai tronchi degli alberi, per poi andare a scendere verso mio padre, che spara ma non la prende. Ci fermiamo qualche minuto per discutere sulla possibile rimessa e su come fare per ribatterla con successo e, poi, ci avviamo verso l'angolino di bosco che battezziamo essere quello giusto.
Arriviamo sul posto nel massimo silenzio, mio padre a mezza costa, io 50 m più sopra ed il cane che risale verso di noi: proprio quando me l'aspettavo, sento un paio di beep a fermo nei cespugli sottostanti però, invece della beccaccia, vedo arrivare un maledettissimo capriolo, che mi passa a non più di dieci metri. Per fortuna il cane non lo vede e, quando sale verso di me seguendo l'usta, riesco a fermarlo con un placcaggio in stile rugby. Lo mettiamo al guinzaglio e ce ne torniamo alla macchina.
Cambiamo zona, spostandoci di qualche km, e troviamo altre due beccacce difficili: entrambe hanno retto circa un minuto alla prima ferma, ma il cane era distante e non siamo arrivati in tempo. Poi, sulle successive rimesse, partivano sempre prima.
Nel complesso, considerando l'alta pressione venatoria che c'è nelle zone esterne al parco, penso ci sia una buona quantità di svernanti, ma tutte laureate.
Saluti.