suzigargano

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polpo.jpg
Il polpo (Octopus vulgaris) è un mollusco dal corpo sacciforme, da cui si diramano otto tentacoli, muniti di ventose. Nel caso in cui il polpo perda uno dei tentacoli nel corso della sua vita, è in grado di farselo ricrescere (nello stesso modo in cui la lucertola si fa ricrescere la coda).
Uno degli otto bracci ha la funzione di organo di riproduzione, nel polpo maschio, e prende il nome di ectocotile. I tentacoli gli danno anche la capacità di effettuare rapidi spostamenti nell’acqua, con l'ausilio di un sifone che aspira o emana acqua a seconda del movimento da svolgere. Da questo stesso sifone, il polpo emana un inchiostro nero che serve a confondere le prede e catturarle così con più facilità.
Alla base dei tentacoli, il polpo ha la bocca, dotata di un becco acuminato utilizzato dal mollusco per rompere conchiglie e carapaci, così da potersi poi nutrire di crostacei ed altri molluschi.
Caratteristica del polpo è anche quella di cambiare colore molto rapidamente, così da mimetizzarsi in caso di pericolo; attraverso i colori del proprio corpo, il polpo può anche comunicare con i suoi simili.
Viene spesso confuso con i moscardini (eledone cirrosa) , da cui differisce per la fila singola di ventose che questi ultimi hanno sui tentacolie per il colore rosso-grigio tipico dei moscardini. Anche la polpessa (Octopus macropus ) viene spesso scambiata col polpo, che invece ha dimensioni inferiori ed è di colore rosso-arancio, con dei puntini bianchi.
Il polpo viene spesso chiamato impropriamente anche polipo, sebbene in realtà quest'ultimo sia un animale acquatico appartente al phylum dei celenterati (ad esempio, sono anemoni o coralli).

Fin dall'antichità il polpo è noto per le sue qualità afrodisiache: è infatti citato nel “Dipnosofisti” di Ateneo il quale gli attribuisce appunto questa qualità di “aiutare gli uomini”.
Anche nel '500 era riconosciuta questa virtù del polpo; esso veniva infatti accusato di essere fonte di peccato e lussuria, ed era quindi considerato un cibo pericoloso.
A tutt'oggi è considerato un simbolo di virilità.
Nell'antica Grecia i polpi erano invece considerati cibi sacri, e per questo ne era vietata la pesca. Miti raccontano che questo uscisse dai mari tumultuosi per fare danni alle terre emerse, rubando frutti pregiati (come i fichi).
Si narra anche che Diogene, filosofo del tempo, fosse morto proprio perché aveva mangiato un polpo crudo.
 
Polpo arrosto con puntarelle sedano rapa e tartufo nero



800 gr di polpo
400 gr di puntarelle
200 gr di sedano rapa
2 ****
1 carota
1 cipolla
1 spicchio d'aglio
3 cucchiai d'olio extravergine d'oliva
finocchietto selvatico
timo
1 limone
40 gr di tartufo nero
2 pomodori
foglie di coriandolo fresco
sale
pepe



Mettete a cuocere il polpo in acqua bollente con le verdure (1 finocchio ,100 gr di sedano rapa,la carota e la cipolla )per circa 30 minuti quindi levate dal fuoco e lasciatelo raffreddare nella sua acqua di cottura per ammorbidirlo.
Tagliate i tentacoli in piccoli tranci,mettendoli in una teglia e passateli in forno caldo a 250 ° per 5 minuti con lo spicchio d'aglio in camicia,un filo d'olio e un rametto di timo,potrete bagnare il polpo in cottura con un pò dacqua di cottura se si asciuga troppo .
Nel frattempo tagliare 1 finocchio e il restante sedano rapa a fettine sottilissime e immergetele in acqua fredda con aggiunta di ghiaccio,mondare le puntarelle utilizzando solo il cuore e tagliare anche i pomodori a fette spesse.
Preparate il piatto alternando aiutandovi con un coppapasta il finocchio ,il sedano rapa,le puntarelle e il polpo ,guarnire con le foglie di coriandolo pomodori a cubetti condire con una citronette a base di olio e succo di limone e cospargere con il tartufo tagliato sottile.




Si puo abbinare un Muller Thurgau del Trentino oppure un Greco di Tufo
 
Che buono il polpo, uno dei miei piatti preferiti sia da cucinare che da mangiare...sempre gradito da tutti e ci sono un sacco di preparazioni che puoi fare in anticipo come insalate , soprassata di polpo ecc e quando arriva gente sono pronte in tavola...

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Polpo arrosto con puntarelle sedano rapa e tartufo nero



800 gr di polpo
400 gr di puntarelle
200 gr di sedano rapa
2 ****
1 carota
1 cipolla
1 spicchio d'aglio
3 cucchiai d'olio extravergine d'oliva
finocchietto selvatico
timo
1 limone
40 gr di tartufo nero
2 pomodori
foglie di coriandolo fresco
sale
pepe



Mettete a cuocere il polpo in acqua bollente con le verdure (1 finocchio ,100 gr di sedano rapa,la carota e la cipolla )per circa 30 minuti quindi levate dal fuoco e lasciatelo raffreddare nella sua acqua di cottura per ammorbidirlo.
Tagliate i tentacoli in piccoli tranci,mettendoli in una teglia e passateli in forno caldo a 250 ° per 5 minuti con lo spicchio d'aglio in camicia,un filo d'olio e un rametto di timo,potrete bagnare il polpo in cottura con un pò dacqua di cottura se si asciuga troppo .
Nel frattempo tagliare 1 finocchio e il restante sedano rapa a fettine sottilissime e immergetele in acqua fredda con aggiunta di ghiaccio,mondare le puntarelle utilizzando solo il cuore e tagliare anche i pomodori a fette spesse.
Preparate il piatto alternando aiutandovi con un coppapasta il finocchio ,il sedano rapa,le puntarelle e il polpo ,guarnire con le foglie di coriandolo pomodori a cubetti condire con una citronette a base di olio e succo di limone e cospargere con il tartufo tagliato sottile.




Si puo abbinare un Muller Thurgau del Trentino oppure un Greco di Tufo
Questo deve essere un grande piatto....non ho mai provato a bollire il polpo e poi ripassarlo su altre cotture come forno o brace...ricordo del polpo arrosto mangiato in Grecia , condito poi con olio e aceto balsamico, una delizia davvero..l
 
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