I cacciatori fodom riempiono le mangiatoie

Alberto 69

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Giugliano in Campania (NA)
09/09/2013

La riserva fornisce fieno ai caprioli per l’inverno. Aumenta la popolazione dei camosci.

LIVINALLONGO. Domenica primo settembre si è aperta la caccia, momento atteso dagli appassionati dell’attività venatoria. Ma per i soci della Riserva di Livinallongo questo è anche il culmine di un’attività che li vede impegnati 12 mesi all’anno tra mostre, censimenti e la raccolta del fieno per sfamare gli ungulati durante l’inverno. Un lavoro quest’ultimo che si è appena concluso, in quanto viene svolto verso la fine di agosto.
Ogni anno i cacciatori raccolgono dai 60 ai 110 quintali di fieno, sfalciando diverse aree del territorio comunale che altrimenti rimarrebbero incolte. Questo viene poi distribuito sulle 36 “scaliere”, delle sorte di mangiatoie in legno, uniformemente disseminate sul territorio di caccia, dai 1500 ai 1900 metri.
Il riempimento comincia nel mese di settembre, ma, se necessario, vengono rifornite dai soci dalla prima nevicata fino a Pasqua. Le scaliere sono costruite in modo da permettere l’accesso solo ai caprioli, che altrimenti si vedrebbero divorare l’intera riserva dai cervi, specie molto invasiva e “dominant competitor” alimentare e territoriale soprattutto in inverno. Ai cervi il fieno viene assicurato solamente in caso di forti nevicate come nel 2009, dove furono distribuiti, utilizzando l’elicottero, 70 quintali di fieno.
Nel corso dell’anno vengono svolti anche i censimenti. Si inizia ad aprile con il notturno dei cervi e quello del gallo forcello al balz, a luglio quello del camoscio e tra luglio e agosto quello del capriolo; a settembre nuovamente la verifica delle covate di forcello, con l’ausilio dei cani. Ben 560 i caprioli censiti quest’anno, 400 i cervi, che confermano così la loro forte e stabile presenza sul territorio. Buone notizie anche per il camoscio. A 13 anni dal primo caso di rogna sarcoptica, che ha decimato i branchi presenti anche nel territorio Fodom, i capi oggi censiti sono 550. Quindi una rapida ripresa della popolazione, grazie anche a un’oculata azione di contenimento della malattia da parte della Riserva di Livinallongo, che per diversi anni aveva chiuso la caccia all’ungulato simbolo delle Alpi.
Da domenica i cacciatori hanno potuto tornare a imbracciare i fucili. La caccia al maschio di cervo sarà però nuovamente chiusa da metà settembre a meta ottobre per i periodi degli amori. Quella al camoscio, che può essere effettuata solamente se accompagnati da un esperto, chiuderà invece a metà dicembre. Passando ai caprioli, a causa dell’ultimo inverno, assai duro nella riserva di Livinallongo, è stata ridotto del 30 percento il prelievo dei maschi. La caccia ai galliformi e alla lepre bianca, infine, inizierà il 2 ottobre e terminerà a fine novembre.

fonte:corrierealpi.gelocal.it
 

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