Resoconto del raduno del 17 marzo 2018 cercando di scrivere qualcosa, anche perchè fuori sta piovendo e il mio stage da assistente aiuto contadino è rimandato. Molta gente conosciuta i cui nomi ometto per non essere accusato di manifesta preferenza, altri sconosciuti e ora non più che sono la realtà di culture diverse, rappresentanti di territori lontani che hanno "partecipato" un nome su tutti Martino veramente encomiabile e poi i conterranei a cui ho il privilegio di appartenere, segnalo un osservatore ascoltatore fischiatore speciale, la cui origine etrusca prima e decim lapidem poi lo ha fatto primeggiare in Europa veramente bravo, ho usufruito di una piacevole compagnia nel viaggio e come autista Maurizio al secolo Ricciolo la cui più spiacevole pecca è ora non ricordo mi sfugge, " il poeta" un legame il nostro importante, forse il più sacro che nasce da un caso della vita vissuta anche in maniera solidale, è uno iscritto al capanno che partecipa e divide le emozioni usando la mente e il cuore, quel tizio che stendeva le lodole e le ascoltava anni fa è lui. La cornice di Cortona è veramente pittoresca tanta bella gente, volti noti meno noti e nuovi, addirittura uno in rodaggio un grande cucciolo di uomo che muovendosi con spavalderia è rappresentante di una grande virtù la speranza non lascia dubbi sul suo futuro, lo stesso concretizzato da un rappresentante fiorentino un super alla nitro e da una giovane tanto bella quanto riservata che sembrava uscita da una cornice del Botticelli, poi ultima solo per ordine di citazione una solare empatia del "genio femminile" ne banale ne scontata una lady fresca di nomina a testimonianza di come le compagne possono essere ideali (vero Giuseppe) ci ascoltano ci rispettano danno il loro contributo importante per farci restare eterni sognatori, a tutte loro dico grazie e a noi che siamo fortunati.
Testo proibito ai portatori minimi di pazienza. Può anche essere ostentazione insistere su "scrivere qualcosa" ma la senilità che avanza insieme alla pioggia che continua a cadere mi rende un vecchio testardo ancorato a certi valori come la bellezza. Non può esserci se non c'e desiderio, già desiderare è emozionante, è l' energia che serve per vivere, è ciò che influisce nelle nostre scelte, il nutrimento per gli istinti dei comportamenti innati nel nostro bagaglio genetico (la migrazione è un esempio) oggi più che mai da non trascurare che con l'avvento del virtuale è sempre più asettico, c'è bisogno del reale, fatto di pelle di odore di sudore di abbracci le amicizie in molte culture sono sacre nascono dalle occasioni della vita specialmente fra chi coltiva i soliti desideri e le solite passioni.
Il viaggio, è da sempre un tema affascinante e molto trattato anche epicamente penso all' Odissea, una specie di globalizzazione antica, alla metafora simbolica di Dante, viaggio (desiderio) e si parte sempre per qualcosa e spesso è un cammino dentro noi stessi uno scambio tra ciò che portiamo e quello che raccogliamo, già il pensiero di partire ci fa stare bene, altri orizzonti altri tramonti altre idee ci arricchiscono fa parte del mestiere di vivere da neorealista. L'estetica è conoscenza del bello la bellezza, un misto fra pensiero e emozione, fra ciò che piace e ciò che emoziona internamente e quindi sensazioni uniche che fanno sentire comunque bene, svegliarsi per ricominciare sapendo che può essere una giornata simile ma mai uguale comunque irripetibile, è sapere di essere fortunati, la bellezza è amore ed è un vantaggio anche contro la solitudine, la grande sofferenza della contemporaneità uno dei grandi paradossi più comunicazione più solitudine, la bellezza è libertà e tante altre cose semplici di ottimo gusto come direbbe il poeta, sono quelle che veramente danno un significato all'esistenza anche per i più sfortunati, creano cultura gusto e piacere una specie di armonia a beneficio di chi sa osservare ascoltare, valutare e riflettere, il bello non stanca mai e Aristotele diceva che il bello è anche vero, la donna con i suoi canoni è la massima fonte di ispirazione della bellezza se non è effimera, oggi mi appaiono tutte belle profondamente belle, alcune anche desiderabili. Purtroppo oggi c'è tanta bellezza che non viene ne considerata ne percepita anzi si privilegia il brutto ciò che è sgradevole sia nella forma che nel contenuto, informazione e propaganda riescono a vendere a caro prezzo pantaloni che ai miei tempi ci saremmo vergognati di portare, può darsi che prevalga l'istinto animalesco, quello che so è che è bene dedicare più tempo e più attenzione a chi ci sta vicino, abbiamo bisogno di confrontarci di comunicare di incontrarci di mettere le gambe sotto un tavolo apparecchiato di qualunque cosa e dunque aggregazione dell'animo, eccitazione e appagamento sono ingredienti necessari da prendere anche a piccole dosi per continuare il nostro viaggio, grazie a tutti, grazie dei vostri sorrisi che per me sono una grande bellezza.