Nel 1993 ci sono stato in missione per tre mesi. Che goduria vedere tutta quella selvaggina; lepri, fagiani, pernici, colombacci, tortore di due specie, tartarughe di tutte le misure.
Che pescate memorabili, indimenticabili! Quintali di pesce pregiato e non (non esagero) tanto che le cuoche della mensa agenti, mi aspettavano a braccia aperte! Con una canna da spinning, una da serf e una all'inglese, catturavo di tutto. Orate, saraghi pizzuti da kg, quelli da mezzo li rilasciavo, (me lo potevo permettere), dentici, spigoloni, occhiate che ti strappavano la canna dalle mani, quest'ultime solo con il pane, lecce stella, lecce amia, cernie, corvine, dotti. Tanto che pescando da solo per due sere, sfamai circa sessanta persone in una cena a base di pesce. Al porticciolo, la sera, sotto un faro, con un totanara testa rossa, massacravo totani, calamari, polipi e seppie.
Non so a quanto dalla costa della Pianosa era vietato pescare, ma so che lì era un paradiso per la pesca. So di un carabiniere che era sulle pilotine, soltanto con la pesca subacquea, vendendo il pescato all'isola dell'Elba, col ricavato si fece casa! Rendetevi conto!
Da quando il Ministero di Giustizia ha ceduto la palla, tutto è andato in rovina, finchè c'era il carcere, tutto rimaneva com'era.
Anche all'Asinara si sta perpetuando lo stesso scempio.
Tutto cambia, ma almeno cambiasse in meglio!