308 winchester per cinghiale. Esperienze

Non credo proprio sia così. I "rimbalzi" sono una cosa e succede con le anime lisce. Le "deviazioni" Un altra cosa che può accadere anche con il rigato. Le possibilità di rimbalzo col rigato sono ridotte al minimo, appunto per la potenza balistica delle stesse; se si colpisce una pietra, la stessa viene frantumata o se grossa, il proiettile si appiattisce. Cosa diversa col liscio, che avendo una potenza minore, tende a rimbalzare, perchè non ha la forza per "spingere". Che rendono molto bene, ad una certa distanza diciamo di 50 mt, su selvatico, anche di grossa mole, te lo garantisco io, sia in cal. 12 che 20, basta avere buone cartucce. Caccio in pieno Aspromonte ed anch'io come Alle60, caccio in posti dove a volte non c'è bisogno di mettere il fucile alla spalla, puoi sparare tenendo il calcio sotto l'ascella, per quanto ti escono vicino e qui preferisco di gran lunga il cal. 20 che ti assicuro che a quella distanza è più performante, (canna 61, 5*.
La Browining Bar 2 la porto in provincia di Vibo Valentia, dovr in quei posti non sono rari i tiri a 100 e più mt. Quando arrivo alla posta la poggio da qualche parte.....pesa e non si può tenere sempre in mano l'Urika cal. 20 lo tengo sempre in mano fino alla fine della battuta.
Per non rovinare troppo le spoglie con il rigato, basta usare palle giuste e le monolitiche fanno al caso nostro, specialmente sugli animali di piccola mole; porcastri ed altro, ma se esce un verro che supera il quintale, buttare un paio di kg di carne non è la fine del mondo e se si riesce a colpirlo in testa i danni alle corpo sono inesistenti e poi chi ha detto che il liscio non rovina le spoglie? O che non fa feriti? Anzi ti posso dire che un animale colpito male col rigato ha più possibilità di rimanere morto che se colpito allo stesso punto col liscio. Il potere d'arresto del rigato e di gran lunga superiore a quello del liscio. Ho visto cinghiali morti, colpiti alla coscia e alla macellatura, presentavano la maggior parte delle vene e delle arterie scoppiate. Questo col liscio non può succedere mai, anche se un 12 magnum è potente, non avrà mai lo stesso potere d'arresto di un 308 o di un 30.06.
 
Io ho cacciato con entrambi.
​​​​​la carabina ha potere d'arresto maggiore e minori rimbalzi. Balisticamente molto superiore anche se
ora ci sono ottime munizioni per anima liscia che nei 50 metri riescono a dire la loro.

Sul 9.3x62 molti parlano per sentito dire,ma io vi assicuro che ha ottimo potere d'arresto e non rovina esageratamente la carne
 
Grazie ancora Roby!Finché in Toscana dove caccio lasceranno usare il piombo rimarrò con le mie Hornady RN da 150 gn che mi danno già grosse soddisfazioni con il 30-06..poi terrò conto dei tuoi preziosi consigli! IBAL !
 
A me serve tirare in battuta al massimo a 60-70 m...le zone che frequento ( ATC SIENA NORD) non consentono tiri più lunghi ma è fondamentale la maneggevolezza dell'arma e poter doppiare il colpo senza troppo rinculo che possa disturbare il riallineamento dell"arma. Pensavo che il 308 fosse più gestibile del 30-06 o del 9,3x62. Per questo chiedo pareri.

Sul rinculo, non c'è una differenza tale da potersi notare tra 308 e 30.06. Il 9,3X62 non l'ho provato, ma credo che qui la differenza comincia a farsi notare, specialmente in battuta se si deve doppiare e questo succede spesso anche triplicare e quadruplicare........
 
'Sta storia della carne rovinata e' anch'essa una cagata pazzesca. Io la vedo cosi': E' meglio perdere un kg o due di carne che l'intero animale quando se ne va via ferito... Io caccio i cervi americani (grandi come un daino) con un .338 WM. Mai perso un cervo. Cadono tutti all'impatto o quasi. E non posso neanche dire che ho perduto mai piu' di un kg di carne--in genere quasi niente. E con i rigati in genere sono i piccoli ma velocissimi calibri che scempiano la spoglia in maniera notevole. Il 9,3x62 e' grosso e non troppo veloce. Carica una palla robusta e fara' il dovere suo, senza fare troppo danno..
 
Giovanni,
Non sempre la regola si trasforma in realtà, per esperienza diretta sparando al "gracile" capriolo, facevo meno danno con il 7mm Rm che con il .308, ho un'amico che ha iniziato con me nel 1999 la nuova avventura di caccia di selezione al cinghiale, sparava con un 338 lapua :eek: , di tutti i cinghiali sparati e colpiti ha raccolto solo qualche setola accompagnata da qualche osso....
Altro mio amico sempre in quel periodo, preso da manie di grandezza, sparava con il 300w ultra magnum, ho visto con i miei occhi colpire un cinghiale di 50kg spostato di 1m dal punto di impatto, foro di uscita pari ad un melone....
Quindi torno a ripetere, l'esperienza e la prova sul campo fa si che ognuno faccia la propria scelta, gli amici di cui sopra, ora sparano con .308 uno e 30.06 l'altro.
La bravura sta nel trovare il giusto equilibrio, calibro, palla e selvatico da attingere.

Io sparo ai cervi con un .338 non Lapua.ma Winchester Magnum, di poco meno potente del Lapua, e non ho mai visto tali danni. Ma le palle che uso sono palle da alce, grizzly, o grossi animali (non pericolosi) africani, tipo eland. Quindi non so che palle usasse il tuo amico del Lapua, ma di sicuro saranno state troppo fragili.Lo stesso per l'altro amico del .300 ultra magnum. Mio cognato col 7 mm RM ha rovinato un paio di cervi e non l'ha piu' usato, ma non so quali palle usasse. La scelta della palla e' forse il fattore piu' importante nell'equilibrio giusto di cui parli. Per esempio, quando cacciavo i cervi con il .30-06 (messo da parte in favore del .338 quando a Kodiak cacciavo in compagnia di orsi enormi) la palla Sierra BTSPT da 165 grani si dimostro' una distruttrice di carne. Dopodiche' adottai la Hornady Interlock BTSP da 190 grani e questa faceva un lavoro splendido, penetrando a fondo senza frammentarsi ma affungandosi in maniera classica. L'ultimo cervo (una femmina di Sitka Blacktail--una sottospecie non troppo grossa) che abbattei a Kodiak con la .30-06 mi fronteggiava a 80 metri, ma un po' di sbieco. Vedendo che stava innervosendosi e che o sparavo subito o non avrei sparato affatto, non aspettai. La colpii nella parte anteriore della spalla, dove c'e' quella giuntura ossea pesante e dura. La palla penetro' l'osso senza scheggiarlo, entro' nella cavita' toracica, usci' completamente dal corpo dietro l'ultima costola, rientro' nella parte anteriore della coscia, attraverso' tutta la coscia fino alla chiappa, e si fermo' sotto la pelle, perfettamente affungata e dopo aver perso quasi niente peso. La carne non fu rovinata da nessuna parte. Per contrasto, una cerva mulo che nel Montana mia moglie colpi' nello stesso punto con lo stesso fucile ma con la palla Sierra di cui sopra ebbe l'intera spalla distrutta e la cavita' toracica esplose. Un vero macello e una perdita di carne ingente, circa un terzo. La Hornady adesso non produce piu' la Interlock BTSP da 190 grani in cal. .30, ma solo quella da 180 grani. Se cacciassi gli ungulati italiani dal capriolo al cervo (passando per cinghiale e daino), di sicuro userei quella palla in un .30-06, sicuro di abbattimenti puliti e quasi assente perdita di carne.
 
Inoltre (non ricordo dove l'ho letto), un cacciatore professionista, in Africa, con una 30.06 ci abbatteva anche elefanti..........

Se e' per questo Karamojo Bell, cacciatore d'avorio, abbatte' centinaia di elefanti con un 7x64, una cartuccetta pacata, ma dal proiettile molto lungo e relativamente sottile che penetrava a fondo. Ma lui aveva imparato a colpire il cervello da qualsiasi angolo. Naturalmente usava "solids" (FMJ).
 
Per i danni alla spoglia oltre al calibro vanno fatti i conti con il tipo di palla utilizzata..... ;), non ultimo la resistenza offerta dall'impatto con l'animale da abbattere, e alla zona colpita, lo stesso calibro con la stessa palla su animali diversi tipo capriolo e cinghiale non da lo stesso risultato.
Le varianti sono molteplici, l'esperienza e la prova diretta sul campo fa si che ognuno di noi trovi la giusta soluzione, una regola minima comunque deve pur esistere, non mi sognerei mai di cacciare un capriolo con un .600 Nitro, paragone estremo ma credo di aver reso l'idea :D
 
La mia esperienza di 15 anni di caccia al cinghiale con cal.12 e con 30-06 è questa:
Cal 12: cartucce commerciali Rottweil con palla Brenneke sufficenti ma poco precise su canna 67*** Beretta 303, ottime su animali piccoli le AX con palla Gualandi con Franchi Falconet canna 66 cil e 4*.
poi sono passato a Benelli Argo 30-06:
Cartucce Geco 170gn
Cartucce Winchester Silver tip 150 gn
Ricaricate con Vithavuori n140 e palla Hornady SST da 150 gn e RN da 180 gn
TUTTE MICIDIALI E PIÙ CHE SUFFICENTI X QUALSIASI ANIMALE DAI 15 AI 100 KG con tiri dai 3 ai 70 m.
Adesso vorrei provare il 308w..
 

Alle60

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Ciao a tutti. Pratico la caccia in battuta al RE DI MACCHIA con il cal. 30-06. Vorrei passare al 308 w. con cui non ho mai sparato e vorrei prima avere da Voi esperienze e consigli su munizioni da usare e differenze riscontrate rispetto al calibro maggiore.Grazie per le risposte.
 
Ciao Giovannit. Io sparerei in 308 su una semiauto con canna corta da 19 inches. Non so il passo di rigatura ma credo sia 1/10. Le Hornady sst da 150 e RN180 gn sono le palle che uso nel 30-06 Ti sembra una buona idea usarle sul 308 per caccia al cinghiale nel bosco?

Si'. Comunque provale ambedue per vedere quale funziona meglio.
 
Buongiorno. Premetto che non ho mai sparato con una carabina. Essendo prossimo a esercitare la caccia al cinghiale in solitario, secondo la normativa espressa dal calendario venatorio toscano, ti domando perché vuoi cambiare calibro.
Saluti
Setterman1
 
Ti rispondo molto sinceramente. Il 30-06 è un calibro eccellente per la caccia al cinghiale. L'altra settimana ho imbracciato e provato una BAR TRAQUER in 308 e mi è piaciuta da morire. Leggera,maneggevole molto di più della mia Argo 30-06. La precisione a 50 m.è superiore nella Bar nonostante la canna più corta(47contro53).con palle Hornady RN da 165 gn....ma vorrei saperne di più da chi usa da tempo questo calibro in termini di EFFICACIA SUL TERRENO DI CACCIA..CACCIA VERA NON CHIACCHIERE O TABELLE DI VARIO GENERE..di quelle è pieno il Web..Quindi vorrei notizie da cinghialai che usano il 308 da tempo.
 
Ciao e grazie, alle60. Ho letto sul web che la .308 è un'arma precisissima anche da chi fa selezione. Seguo anch'io questa discussione in quanto mooolto interessato. Speriamo che le notizie siano obiettive il più possibile. Perché se fosse come al circolo....
Setterman1
 
Avendo sia un .308 e un .30-'06 posso affermare con Walker che c'e' poca differenza di rinculo fra i due calibri. Pero' molto, non tutto, dipende dal peso e velocita' della palla. A parita' di peso di palla c'e' poca differenza. Ma se spari una palla da 165 grani nel .308 e una da 180 nel .30-'06 la differenza si nota. Poi c'e' anche una notevole differenza fra bolt action e semiautomatico. Il rinculo percepito col secondo e' minore perche' "assorbito" in parte dal meccanismo, che distribuisce la sensazione del rinculo in un tempo piu' lungo, come un ammortizzatore d'auto.
Come munizioni, non so se possiate trovare le Hornady. Sono eccellenti e ce ne sono di tutti i tipi per tutti gli usi.
 
E' il mio cal. preferito per la caccia al cinghiale. se bene uso il 30.06, per una scelta dettata da vari motivi. Ho usato il 308 e sul cinghiale si equivale al cugino più grande.
Secondo me è il cal. perfetto per questa caccia, in più ti posso assicurare che usando le varie tipologie di palle in commercio, non ci sono animali in Italia che il 308 non possa abbattere.
Non ti nascondo che quella carabina piace molto anche a me e credo che avrà successo tra le fila di cinghialari.
 
La mia esperienza di 15 anni di caccia al cinghiale con cal.12 e con 30-06 è questa:
Cal 12: cartucce commerciali Rottweil con palla Brenneke sufficenti ma poco precise su canna 67*** Beretta 303, ottime su animali piccoli le AX con palla Gualandi con Franchi Falconet canna 66 cil e 4*.
poi sono passato a Benelli Argo 30-06:
Cartucce Geco 170gn
Cartucce Winchester Silver tip 150 gn
Ricaricate con Vithavuori n140 e palla Hornady SST da 150 gn e RN da 180 gn
TUTTE MICIDIALI E PIÙ CHE SUFFICENTI X QUALSIASI ANIMALE DAI 15 AI 100 KG con tiri dai 3 ai 70 m.
Adesso vorrei provare il 308w..

Credo che le differenze che troverai saranno minime se non esistenti. Avrai meno rinculo, questo si, per il cal. minore e per la carabina diversa......buon divertimento.
 
Se e' per questo Karamojo Bell, cacciatore d'avorio, abbatte' centinaia di elefanti con un 7x64, una cartuccetta pacata, ma dal proiettile molto lungo e relativamente sottile che penetrava a fondo. Ma lui aveva imparato a colpire il cervello da qualsiasi angolo. Naturalmente usava "solids" (FMJ).

Non sono sicuro ma credo fosse addirittura un 7x57
 
Se la memoria non mi inganna, erano fiocchi da 180 grani. Ma credo di non sbagliare all'epoca si trovavano solo quelle qui da me, ti parlo dell'anno 83/84. In più un armeria di Rosarno, da Ozimo (che ora ha chiuso), caricava delle cartucce potentissime che riuscivano a bucare una lamiera di ferro di circa un cm a 50 passi.
Per chi è della zona può confermare, la lamiera si trovava sul bancone dell'armeria alla vista di tutti.
 
Non ti posso dare indicazioni precise, in quanto ho iniziato quest'anno a gennaio a sparare con il rigato, una Bar mk3 cal 308, ma tche ho sparato sei cinghiali e ho fatto cinque morti, tutti al primo colpo. La manegevolezza è spettacolare, e non ho ancora usato il red dot, che monterò per la nuova annata venatoria.
 
Per i danni alla spoglia oltre al calibro vanno fatti i conti con il tipo di palla utilizzata..... ;), non ultimo la resistenza offerta dall'impatto con l'animale da abbattere, e alla zona colpita, lo stesso calibro con la stessa palla su animali diversi tipo capriolo e cinghiale non da lo stesso risultato.
Le varianti sono molteplici, l'esperienza e la prova diretta sul campo fa si che ognuno di noi trovi la giusta soluzione, una regola minima comunque deve pur esistere, non mi sognerei mai di cacciare un capriolo con un .600 Nitro, paragone estremo ma credo di aver reso l'idea :D

D'accordissimo. Pero' scommetto che un .600 Nitro con una delle palle solitamente usate in tali cartucce farebbe meno danni in un capriolo di una palla del 7 mm Magnum o di un .30-'06. Il .600 e' relativamente lento, la palla non si espanderebbe per niente, non ci sarebbe l'effetto idrostatico (ciccia trasformata in marmellata di fragole) di calibri veloci(ssimi) e di palle leggere e molto espansive, ed il corpo esile e tenero del capriolo non opporrebbe molta resistenza al passaggio della palla e la stragrande energia cinetica della palla da elefante verrebbe sprecata negli alberi e nella terra del paesaggio dall'altro lato del capriolo . Invece il .600 farebbe un bel buco pulito e forse sarebbe necessario anche un cane da traccia. La botte piena e la moglie ubriaca non esistono. Se non c'e' danno e shock abbastanza ingenti l'animale non cade subito a meno che non sia colpito nel sistema nervoso centrale. Se c'e' troppo danno (ma nella "caldaia," non nelle budella) l'animale cade subito o quasi ma tanta carne e' sciupata. La virtu' e' nel mezzo e la struttura, peso, velocita' e relativa "durezza" della palla sono fattori piu' importanti del suo diametro. Io preferisco calibri grossi e non troppo spinti con una palla come la Nosler Partition, che si espande bene fino alla "partition" (diaframma interno della palla) ma conserva integra la parte posteriore della palla per ottima penetrazione. E io sparo sempre alla punta della spalla, nella scapola. L'impatto e shock della palla vengono comunicati alla colonna vertebrale alla base del collo, frammenti di osso e cartilagine nonche' la palla stessa ledono seriamente la parte anteriore dei polmoni, e l'animale cade sul posto come se gli avessero strappato il mondo da sotto gli zoccoli. Ma per ottenere questo effetto devastante ci vuole un calibro di una certa mole e una palla che penetri bene anche dopo l'espansione. Uso un .338 WM con palla Nosler Partition da 250 grani a circa 2700-2800 piedi al secondo vuzero. Lo userei anche per il capriolo, ed infatti ho ucciso qualche yearling di cervo con questa combinazione, e la perdita di carne e' sempre stata minima, sia nei grossi adulti che negli yearlings..
 
Non ti posso dare indicazioni precise, in quanto ho iniziato quest'anno a gennaio a sparare con il rigato, una Bar mk3 cal 308, ma tche ho sparato sei cinghiali e ho fatto cinque morti, tutti al primo colpo. La manegevolezza è spettacolare, e non ho ancora usato il red dot, che monterò per la nuova annata venatoria.

Ciao Santino. Chiedo anche a Te che marca di munizioni hai usato e come ti è sembrato il rinculo rispetto al cal. 12 che immagino tu abbia usato prima della Bar. Grazie per la risposta.
 
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