Ecco cosa ho trovato sul Web riguardo alle canne raggiate o le Paradox:

La foratura della canna denominata Paradox è stata inventata in Inghilterra nel 1884 dal colonnello Fosbery e realizzata dalla H&H nel 1886 al fine di migliorare la precisione delle palle singole sparate in fucili a canna liscia. L'invenzione consisteva nel munire di rigatura la parte della canna in prossimità della volata per imprimere al proiettile, ovviamente non sferico, un moto rotatorio e così stabilizzarlo.
Furono eseguiti degli esperimenti a cura della H&H, riportati nel giornale Land and Water del 1986, e poi ripresi dal giornale The Field nel novembre 1905. In questi articoli si afferma che: Gli appositi proiettili a 45 metri consentirono una rosata di 8,9 cm.; alla distanza di 90 metri i colpi vennero piazzati in un rettangolo di 14,6 x 9,5 cm.; con altre munizioni in un rettangolo di 9 x 10,7 cm. Per quanto concerne le munizioni con pallini il giornale riferisce che a 36 metri e in un cerchio di 76 cm, il numero di pallini sul bersaglio era maggiore che sparando con un normale fucile.
Va detto che queste prove erano organizzate dallo stesso produttore e quindi lasciano il tempo che trovano come affidabilità e completezza.
Altre prove più convincenti vennero effettuate in Germania nel 1934 dal noto balistico W. Lampel e sono riportate nel giornale Kugel und Schrot nr. 14/1934.
Le sue conclusioni furono che a 70, massimo 80 metri, la palla appositamente costruita per l'arma Paradox ha la stessa precisione di una normale palla asciutta a 40-50 metri.
Poi spiega perché la canna Paradox è stata ben presto abbandonata, già verso il 1915: il proiettile arriva ad imboccare la rigatura con una velocità elevata che produce torsioni e vibrazioni notevoli che disturbano e fanno variare la precisione da colpo a colpo. Per ottenere risultati decenti bisognerebbe usare canne molto pesanti e ben vincolate. Inoltre tutti gli esperimenti hanno confermato che la foratura paradox influisce negativamente sulla rosata dei pallini (molto danneggiati dalla rigatura) che rimane vuota al centro; è vero che la rosata è più nutrita, come riferito negli esperimenti del 1896, ma la H&H aveva trascurato di dire che il centro del bersaglio era del tutto sguarnito! Invece di una rosata si ottiene una corona di pallini.
Lampel conclude quindi che i vantaggi sulla precisione della palla sono trascurabili sul piano pratico, che occorrono proiettili appositamente studiati e che l'arma è inutilizzabile per il tiro a pallini.
 
Cosa ne pensate del piombo n.10 per beccaccia da utilizzare con canna raggiata
 
La canna interamente raggiata è il toccasana per chi spara di stoccata a brevissima distanza, ho visto più di una volta a caccia Marco Ramanzini, stoccatore rapidissimo quanto micidiale, bruciare fagiani e quaglie a circa 12/15 metri senza rovinare una preda, col suo Beretta Ultralight con prima canna raggiata!!
Il motivo è chiaro se si provano tali canne alla placca; le rosate offerte da queste canne a 15 metri corrispondono a quelle di una canna normale a media strozzatura (***) a 30 metri.
L'osservazione sulla loro pericolosità è giusta e coerente, ... non si deve rischiare il tiro se la preda è bassa o comunque a breve distanza dal cane.
Nei fatti, poche dispersanti riescono a dare rosate simili sulle brevissime distanze dei 12/15 metri.

Cordialità
G.G.
 
G.G. ha scritto:
La canna interamente raggiata è il toccasana per chi spara di stoccata a brevissima distanza, ho visto più di una volta a caccia Marco Ramanzini, stoccatore rapidissimo quanto micidiale, bruciare fagiani e quaglie a circa 12/15 metri senza rovinare una preda, col suo Beretta Ultralight con prima canna raggiata!!
Il motivo è chiaro se si provano tali canne alla placca; le rosate offerte da queste canne a 15 metri corrispondono a quelle di una canna normale a media strozzatura (***) a 30 metri.
L'osservazione sulla loro pericolosità è giusta e coerente, ... non si deve rischiare il tiro se la preda è bassa o comunque a breve distanza dal cane.
Nei fatti, poche dispersanti riescono a dare rosate simili sulle brevissime distanze dei 12/15 metri.

Cordialità
G.G.


Si, ma essendo che a 12/15mt fai 1 tiro su 10, è molto meglio una dispersante. Se proprio vogliamo il massimo della dispersione usiamo anche del piombo non sferico.
 
Secondo me il piombo non sferico è efficace quanto pericoloso per i tiri ravvicinati.A mio modestissimo parere......Con quel tipo di piombo rischi veramente di ammazzare il cane e di fare male ad un eventuale compagno vicino....Io non l'ho usato e non lo userò mai,per i tiri ravvicinati uso un fucile
che mi dia ampie rosate e cartucce con dispersore o feltro.

Saluti.
 
Dopo i miei posts di tanto tempo fa, ritorno sul soggetto, ma pur sempre leggermente Off Topic.

Da quando sono emigrato dall'Alaska all' Alabama, ho cominciato ad allevare polli per carne ed uova. Dopo un po' mi sono accorto che non solo il numero di uova non era soddisfacente, ma anche che certe uova finte, di ceramica, che avevo messo nelle cassette dove le galline deponevano le uova per incoraggiarle a non lasciarle in giro a casaccio, sparivano misteriosamente. Poi una notte d'estate, entrato in uno dei pollai per non ricordo quale ragione, trovai un grey rat snake, serpente grigio dei ratti, intento ad ingoiare un uovo vero. A me non piace uccidere i serpenti non velenosi, e neanche quelli velenosi se lontani da casa, perche' il "lavoro" che fanno sui roditori nocivi e' encomiabile. Cominciai percio' a cercare di eliminare quei serpenti che facevano scorribande nei miei pollai. Comprai una scatola di cartucce CCI cal. .38 a pallini. Le provai ed i risultati furono questi, sulla carta: entro tre metri la concentrazione dei pallini sulla sagoma disegnata del collo e della testa di un grey rat snake di medie dimensioni, 4 o 5 piedi (ma ne ho uccisi certi lunghi un po' piu' di quanto io sia alto (1 metro e 76) era ben sufficiente, almeno 3 o 4 pallini sulla testa, e altrettanti nella parte superiore del collo. Ma a 6 metri si vedeva chiaramente il vuoto nel mezzo della rosata, che appariva come una ciambella. Il moto centrifugo che la rigatura imparte allo sciame dei pallini, molto piu' che la dispersione dovuta al danneggiamento dei pallini periferici dovuti all'attrito con la stessa, svuotava il centro della rosata. A me non importava perche' sparare ad un serpente dentro ad un pollaio non richiede tiri lunghi piu' di due metri, e a volte si tira quasi a bruciapelo (o bruciasquame).

Del resto gia' mi aspettavo risultati del genere da cio' che avevo gia' visto nel Montana, quando usavo queste cartuccette cal. .22 L.R. contro passeri che mi invadevano il garage d'inverno e scacazzavano ovunque. Se a piu' di pochi metri, o venivano soltanto feriti, o rimanevano illesi.

Certo, e' difficile fare paragoni fra una .38, una .22 ed un calibro 12 raggiato. La quantita' di pallini di una cartuccia del 12 e' infinitamente superiore a quella di una cartuccetta da pistola o da carabina .22. Ma non vedo come si possa evitare l'effetto corona (o effetto ciambella col buco) neanche con una cartuccia del 12. Aggiungo che l'impiombatura che le cartuccine a pallini producevano nella rigatura di pistola e carabina erano una vera seccatura. Immagino che anche una canna raggiata del 12 venga ben sporcata dai residui di piombo.

Per quanto riguarda me, io non userei mai una canna raggiata. Il "Paradox" (la raggiatura nell'ultima parte della canna prima della volata) credo (a lume di naso, senza aver fatto esperimenti) sarebbe anche peggio, in quanto la palla asciutta da liscio, lanciata a buona velocita' , dopo aver percorso la maggior parte del suo tragitto interno andando diritta, senza rotazione, poi impatterebbe violetemente contro il tratto di rigatura e verrebbe forzata improvvisamente a ruotare su se' stessa. Le palle da liscio sono fatte di piombo molto tenero e quell'urto e quella spinta improvvisa a ruotare la deformerebbe, ne raschierebbe parte della superficie esterna, e la precisione andrebbe a pallino. La vedo cosi', ripeto a lume di naso, ma per usare palle da liscio sarebbe meglio una canna interamente rigata sin dal principio, perche' la rotazione impartita alla palla dalla rigatura sarebbe progressiva, non violentemente improvvisa dopo che la massima velocita' e' gia' stata raggiunta. Del resto qui negli U.S. in diversi stati le carabine rigate sono proibite per la caccia agli ungulati per via della maggiore gittata dei rigati. E una gran parte dei cacciatori che usano il fucile "liscio" usano una canna rigata per le palle asciutte, consentita. Il coefficiente balistico di una palla da liscio e' cosi' ridicolo che la resistenza dell'aria le fa cadere al suolo molto piu' vicino di dove cadrebbe una palla di carabina.

Per quanto riguarda il tiro ad uccelli, la raggiata non mi interessa affatto. Perche' a differenza di tutti e tutto, alla canna raggiata tutte le ciambelle riescono col buco... Forse a brevissima distanza il buco ancora non e' grosso abbastanza per una beccaccia o un fagiano da passarci in mezzo illeso o marginalmente ed inefficacemente colpito, ma a caccia vagante nel folto non tutti i tiri sono brevi o brevissimi. Io preferirei un sovrapposto o una doppietta (ambedue bigrillo) con prima canna con strozzatura "skeet," e seconda a 4 stelle.
Cartucce dispersanti? Ma neanche per sogno! Non c'e' sostituto per la buona mira. Affidarsi a uno o due pallini periferici che arrivino a segno, specialmente in un ambiente ricco di rami, ramoscelli e foglie che di pallini ne assorbono e fermano parecchi, puo' significare un numero di ferimenti piu' o meno gravi di selvatici che invece, se colpiti bene con una rosata abbastanza fitta, verrebbero uccisi sul colpo o quasi. Questa, naturalmente, e' la mia umile opinione. Non posso vantare studi balistici, statistici, matematici, attuariali, anatomici, alchemici, astronomici, o altro (ero soltanto un oscuro professoruccio di lingua e letteratura), ma solo esperienze vissute in piu' di una sessantina di anni di caccia (in due continenti) , tiro, ricarica--e tante, tantissime letture di libri ed articoli scritti da luminari del soggetto al quale tutti qui siamo appassionati.
 
Tempe2 ha scritto:
Si, ma essendo che a 12/15mt fai 1 tiro su 10, è molto meglio una dispersante. Se proprio vogliamo il massimo della dispersione usiamo anche del piombo non sferico.

Il vero problema è che con le dispersanti a 12 metri molto raramente ottieni una rosata efficacemente aperta, come giustamente dici, per fare qualcosa in più occorre piombo cubico o calandrato, che migliora la dispersione.
Il punto è che questi piombi cubici o schiacciati hanno una rapidissima perdita di velocità e paradossalmente si trovano già a 30/35 metri infinitamente penalizzati sui pallini sferici standard.
Allora?
Allora la differenza starà nel fatto che una canna raggiata risulta già efficace a 12/15 metri per rosata ampia e solitamente anche ben distribuita e parimenti risulta efficace a 25/28 metri perchè i pallini non ancora troppo diradati saranno assai meno penalizzati dalla forma mantenendo una ottima velocità e penetrazione residua.
Differenza sottile, ma molto importante soprattutto a caccia dove il tiro non è sempre detto sia corto o lungo come da nostra previsione.

Cordialità
G.G.
 
Leggermente Off Topic

Leggermente Off Topic

Negli U.S. (non so se siano reperibili anche in Italia) vendono cartucce per la .22 LR caricate a pallini del 12, credo. Le cartucce che ho usato una venticinquina d'anni fa nel Montana erano lunghe come una comune .22 LR ma erano tutto bossolo crimpato a stella (ma con una crimpatura a punta). Non funzionavano nelle semiautomatiche. Erano efficaci su uccelletti (passeri, storni) e topi entro una decina di metri o anche meno. In effetti le rosate tendevano a formare una corona con un centro sguarnito. Tale effetto era però trascurabile entro appunto otto-dieci metri. Quindi capisco come la canna raggiata possa essere micidiale a breve distanza (come la usa il Ramanzini). Mi ricordo di aver visto ad una mostra mercato di fucili usati, antichi o semplicemente vecchi una Marlin .22 LR a leva e serbatoio tubolare che aveva la canna liscia. A detta del proprietario era stata fabbricata dalla Marlin proprio per l'uso delle cartuccette a pallini, ma avevo forti dubbi. Sulla canna non c'era nessuna iscrizione attestante questa variante. Secondo me era stata fresata per eliminare la rigatura e renderla più efficace con munizione spezzata.
Aggiungo che sono qui disponibili anche munizioni spezzate per diversi calibri di pistola, specialmente .44 Mag., .44 Special, .357 Mag, e .45 Colt (non ACP). Tali cartucce sono vendute come difesa anti-serpente velenoso.
La palla è sostituita da una capsula di plastica trasparente che contiene la carica nella canna e poi si dovrebbe rivoltare, credo, una volta uscita dalla canna. Non le ho mai provate, perciò non so come funzionino. Ma presumo che a breve distanza--la distanza alla quale si sparerebbe a un crotalo o a un mocassino (serpente, non scarpa)--dovrebbero servire a rovinare l'intera giornata al rettile...
Dimenticavo: le cartuccette a pallini della .22 LR erano il cacio sui maccheroni per sbarazzarsi di uccelli nocivi dentro stalle, silos, e altri edifici senza doversi preoccupare di danneggiare tetto o travi o muri data la scarsissima potenza della carica. Però mia moglie una volta centrò con una tale carica a una quindicina di metri il fianco di un cagnaccio che stava cercando di fare la pelle alla nostra amatissima gatta. Se la diede a gambe guaendo e non ritornò più, e il proprietario finalmente si decise a recintare il giardino e a tenere dentro il cane, che aveva già ucciso una dozzina di gatti nel vicinato. Fino ad allora le proteste dei vicini non erano valse a nulla, ma quando il cane tornò a casa con una cinquantina di pallini sottopelle il recinto si materializzò in pochi giorni... Certo, il padrone la schioppettatina se la sarebbe meritata più del cane, ma non si può sempre scegliere la soluzione migliore...
Che "mogliettina" (1 metro e 85) che m'aritrovo, eh? Io ne vado fiero.
 
Discorso non pertinente, caro Gg, in balistica applicata la semplice rilevazione personale del tiro a volo o della specificità del munizionamento.

Solo un tiro a fermo, stesse munizioni, ripetuto più volte, con misurazioni di forza e opportune verifiche statistiche sui risultati conseguiti, sono omogenee e rendono le valutazioni comparabili.

Nessuno parla di efficacia relativa o estrema, ma di quella assoluta normale e comparata a distanza certa, con "prodotti" standard similari o assimilabili.

Concordo assolutamente che è una canna studiata x 15-20m (l'ho anche confermato, sopra in altro post) ..... lasciando stare però i 28-30m degni x non tutti i tiratori e con % di ferimento elevatissime; ..... .
Con lo stesse ragionamento, vista la tua competenza, sai benissimo a quanto pallina e butta giù un magnum con certe cariche ..... ma non è "norma", essendo al di fuori della gaussiana fattta e studiatissima da molti, e tu sicuramente sarai uno di quelli, con centinaia di rilevazioni.
Pallinare non è uccidere, così come pallinare senza recupero equivale a zero..... e la raggiata a quei metri pallina tanto, ma tanto ..... .

Comunque x fortuna esiste l'estate e il mare, ..... ed è bello riposare e rilassarsi, e a ognuno la sua raggiata ..... di sole.
 
Grazie a tutti per le risposte,
alcune con pareri contrastanti, ma giustamente sostenuti da prove oggettive o da esperienze personali.

Anche io sparo di stoccata ed alcune volte quando vado a quaglie e si alzano sotto ferma del cane a pochi metri da me, devo aspettare che si allontanano ed effettuare un tiro "mirato" per spararle.

Per questo volevo aquistare una canna corta cilindrica per quelle poche volte che vado a quaglie nel mio paese natio (foggiano) o a beccacce qui in Abruzzo.
Qualcuno su questo forum mi ha detto che non si trova bene con la canna cilindrica in quanto fa delle rosate "irregolari" o comunque poco efficaci, per questo volevo informazioni sulla canna raggiata per valutarne l'eventuale acquisto.

Come al solito ho trovato risposte esaurienti e pertinenti, supportate da pareri tecnici aderenti alla dottrina in materia e/o da esperienze personali, parimenti meritevoli di considerazione.

Grazie a tutti. :wink:


P.S. per Giovannit. (che saluto) ho avuto la possibilità, anni fa, di vedere delle cartucce cal 38 a pallini con quella capsula da te citata. Era utilizzata in Calabria per la caccia notturna ad un determinato animale che illuminavano con un faro e sparavano ad una distanza di max 10 m.
La capsula, fatta di plastica, credo si disintegrasse dopo lo sparo.
 
Mi permetto solo una integrazione:
attenzione alla raggiata e paradox, è facile trovarne alcune che con particolari munizioni esasperino l'effetto corona, lasciando sguarnito e di molto il centro..... ovvero richiedono prove.
In altre parole, proprio x chi vuole o caccia in ambienti particolarmente chiusi-boscosi, sicuramente si adattano x selvatici di dimensione media-grande ..... da beccaccia in su (fagiano), mentre x quelle prede più piccole turdidi e quaglie, anche da vicino, consiglio balisticamente il cil., lo skeet2 o il 4st., con cartuccia senza contenitore.
 
Non ho fatto nessuna prova, ma ho come l' idea che con la borra in feltro e canna raggiata i pallini si deformino eccessivamente e pur aprendo di più penetrano meno.
 
quando abbiamo finito, ci beviamo una bella birra al tavolo, calmiamo gli animi, e ritorniamo a parlare di caccia e di cacciatori.saluti Killer1
 
..... infatti è un effetto indiretto corona ..... sulla penetrazione insufficiente basta vedere i metri utili mortali ..... già oltre i 15-18m tende a pallinare statisticamente molto, ed è spesso inutile oltre tali limiti contro animali resistenti x vitalità o x piumaggio.
E' una canna specialistica x ambiente-distanza media di tiro (bosco-ferma cane) e tipo selvatico prevalente (fagiano-beccaccia).....nata x altri scopi.
 
Si però se si iniziano a bacchattare anche i Signori G.G e 58 Peppe devo pensare che questo forum porta un po' sfiga.. :D .Signori deliziateci solo e ancora con i vostri post che sono pillole di cultura balistica.Grazie saluti.
 
Re: Leggermente Off Topic

Re: Leggermente Off Topic

giovannit. ha scritto:
Negli U.S. (non so se siano reperibili anche in Italia) vendono cartucce per la .22 LR caricate a pallini del 12, credo. Le cartucce che ho usato una venticinquina d'anni fa nel Montana erano lunghe come una comune .22 LR ma erano tutto bossolo crimpato a stella (ma con una crimpatura a punta). Non funzionavano nelle semiautomatiche. Erano efficaci su uccelletti (passeri, storni) e topi entro una decina di metri o anche meno. In effetti le rosate tendevano a formare una corona con un centro sguarnito. Tale effetto era però trascurabile entro appunto otto-dieci metri. Quindi capisco come la canna raggiata possa essere micidiale a breve distanza (come la usa il Ramanzini). Mi ricordo di aver visto ad una mostra mercato di fucili usati, antichi o semplicemente vecchi una Marlin .22 LR a leva e serbatoio tubolare che aveva la canna liscia. A detta del proprietario era stata fabbricata dalla Marlin proprio per l'uso delle cartuccette a pallini, ma avevo forti dubbi. Sulla canna non c'era nessuna iscrizione attestante questa variante. Secondo me era stata fresata per eliminare la rigatura e renderla più efficace con munizione spezzata.
Aggiungo che sono qui disponibili anche munizioni spezzate per diversi calibri di pistola, specialmente .44 Mag., .44 Special, .357 Mag, e .45 Colt (non ACP). Tali cartucce sono vendute come difesa anti-serpente velenoso.
La palla è sostituita da una capsula di plastica trasparente che contiene la carica nella canna e poi si dovrebbe rivoltare, credo, una volta uscita dalla canna. Non le ho mai provate, perciò non so come funzionino. Ma presumo che a breve distanza--la distanza alla quale si sparerebbe a un crotalo o a un mocassino (serpente, non scarpa)--dovrebbero servire a rovinare l'intera giornata al rettile...
Dimenticavo: le cartuccette a pallini della .22 LR erano il cacio sui maccheroni per sbarazzarsi di uccelli nocivi dentro stalle, silos, e altri edifici senza doversi preoccupare di danneggiare tetto o travi o muri data la scarsissima potenza della carica. Però mia moglie una volta centrò con una tale carica a una quindicina di metri il fianco di un cagnaccio che stava cercando di fare la pelle alla nostra amatissima gatta. Se la diede a gambe guaendo e non ritornò più, e il proprietario finalmente si decise a recintare il giardino e a tenere dentro il cane, che aveva già ucciso una dozzina di gatti nel vicinato. Fino ad allora le proteste dei vicini non erano valse a nulla, ma quando il cane tornò a casa con una cinquantina di pallini sottopelle il recinto si materializzò in pochi giorni... Certo, il padrone la schioppettatina se la sarebbe meritata più del cane, ma non si può sempre scegliere la soluzione migliore...
Che "mogliettina" (1 metro e 85) che m'aritrovo, eh? Io ne vado fiero.

Queste cartuccette le ho in cal 38 .... :wink:
 
Spirit ha scritto:
Secondo me il piombo non sferico è efficace quanto pericoloso per i tiri ravvicinati.A mio modestissimo parere......Con quel tipo di piombo rischi veramente di ammazzare il cane e di fare male ad un eventuale compagno vicino....Io non l'ho usato e non lo userò mai,per i tiri ravvicinati uso un fucile
che mi dia ampie rosate e cartucce con dispersore o feltro.

Saluti.

Quoto !!!!
 
Tempe2 ha scritto:
Non ho fatto nessuna prova, ma ho come l' idea che con la borra in feltro e canna raggiata i pallini si deformino eccessivamente e pur aprendo di più penetrano meno.

Guarda, ti assicuro per averne provato e visto l'effetto a caccia ed alla placca, che certe fantasie non trovano riscontro nella realtà.
La canna raggiata e/o paradox non hanno le temute capacità diaboliche di deformare tutto il piombo delle cartucce con borra tradizionale.
A parte una minima deformazione sui pallini esterni alla colonna, (cosa che in minor misura avviene con ogni canna) la sfericità resta molto simile a quella della stessa carica sparata in canna standard.
Quello che è bene precisare, e ribadisco quanto detto da Marco Ramanzini, è che la borra in feltro non ha un effetto dispersivo molto superiore rispetto alla borra contenitore, che però previene inutili deformazioni su pallini marginali grazie ai petali.
Le rosate effettuate a 12/15 metri sulla placca hanno mostrato con varie cartucce un impatto regolare e pieno, non vuoto al centro e ben distribuito, ottimo anche su queste distanze veramente contenute.
Provate se non credete, ma lasciate perdere le inutili supposizioni che non hanno basi certe.
Il piombo che perde rapidissimamente velocità residua, perchè trova un attrito enorme nell'attraversamento del fluido aereo è il cubico ed il calandrato, questi pallini soprattutto nelle usuali misure corrispondenti per massa ad un pallino del n. 6-7, a 30 metri hanno già un insufficiente carico dinamico per il fagiano.
Per contro le canne paradox e raggiate a 25/28 metri "cuociono in aria" fagiani e quaglie centrati, proprio come una canna cilindrica.
Indubbiamente è necessario colpire, perchè se è la "centrite" ad essere scarsa i problemi addotti non avranno riscontro in armi e munizioni!!
Tuttavia mi presto volentieri a dare dimostrazioni dell'efficienza della raggiata, se qualcuno ha riserve e fagiani su cui fare sperimentazione diretta, sotto ferma del cane e fino a 30 metri mi propongo per dimostrare l'efficienza assoluta di queste armi! :D :D

Cordialità
G.G.
 
A 30 mt riesci ad abbattere con successo un fagiano con una raggiata?
Quello che non riesco a capire è come faccia una canna ad aprire prima e tirare pure più lontano :?: . Siccome già a 15 mt la rosata è già aperta come a 30mt con una canna "normale" con 3*, a 30mt la rosata della raggiata dovrebbe essere estremamente aperta.
 
Per esperienza personale vi assicuro che mi trovo molto bene con la canna raggiata,abbinata ad una cartuccia con borra in feltro, da prove effettuate la rosata si presenta sempre omogenea, fate la prova alla stessa distanza con cartucce dispersanti e le differenze sono evidenti.
 
Tempe2 ha scritto:
Qui si usa il flobert per quei lavori.
Comunque continuo a preferire canna standard+dispersante.

Qui il Flobert, specialmente quello a percussione anulare, è praticamente inesistente. Io l'ho usato in Italia (canna liscia, cal. 9 anulare) ed era naturalmente (maggior carica di pallini) molto più efficace della .22 LR a pallini. Si potevano anche azzardare tiri a volo (passeri, ecc.).
 

klint65

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Salve a tutti,
per i competenti e non, vorrei sapere i vantaggi ed i limiti di una canna raggiata.
é vero che vi sono notevoli buchi nella rosata? In caso positivo è possibile limitarli variando tipologia di cartucce?
Di quanto si allarga la rosata?
C'è pericolo per il cane in ferma all'atto dello sparo?

queste sono alcune mie curiosità, grazie per le risposte.

(se già se né parlato nei vecchi post .... è possibile riprendere l'argomento?)
 
E' semplice ..... si misurano 30m reali, poi si picchettano 3 fagiani x fucile (5 sarebbe meglio), stessa cartuccia da 35-36gr, pb 7 o 6 ..... spari successivi con raggiata, cilindrica, 4st e poi si conta ..... morti, feriti gravi, feriti leggeri, ..... niente e statistiche relative.

In pratica sarà capitato di vedere colleghi o confrontarsi con loro che usano queste canne o anche cilindriche con utilizzo di cariche maggiorate e baby x guarnire la rosata e aumentare la percentuale di mortalità ..... ad ognuno quindi la raggiata che desidera, ritiene confacente alle sue esigenze, o si merita.
Io poi, nella pratica venatoria ed anche balistica, la penso esattamente come Giovannit ..... corti o lunghi, bosco fitto o meno, ..... .
 
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