Fasano di Puglia,aprile 1960.E' dallo scorso ottobre che è cominciata la mia avventura venatoria con un "vero" fucile:Beretta cal.28 monocanna.E' pur vero che almeno da un paio d'anni prima accompagnavo zio Franco a caccia il pomeriggio ed anche la domenica mattina quando mi svegliavo prima di lui.Ma andare a caccia da protagonosta è un'altra cosa.Dunque è consuetudine dei fasanesi cominciare la caccia alle tortore di passo dal 15 aprile per continuare tutti i giorni almeno sino al 10 maggio.Naturalmente io vado a scuola e quindi posso andare a caccia il pomeriggio oppure la domenica.Siamo verso fine aprile e come di consueto alle 14,30 vado ad attendere zio Franco che torna da Bari (dove lavora) con il pulman.Appena scende gli chiedo subito se dobbiamo andare a caccia.Lui guarda la bandierina sopra l'orologio della piazza che indica leggero vento di maestrale e mi risponde affermativamente.Mentre lui mangia io mi vesto velocemente.Con la sua Alfa Romeo Giulietta TI andiamo a prendere Raffaele e Peppino (Pepp d'affar)cognato di Raffaele e ci dirigiamo verso il mare.Per la precisione andiamo al canalone di San Domenico che si trova tra Savelletri e Torre Canne.La giornata è favorevole per il passo delle tortore: cielo senza nuvole,temperatura gradevole e leggero vento di maestrale.Tuttavia si sentono pochi colpi e si vedono soltanto rondini.Dopo un pò di tempo siamo tutti insieme a chiacchierare quando improvvisamente vediamo zio Franco correre in direzione del mare dietro un muro che sta proprio in quella direzione.Dopo aver fatto almeno 50 metri di corsa ecco che si accovaccia dietro il muro.Allora notiamo 7 tortore che a non più di 15/20 metri d'altezza si dirigono proprio dove è appostato lui con il suo automatico Breda a 5 colpi.Quando gli arrivano a tiro zio Franco si alza ed in rapida successione scarica i 5 colpi dell'automatico. Risultato? Le 7 tortore proseguono indenni.Dopo un pò lo vediamo ritornare imprecando tra sè.Quando ci arriva vicino esclama:" I tenai ind'a palt!! (le avevo in tasca!).Risata generale a cui si associa anche lui nonostante l'occasione mancata.

 

Riccardo Turi