Cartuccia 33 Grammi
1° Urika
2° Jomma

Cartuccia 36 Grammi
1° Scotti
2° Paci Gianni

Cartuccia Long Range
1° Ajace
2° Lucretio

Cartuccia Dispersante
1° Paci Gianni
2° Dodo

Cartuccia più equilibrata: Cimedi (33)
Cartucce più equilibrate: Dodo
Cartuccia più bella e perfetta: Scotti (tutte)
Cartuccia più originale: Gianniso (33)
Cartuccia con più bella rosata: Jomma (36)

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CONSIDERAZIONI FINALI:

La cartuccia più equilibrata della gara è la 33 grammi di Cimedi; a base di vecchia polvere DN Punto Nero con il DFS 616.
Questa munizione mostra infatti valori perfetti di banco, con scarti incredibilmente bassi ed ha prodotto rosate accentrate, ottima per caccia generica e soprattutto per cacciare sulle distanze medio lunghe in condizioni difficili.
Il gruppo di cartucce più equilibrate della intera gara è stato quello di Dodo, tutte le sue cartucce hanno fatto rilevare valori di buon livello sia prestazionale che di regolarità e rosate equilibrate, magari appena generose, ma affatto disprezzabili ed in linea con le caratteristiche di caricamento.
Una sola perplessità l’abbiamo sulla sua 36 grammi che a nostro avviso pur caricata correttamente ha mostrato valori pressori accettabili, ma stranamente anomali perché molto bassi per il tipo di assemblaggio effettuato, tempo permettendo la riproveremo.

Le quattro munizioni di gara presentate da Scotti, sono state come lo scorso anno le cartucce esteticamente più belle della gara, le chiusure tecnicamente sono perfette, le pieghe delle stellari perfettamente uguali ed accostate in modo perfetto, senza foro centrale ed in piano perfetto.
Le cartucce non presentano segni né protuberanze.
Abbiamo sperato in qualche nuova leva che fosse competitiva con l’ormai canuto Tino, già vincitore della scorsa edizione, ma poiché non c’è stato nessuno in grado di eguagliarlo ritengo assolutamente giusto che il giudizio sia questo.

La cartuccia più originale è a mio avviso quella di Gianniso.
Il giudizio non si basa su un solo punto, ma tiene conto delle prestazioni molto elevate e costanti della 33 grammi presentata dal nostro concorrente di Ischia e anche del suo aspetto, simpaticamente decorato a mano per dare un tocco di personalizzazione alla sua creazione col simbolo della vecchia MB in vernice argento sul bossolo verde.
Nella cartuccia troviamo infatti un caricamento molto veloce che sappiamo essere eccellente ed indispensabile in quelle condizioni di caccia in cui l’elevata densità dell’aria limita molto le prestazioni delle normali munizioni.

La rosata migliore della gara è stata a lungo valutata, abbiamo almeno una mezza dozzina di rosate che avevano caratteristiche ottime, ma quella realizzata da Jomma con la sua cartuccia a 36 grammi a base di polvere PSB1 ci ha convinto maggiormente.
L’impatto sulla placca è apparso regolare, giustamente denso ma non accentrato e privo di vuoti.
Jomma ha ottenuto questa rosata con una cartuccia a 36 grammi realizzata con un assortito mix.
Bossolo Winchester T.4 con apparecchio Clerinox CX 1000, polvere spagnola PSB-1 di un lotto del 2006, borra Super G da 19/16 e piombo n. 7, chiusura stellare a sei pliche.
Oltre alla bellissima rosata, abbiamo rilevato anche una notevole costanza sui valori pressori e velocitari, apparsi decisamente costanti.

33 Grammi:
Prima cartuccia a nostro giudizio quella di Urika, ancora con la SIPE, polvere che aveva già vinto la categoria 32 grammi lo scorso anno.
La cartuccia 33 grammi di Urika è un mix eccellente di prestazioni equilibrate e razionali e di rosate veramente eccellenti, ottimi i valori di vuzero e vudieci con velocità rispettivamente di 412 e 344 m/s; le pressioni sono perfette con media di 640 Bar, a nostro avviso il meglio per questa polivalente grammatura tuttacaccia, costanza notevole sui valori rilevati, e due rosate di ottima qualità con notevole densità abbinata al piombo n. 7 (2,5 mm.).
Seconda classificata la cartuccia di Jomma, con PSB1, forte di un eccellente e costante valore pressorio e velocitario, tempi di canna appena dilatati ma ottimali per una regolarità di rosata che non è infatti mancata.

36 Grammi:
Come lo scorso anno abbiamo ripassato a lungo i certificati di banco di questa categoria e riguardato le foto delle rosate più volte, perché come lo scorso anno, in molti hanno fatto ottime cartucce.
Quella che mi ha maggiormente convinto è quella di Tino Scotti, cartuccia caricata con polvere HS 800-X e borra Super G 19/16.
Munizione energica (417 m/s), ma regolare nelle pressioni (697 Bar) e piuttosto costante sui valori, con una rosata molto bella, giustamente concentrata e regolare nelle due prove, mostra nelle impronte elevata potenza di impatto.
Seconda classificata la cartuccia di Gianni Paci, costantissima perché caratterizzata da scarti veramente minimi e con valori molto normali e non esasperati.
La rosata è apparsa bella, generosa ma regolare, molto adatta ad un impiego di caccia generica.

Dispersante:
Abbiamo per motivi di itinerario ed anche per rendere più difficoltoso il test fatto alcune piccole variazioni di programma, sparando con la medesima canna con strozzatura full, tutte le dispersanti della gara, anche la distanza di tiro anziché a 20 metri è stata cambiata in 18 metri, valore a nostro avviso ideale per il confronto di questa speciale munizione dispersante.
Forse siamo stati troppo severi e gli esiti sono stati un tantino deludenti, perchè di fatto non c’è stata troppa storia né gara in questa interessante categoria, Gianni, Dodo e Moizo sono gli unici che hanno ottenuto… una rosata!
Gianni Paci, con la sua dispersante assemblata con la vecchia tecnica della stratificazione della carica tramite sugherini e caricata con della F2 di produzione passata ha stravinto, di fatto la sua è stata l’unica cartuccia a fornire una rosata aperta e sfruttabile sulla distanza del test, dove quasi tutte le altre hanno mostrato un “effetto palla”.
Modeste le prestazioni velocitarie sviluppate da questa elaborata cartuccia, che probabilmente con il suo efficace mezzo disperdente risente però di un notevole effetto frenante, considerando tuttavia che l’impiego di questa munizione è destinato alle brevi e brevissime distanze la vuzero di circa 380 m/s appare più che adeguata per la caccia.
Seconda classificata la cartuccia di Dodo, con una cartuccia con polvere F2x32 abbinata a 35 grammi di piombo n. 7 e chiusura ad orlo tondo su doppio cartoncino.
La cartuccia così assemblata ha mostrato una rosata decisamente più aperta di tutte le concorrenti esclusa quella di Gianni.
I valori rilevati sono stati vuzero di 407 m/s e 322 m/s a vudieci con una pressione di 690 bar.
Un plauso anche a Moizo, che seppur battuto da Dodo per poco, ha mostrato una ottima cartuccia.

Long Range
Il test ha visto una prova di rosata a 38 metri (tutta la lunghezza del tunnel coperto di Gualandi), le cartucce sono state provate con lo strozzatore X2 Briley Full in canna Beretta da 71/MC.
La cartuccia di Ajace è risultata la vincitrice della categoria.
Ottima performance nella prova di rosata in cui si sono rilevate eccellente densità e distribuzione del superlativo ormai introvabile piombo Monteponi e Montevecchio Supernichelato n. 2 (3,5 mm.) usato dal bravo Ajace in un mix strepitoso.
La cartuccia impiega una carica di 37 grammi di piombo n. 2 nikelato, polvere HS 800-X , borra contenitore MAX Antigelo ed orlo tondo.
Questa munizione, dimostra ancora una volta come pressioni e velocità non troppo elevate siano il mezzo vincente per creare rosate compatte e regolari sulle maggiori distanze.
Ajace con la sua Long Range ha prodotto due rosate veramente notevoli ed accentrate, pur con una vuzero equilibrata di 407 m/s è apparsa evidente una notevole velocità di impatto dei pallini, che hanno marcato la lamiera in modo netto e col tipico testimone bianco.
Eccellente anche la cartuccia di Lucretio, seconda classificata ed a lungo valutata in raffronto con quella di Ajace, per un difficile giudizio.
La cartuccia del bravo Lucretio è una munizione oltretutto molto originale, in quanto caricata in bossolo in cartone con orlo tondo, ha mostrato soprattutto nella seconda rosata una regolarità, una forma ed un impatto davvero eccellenti.
All’esame dei dati balistici, questa munizione che impiega la Tecna abbinata al U.686 ed alla borraguaina LB6 in bossolo in cartone con orlo tondo, ha fatto rilevare una vuzero non molto elevata di 385 m/s ma accettabile nel genere di munizione baby-magnum in cui essa è stata rilevata, il piombo è n. 3 (3,3 mm.) temperato.
Molto interessanti in questo contesto anche le rosate di Gianni Paci, penalizzate soltanto da una brutta tendenza a creare grappoli e relativi vuoti.

E come sempre,… un sincero plauso, un saluto ed un arrivederci a tutti…

Anche stavolta abbiamo assistito ad una bella e sportiva gara e ad una importante unione di Amici appassionati allo stesso modo di caccia e di caricamento, sono mancati alcuni nomi, che spero vorranno tornare alla prossima gara di quest’anno.
Cari amici, fare un’analisi di tutte queste cartucce e rosate è un compito pesante e faticoso, lo è il confronto, che richiede il ripetuto estenuante vaglio di certificati e delle rosate in parallelo, è difficile perchè i concorrenti hanno dimostrato buone capacità e le cartucce sono state quasi sempre correttamente assemblate con valori e prestazioni buone se non pregevoli e quindi difficili da classificare.
I premi sono tanti e quindi molti saranno i premiati, per questo come lo scorso anno sono da ringraziare coloro che hanno contribuito, come la ditta SIARM del nostro Yenapeppo, l’Editoriale Olimpia, e gli admin dei forum di Migratoria e del Bracco Italiano.
Personalmente ringrazio Gualandi che è stato ancor più dello scorso anno disponibilissimo, offrendo il suo balipedio per ben due giornate per i vari test e Gianni Paci e Tino Tancini (Scotti) che mi hanno dato un importante aiuto nell’analisi e nel controllo di gara.
Per il prossimo anno credo passerò la mano a qualcun altro, ho già un’idea…!
Vi saluto cordialmente e vale lo stesso passo di chiusura dello scorso anno: se qualcuno non si identifica nel mio modesto giudizio, abbia pazienza, ogni uomo proprio perchè tale a prescindere dal suo sapere ha concetti ed idee valutative personali, e agli occhi altrui può sbagliare.
Grazie e ancora i miei sinceri complimenti a tutti voi.

Gianluca Garolini

P.S.

La gestione e la pubblicazione dei dati e delle rosate sarà affidata a Gianni Paci e Scotti.
Si deciderà come restituire ad ogni partecipante i propri certificati e le eventuali foto delle proprie rosate, anche se credo che il metodo già sperimentato del CD per raggruppare tutto in un comodo e minimo supporto, sia l’idea migliore.