L’8 marzo 1992 ultima giornata di caccia in Daunia,il Direttore della valle,l’amico avv.Piero di Milano, mi dice che nubi minacciose si addensano sulla valle. Pare che i soliti anticaccia,ambientalisti,WWF ecc.,stiano premendo per far rientrare la Daunia nel Parco del Gargano. Per intanto bisogna pensare sin da subito alla prossima stagione di caccia,perchè c’è da ottenere un nulla osta dalla Regione Puglia (tutta la zona è sottoposta ad "usi civici"),quindi procedere ai consueti lavori di sfalcio delle canne,pulitura dei canali,manutenzione delle opere idrauliche ed infine fara la convenzione con il Comune di Mafredonia al momento privo di Sindaco: c’è un commissario prefettizio. Piero si rivolge particolarmente a noi baresi dato che siamo sul posto e dato che ho un cognato che lavora proprio all’assessorato all’Agricoltura. Io sono un funzionario della Cassa di Risparmio di Puglia che lavora in presidenza e quindi con molti agganci.
Comunque è grazie all’impegno indefesso di mio cognato Roberto che a settembre riusciamo ad ottenere il nulla osta regionale. Ora bisogna sottoscrivere la convenzione con il Comune ed all’uopo faccio telefonare dal Vice Presidente della Banca al Commissario Prefettizio che si dichiara subito disponibile.
Finalmente il 23 ottobre viene firmata la convenzione per la stagione
venatoria 1992/1993,dietro pagamento di un cospicuo canone. Il direttore della valle, l’amico Piero, decide di aprire domenica 25 ottobre dicendoci che c’erano 3000 moriglioni che sono andati via ma che si sono 2000 uccelli tra alzavole, fischioni e germani concentrati soprattutto sulla botte 1 della Valle Canneti.
La Daunia infatti,stupenda valle di 540 ettari,è suddivisa in: Lago Salso,
Valle Canneti,Valle di Mezzo e Valle Alta.Il Comune,oltre ad incassare il canone,ha a disposizione – gratuitamente – due botti che sono nella disponibilità del Sindaco. Inoltre le associazioni dei cacciatori di Mafredonia hanno 5 botti gratuite nel Lago Salso.Sovraeccitati per l’apertura,Giammario (Beghelli) ed io siamo alle 18 al casone di caccia con la mia SAAB bianca.Caloroso saluto con Piero e con Luca, Mario ed Augusto (allora Presidente di Confagricoltura).Insieme a questi amici c’è un armiere di Ponte a Cappiano che ha portato a tutti le sue cartucce che pare siano fenomenali. Ne acquistiamo 50 anche noi:sono caricate con la JK6 ed hanno 36 gr. di piombo n.5.
Prima di cena si effettua il sorteggio degli appostamenti ed apprendiamo
di avere la botte n.3 del Lago Salso,l’ultimo posto,ma non ce ne curiamo. A cena
siamo in 12 per 6 botti. Mangiamo ottimamente tutto a base di pesce con anche delle ottime mozzarelle di bufala della zona. Dopo cena facciamo una partita a scopone Mario ed io contro Luca ed Augusto e beviamo una bottiglia di Wyscky portata da noi. Highland Park 18 anni! A nanna alle 11,30 ma io non sono riuscito a dormire dato che Beghelli russava come un trombone. Alle 4,30 sveglia e colazione giù in cucina con latte, caffè e biscotti.Poi ci sono alcuni sandwiches che ci portiamo in botte unitamente al radiotelefono.
Prima del corno numerosi uccelli sorvolano la botte da tutte le direzioni.
Quando suona alle 6,45 sparatoria generale alla quale partecipiamo anche noi con alcuni bei tiri ma anche delle clamorose ed inspiegabili padelle. Ad un
tratto arriva uno stuolo di una decina di fischioni;con il mio fischio lo
faccio girare per 3 volte ma, mentre sono ancora intento a fischiare ed a stare
nascosto,improvvisamente Beghelli spara e non fa niente! Sono giustificati i
miei improperi dato che non solo ha fatto andar via lo stuolo,ma non ha neanche fatto niente!Osserviamo lo spettacolo degli stuoli che vanno tutti sulla 1 Canneti, occupata da Luca ed Augusto che conseguirà un invidiabile ccarniere.Alle 12 si esce; abbiamo abbattuto 12 anatre tra alzavole,fischioni e 2 germani,olree a 11 folaghe.
E’ stata una bella mattinata in valle e ci auguriamo altre cacciate così.
Saremmo andati in Daunia per l’ultima volta il 20 dicembre mentre l’ultima
cacciata sarebbe stata il 3 gennaio 1993. Lunedi 4 gennaio mi arrivò la
telefonata di Piero che mi comunicava che la "Daunia Risi" era tutta nel
Parco del Gargano e contemporaneamente era piena di uccelli.
Va detto che la Daunia,dall’amico Piero definita una delle più belle valli di caccia d’Europa, da quando è nel Parco è un pianto! Allora i soci,che non erano più di una decina, spendevano cifre esorbitanti per mantenere la valle come un giardino (ed infatti tanti erano gli uccelli che la frequentavano),pagare un canone cospicuo al Comune di Manfredonia e cifre notevoli per un doppio livello di sorveglianza.
Addio Daunia,per fortuna ci restani indelebili i ricordi e tante foto di quell’incanto che era,con i suoi chiari stupendi,le atmosfere magiche e le
albe indimenticabili.
 
Riccardo Turi